Diventa sempre più urgente una regolamentazione sull’utilizzo dei droni
L’associazione dei gestori degli aeroporti europei ACI Europe ha messo sotto pressione gli organismi incaricati di vigilare sul traffico degli aeromobili per elaborare quanto prima delle regole per l’utilizzo dei droni, in modalità compatibili con l’attività dell’aviazione civile.
Dopo che la agenzia europea per la sicurezza dell’aviazione ENISA ha preso a cuore questo tema, e dopo l’incontro che si è tenuto a Helsinki a novembre 2017, è possibile che l’elaborazione di questo documento possa ricevere una accelerazione.
Il direttore generale della associazione degli aeroporti europei ha dichiarato che i temi legati all’utilizzo dei droni all’interno e attorno agli aeroporti stanno diventando sempre più pressanti.
Sin dalla seconda metà del 2016 il commissario europeo per il trasporto aveva dichiarato che l’Europa deve elaborare delle regole accurate per l’utilizzo dei droni entro la fine del 2019, ma purtroppo sembra difficile raggiungere questo obiettivo, per rallentamenti di tipo istituzionale.
Il SESAR Joint Undertaking – SJU ha lanciato un programma di studio, finanziato con 9,5 milioni di euro, per sviluppare delle proposte che possano permettere di utilizzare su larga scala i droni in un ambito europeo, con garanzie di interoperabilità con il traffico dell’aviazione civile.
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Con l’occasione, gli specialisti hanno chiarito che con ogni probabilità sarà ben difficile che le notizie di stampa, in merito alla consegna a domicilio di pacchi, effettuati con droni, possano essere realisticamente attuabili, mentre invece si possono vedere applicazioni a breve termine per il rifornimento di postazioni distaccate, poste in posizione difficilmente raggiungibili.
Uno dei limiti principali nell’utilizzo dei droni, almeno al momento, è legato al fatto che il pilota del drone deve essere in grado di tenere costantemente sotto controllo visivo l’apparecchio, e non è consentito l’utilizzo di droni fuori della portata ottica del pilota- BVLOS. Ciò pone dei limiti notevoli, ma introduce ovviamente dei parametri di sicurezza assai elevati.
Altri problemi da affrontare e risolvere riguardano la tutela dei dati personali, che potrebbero essere acquisiti dei droni durante l’attività di volo. Alcuni Garanti europei si sono già espressi sull’argomento, pubblicando dei documenti che potrebbero essere usati come riferimento a livello europeo, per evitare una frammentazione, che potrebbe essere causata dal fatto che ogni Garante di una nazione europea possa elaborare le proprie regole.
Per aiutare i lettori, offro di seguito un elenco di acronimi.
ACI Europe- Airports Council International Europe
BVLOS- Beyond visual line-of-sight
EASA- European Aviation Safety Agency
SESAR- Single European Sky ATM Research
SJU- SESAR Joint Undertaking
UAS- Unmanned Aircraft System
UTM- UAS traffic management
Adalberto Biasiotti
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Rispondi Autore: Andrea Dominichini - likes: 0 | 30/07/2018 (17:13:10) |
Credo che sia giunto anche il momento di porsi il problema dei droni come attrezzature di lavoro ai sensi dell'art. 71 comma 7 del TU sicurezza sul lavoro, in termini di abilitazione, formazione dei piloti e rischi connessi |