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Tutelare la sicurezza nell’assistenza e nella cura a domicilio
Lucerna, 8 Mar – Se nel nostro paese, e in molti altri paesi europei, la popolazione tende ad invecchiare sempre di più, non può che aumentare la domanda di servizi di assistenza e cura a domicilio. Ed aumentano di conseguenza anche gli incidenti e i rischi per la sicurezza e salute degli operatori impiegati.
Per questo motivo ci soffermiamo oggi sulla sicurezza di questi operatori con riferimento ad un documento, prodotto in Svizzera dalla Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL), che affronta il tema dell’assistenza e cura a domicilio (in relazione alla legge elvetica “Spitex” su queste tipologie di attività).
Il documento, dal titolo “Sicurezza sul lavoro e tutela della salute nell’assistenza e nelle cure a domicilio (Spitex)”, si rivolge in particolare ai responsabili e al personale di aziende che offrono prestazioni di assistenza e cure a domicilio, personale che spesso è esposto a livelli elevati di stress fisico e psichico.
Si segnala che lo spettro di attività svolte dal personale è molto ampio e “va dalle cure personali e i trattamenti di cura (ad es. medicazioni di ferite) alla preparazione dei pasti, fino a mansioni di economia domestica, come il bucato o le pulizie”.
Senza dimenticare poi che la manipolazione di sangue e fluidi corporei “comporta il rischio di infezioni. Molti occupati nell’assistenza e nelle cure a domicilio sono inoltre esposti al rischio di atti di violenza e aggressioni”. E sotto il profilo ergonomico “sono problematici anche gli sforzi fisici, per esempio quando i pazienti devono essere spostati o trasportati. I lavori di economia domestica o di cura che vengono eseguiti assumendo posture forzate rappresentano ulteriori sollecitazioni per l’apparato locomotore”. E le conseguenze di questi rischi possono anche essere “malattie di lunga durata, come disturbi muscoloscheletrici o esaurimento nervoso, che spesso comportano assenze prolungate e un tasso elevato di fluttuazione del personale”.
Si sottolinea inoltre che in queste attività lavorative la sicurezza, la salute e il benessere sul lavoro “sono influenzati da molti fattori”:
- “l’ambiente domestico in cui si opera offre condizioni di lavoro ergonomiche?
- Sono presenti ausili e vengono correttamente utilizzati?
- La regolamentazione dell’orario di lavoro e dei periodi di riposo è rispettata?
- Vi è carenza costante di personale che grava sulla distribuzione del carico di lavoro?
- Come sono l’organizzazione del lavoro, la collaborazione e il clima di lavoro?
- Vengono rispettate le elementari regole di sicurezza?
- La sicurezza è garantita sia nell’ambiente domestico che lungo il tragitto per recarsi al lavoro”?
Il documento riporta poi alcuni dati sugli infortuni professionali che avvengono in Svizzera nel settore “assistenza sociale di anziani e disabili” e nelle attività del personale infermieristico nell’assistenza e nella cura a domicilio, ad esempio segnalando che il rischio d’infortunio professionale del sistema sanitario è più basso rispetto a quello nell’assistenza sociale e nelle cure a domicilio.
In particolare si evidenzia che più di un terzo degli infortuni (sempre con riferimento alla Svizzera) è dovuto a cadute in piano e spesso le cadute “ avvengono sulle scale o nella zona di ingresso, magari a causa delle condizioni atmosferiche”. E dunque è importante “eliminare ostacoli o intralci in cui si potrebbe inciampare, e migliorare la sicurezza in caso di pavimenti bagnati, rivestimenti e ingressi scivolosi esposti agli agenti atmosferici attraverso misure adeguate”.
Altri incidenti frequenti sono leferite da punta e da taglio, che in questi casi sono spesso causate da siringhe e coltelli: “saper manipolare in sicurezza siringhe, coltelli e altri oggetti appuntiti è particolarmente importante”.
Relativamente frequenti sono anche gli infortuni da colpi, sovraccarichi o urti: “mobilizzare in maniera ergonomicamente corretta i pazienti nonché lavorare in sicurezza in casa o in giardino sono operazioni da eseguire secondo tecniche adeguate come pure attraverso l’impiego sicuro di ausili o apparecchi”.
Sono poi riportati anche i più diffusi rischi per la salute degli operatori.
Anzitutto si sottolinea il rischio correlato al “sovraccarico biomeccanico determinato da operazioni di sollevamento e trasporto nonché di movimentazione dei pazienti, che comportano posture forzate. Le cause di questo sovraccarico sono da ricercarsi anche nella carenza di spazio, ergonomia e igiene nelle abitazioni dei pazienti, ad esempio spazi ristretti, arredi obsoleti, scarsa illuminazione e aerazione, misure di sicurezza inadeguate e assenza di ausili (dispositivi di sollevamento, letti e bagni conformi alle esigenze dei pazienti)”.
È evidente che in questo caso “migliori condizioni ergonomiche e l’impiego di ausili adeguati riducono o evitano il sovraccarico e la sollecitazione dell’apparato locomotore del personale specializzato nell’assistenza e nelle cure a domicilio”.
Altri rischi per la salute e indicazioni per la prevenzione:
- poiché lavarsi e disinfettarsi ripetutamente le mani o indossare guanti di gomma possono causare problemi alla pelle o allergie, sono importanti le “misure preventive di protezione della pelle”;
- “le infezioni da contatto con sangue e fluidi corporei, così come la contaminazione da agenti patogeni possono essere evitate con l’impiego di idonei prodotti di sicurezza (ad es. durante i prelievi di sangue) e di dispositivi di protezione individuale”;
- riguardo al disagio psicologico sul lavoro, “oltre ai ritmi pressanti, anche il carico derivante dall’interazione con i parenti e i pazienti ha un ruolo importante: stress sociale e conflitti, tensioni emotive, forme di aggressione e violenza, aspettative irraggiungibili”. Anche “una mancanza di organizzazione del lavoro può causare disagio psichico: stress dovuto alla frenesia, procedure di lavoro non disciplinate e grossi carichi di lavoro da gestire, sovraffaticamento per mancanza di supporto o per situazioni di cura particolarmente gravose”;
- “l’affaticamento eccessivo o i problemi di sonno causati da frequenti turni serali o notturni di lavoro possono anch’essi avere ripercussioni sulla salute e aumentare dunque il rischio di infortunio”.
Riportiamo infine un elenco di misure di prevenzione correlate a vari aspetti dell’attività degli operatori:
- organizzazione del lavoro / ergonomia: “garantire procedure di lavoro bene organizzate e l’impiego di ausili ergonomici, in particolare quando si tratta di movimentare carichi e mobilizzare pazienti; assicurarsi inoltre che i lavoratori indossino calzature adeguate; pavimenti sporchi o bagnati nonché soglie e dislivelli sono spesso causa di gravi infortuni da cadute; è necessario parlare con i pazienti e i loro familiari dei possibili ostacoli (bordi di tappeti rialzati, dislivelli, soglie, ingressi bagnati o sporchi, ecc.), spiegando loro che vanno segnalati o, se possibile, eliminati;
- indicazioni / istruzioni: è importante che i lavoratori – anche quelli di lingua straniera e i lavoratori temporanei – ricevano istruzioni adeguate e comprensibili e che conoscano le necessarie regole di sicurezza; in particolare, fare attenzione a garantire ai neoassunti un inserimento accurato;
- circolazione stradale / tragitto casa-lavoro: le misure contro il rischio di infortuni sul tragitto casa-lavoro (in auto, scooter, bicicletta, e-bike) sono particolarmente importanti”; a volte si devono percorrere notevoli distanze giornaliere, spesso avendo poco tempo a disposizione: “quando si pianifica il tragitto casa-lavoro, bisognerebbe tenere conto di un tempo sufficiente; i veicoli utilizzati devono essere idonei e sicuri”; è importante poi “indossare indumenti protettivi (su moto / scooter) e casco (anche in bici); anche frequentare regolarmente un corso di guida presso un ente riconosciuto serve a prevenire gli infortuni”;
- ordine, pulizia e igiene: “nelle cure a domicilio e nell’economia domestica il rispetto delle norme igieniche merita particolare attenzione; una scarsa igiene comporta rischi di infezione; seguire procedure di lavoro chiaramente definite e chiedere ai pazienti di disporre di un impianto di illuminazione e ventilazione funzionante; l’ordine e la pulizia contribuiscono in modo significativo alla prevenzione degli infortuni;
- infezioni: fare particolare attenzione al costante rispetto delle misure di protezione e delle regole di sicurezza nel manipolare sangue e fluidi corporei che comportano rischi di infezione;
- orario di lavoro e periodi di riposo: non rispettare l’orario di lavoro e i periodi di riposo stabiliti può portare a stress, affaticamento eccessivo e, di conseguenza, a un maggiore rischio di infortuni”; attenersi alle norme sull’orario di lavoro e sui periodi di riposo previsti per legge; - gravidanza: attenersi alle disposizioni di legge e stabilire quali attività possono svolgere le lavoratrici in gravidanza;
- stress psichico / aggressioni / molestie: “particolare attenzione deve essere prestata anche allo stress psichico che l’assistenza e le cure a domicilio possono comportare; è opportuno, ad esempio, organizzare simulazioni sulla gestione di pazienti ‘difficili’, istruire il personale sui comportamenti da adottare in caso di aggressioni o molestie sessuali da parte di pazienti o familiari; non bisogna lasciare i lavoratori da soli con i loro problemi, ma fornire loro un punto di riferimento a cui rivolgersi per ricevere supporto professionale”.
Il documento si sofferma infine anche sui comportamenti necessari nei casi di emergenza. Infatti nell’assistenza e nelle cure a domicilio “la gestione delle emergenze fa parte del lavoro quotidiano; pertanto, è importante verificare regolarmente le procedure, ripetere le istruzioni e soprattutto introdurre correttamente al lavoro i neoassunti”.
L’indice del documento:
Perché questo opuscolo?
Cause principali
Misure di prevenzione
Mansioni, organizzazione, fattori di stress psicosociale, disposizioni speciali
Condizioni di lavoro nelle cure a domicilio
Condizioni di lavoro nell’ economia domestica e nell’assistenza sociale
Pericoli di natura biologica e chimica, igiene
Infrastruttura
Allegati
N.B.: I riferimenti legislativi e i dati sugli infortuni contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, ma i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i lavoratori.
Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro, “ Sicurezza sul lavoro e tutela della salute nell’assistenza e nelle cure a domicilio (Spitex)”, a cura di Stephan Melchers, Fabia Dell’Era, Annemarie Fischer, Udo Heinss, Thomas Hilfiker, Käthi Jaun, Marta Kunz, Heidi Schreiner (formato PDF, 1.46 MB).
RTM
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