Interessanti novità nel settore dei sensori antintrusione
Certamente molti progettisti ed installatori desidererebbero che il mondo dell’impiantistica antintrusione si evolvesse con una rapidità almeno simile a quella, con la quale si evolve il mondo degli impianti di videosorveglianza. Ciò non sempre accade, ma recentemente un’azienda specializzata ha messo a disposizione un nuovo sensore, costituito da un chip integrato a 64 piedini, che potrebbe realmente fare la differenza nella realizzazione di sensori per sistemi antintrusione.
Ci troviamo davanti a un sensore che funziona alla frequenza di 24 GHz, in grado di segnalare non solo la presenza di movimento nel campo coperto, ma anche la distanza e la direzione in cui il supposto intruso si muove. Il circuito integrato comprende tutta l’impiantistica necessaria per sviluppare il sensore, compreso il modulo di trasmissione. Il tutto è alimentato a bassissima tensione ed ha un assorbimento oltremodo contenuto, tale da consentire, in determinate applicazioni, anche la alimentazione senza collegamento a un cavo elettrico.
Il circuito integrato viene venduto in due versioni, di cui la prima rivela la presenza di un intruso in un campo coperto, che si estende fino a 8 m con un’apertura di 120° rispetto alla posizione del sensore. Come accennato, l’assorbimento a 0,5 mW, in applicazioni di individuazione di un intruso umano, consente una vita utile estremamente elevata.
Una seconda versione di questo stesso circuito integrato estende il campo di applicazione, perché individua anche la distanza alla quale si trova il presunto intruso ed anche l’angolo, rispetto all’asse principale di captazione del sensore.
Come accennato, ci troviamo davanti circuiti che sono stati presentati a livello sperimentale e che sono forniti solo come prototipi. Il fabbricante però ritiene che nel giro di alcuni mesi sarà disponibile una produzione di serie, con prezzi estremamente contenuti.
Le immagini che accompagnano questo articolo danno una idea concreta delle modalità di funzionamento e del campo di rilevazione del sensore.
Ancora una volta, raccomando ai progettisti ed installatori di sistemi antintrusione di tenere sempre sotto controllo l’evoluzione tecnologica, perché, seppure meno frequenti e meno rivoluzionarie, rispetto a ciò che quasi ogni giorno incontriamo nel sistema della videosorveglianza, tali evoluzioni possono comunque portare a una autentica rivoluzione nella fase di progetto ed installazione di questi impianti, che da decenni tutelano la serenità e la sicurezza dei cittadini.
Adalberto Biasiotti
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