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Settore dell’assistenza sociosanitaria e SSL

Settore dell’assistenza sociosanitaria e SSL
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sanità e servizi sociali

10/05/2023

Pubblicata una nuova sezione tematica sul sito dell’EU-OSHA dedicata al settore dell’assistenza sociosanitaria e alla sicurezza e salute sul lavoro (SSL): proteggere coloro che ci proteggono.


È stata pubblicata una nuova sezione tematica sul sito dell’EU-OSHA dedicata al settore dell’assistenza sociosanitaria e alla sicurezza e salute sul lavoro (SSL).

Presenta le ricerche in corso su come creare luoghi di lavoro sicuri e sani per i professionisti del settore.

La sezione raccoglierà i principali risultati del progetto di ricerca dell’EU-OSHA su «Salute e assistenza sociosanitaria e SSL». Sarà aggiornata regolarmente e alimentata con nuove risorse e pubblicazioni.


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Settore dell’assistenza sociosanitaria e SSL

Il settore dell’assistenza sociosanitaria è uno dei più vasti in tutta Europa. Apporta un contributo significativo alla società europea, sia in termini di salute e benessere generale dei cittadini che per l’economia. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha dimostrato quanto sia essenziale e importante questo settore.

Il progetto di ricerca dell’EU-OSHA «Il settore dell’assistenza sociosanitaria e la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL)» interessa gli anni 2022-2026. L’obiettivo è fornire conoscenze basate su dati concreti sulle diverse sfide che il settore si trova ad affrontare per quanto riguarda la sicurezza e la salute dei suoi lavoratori, al fine di aumentare la consapevolezza e orientare il processo di elaborazione delle politiche.

Questo settore è anche uno dei più importanti in termini di occupazione: fornisce lavoro a coloro che operano in contesti di assistenza formale come ospedali, studi medici, case di cura e di riposo, ma anche a prestatori di assistenza che operano a domicilio. Tutti sono esposti a un’ampia gamma di rischi in materia di SSL, dei quali i principali sono (a titolo esemplificativo ma non esaustivo):

  • rischio psicosociale, per i lavoratori esposti a violenze e molestie, eventi traumatici, alto carico di lavoro, gestione di persone in fine vita, necessità di essere polivalenti, lavoro a turni, lavoro in solitudine, burnout, mobbing o bullismo e mancanza di controllo sul proprio lavoro (tutti fattori di stress ben conosciuti);
  • rischio ergonomico, legato al sollevamento di carichi, prolungata permanenza in piedi, elevato carico di lavoro e lavoro in posizioni scomode;
  • rischio biologico, collegato a qualsiasi forma di esposizione ad agenti biologici quali agenti patogeni emotrasmessi e microrganismi infettivi. Vi figura anche l’esposizione alla COVID-19;
  • rischio chimico, associato all’uso quotidiano di medicinali o sostanze chimiche pericolose, che rappresenta un rischio per le persone esposte;
  • rischio fisico, come scivoloni, inciampate e cadute, radiazioni ionizzanti, rumore e così via.

Esiste anche una serie di fattori contestuali che interessano i lavoratori di questo settore, da non trascurare: l’invecchiamento della popolazione e della forza lavoro; la necessità di riforme e investimenti nei sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine; il diritto dei cittadini dell’UE a un’assistenza sanitaria preventiva e terapeutica di buona qualità a prezzi accessibili; la digitalizzazione del settore e le condizioni di lavoro spesso di standard inferiori rispetto a quelli esistenti per i lavoratori di altri settori. Occorre inoltre sottolineare che il settore è ampiamente dominato dalle donne.

Questo progetto è in linea con diverse strategie dell’UE, come il  quadro strategico dell’UE 2021-27 in materia di salute e sicurezza sul lavoro e la  strategia europea per l’assistenza. Si sviluppa nel contesto del  Pilastro europeo dei diritti sociali ed è realizzato in collaborazione con le parti sociali del settore e le organizzazioni internazionali.


Il progetto si concentra sulle seguenti aree di ricerca:

Il settore in cifre

È in corso un aggiornamento della situazione relativa alla SSL nel settore dell’assistenza sociosanitaria nell’Unione europea. Questa ricerca comparativa approfondita è prodotta tenendo conto di diverse indagini e pubblicazioni.

Assistenza sanitaria

Data l’ampiezza del settore sanitario, un’area di ricerca specifica si concentra su una o più categorie di lavoratori al fine di far luce sulle loro specifiche condizioni di lavoro e sui pericoli in materia di SSL.

Assistenza domiciliare

Quest’area di ricerca affronta le lacune di conoscenza sulla SSL nel settore dell’assistenza domiciliare. Analizza i rischi specifici legati a questo tipo di lavoro svolto in condizioni non controllate, con poca o nessuna supervisione diretta, e senza misure di prevenzione. Pone l’accento sullo sviluppo di buone pratiche e sulla promozione della partecipazione dei lavoratori.

Assistenza a lungo termine

Analogamente al settore dell’assistenza domiciliare, l’area di ricerca sull’assistenza a lungo termine contribuisce a colmare le lacune informative sull’argomento, a identificare i rischi settoriali e a prendere in esame misure preventive. Per di più, promuove strumenti pratici e sottolinea l’importanza del coinvolgimento dei lavoratori, del dialogo sociale e delle buone pratiche.

Salute muscolo-scheletrica

Sono approfonditi i fattori di rischio professionali emergenti e più diffusi che contribuiscono allo sviluppo di disturbi muscolo-scheletrici (MSD) tra questi professionisti e le modalità per prevenirli e gestirli. Inoltre, condivide iniziative, buone pratiche e strumenti volti a migliorare la salute muscolo-scheletrica di questi lavoratori e fa luce sulla relazione tra i DMS e il benessere psicosociale.

Salute mentale

La salute mentale tra i lavoratori di questo settore viene affrontata esaminando i loro principali fattori di rischio psicosociale sul lavoro e il modo in cui le organizzazioni del settore li gestiscono, nonché le loro modalità di interazione con altri problemi di salute quali le malattie cardiovascolari e i DMS. Il progetto prevede altresì casi di buone pratiche e offre informazioni su come mantenere in servizio i lavoratori che presentano problemi di salute mentale o come facilitare il loro reinserimento.

Digitalizzazione

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un notevole sviluppo di nuove tecnologie e alla loro applicazione al settore dell’assistenza sociosanitaria. A loro volta, le nuove possibilità di automazione dei compiti, la nascita di piattaforme digitali che offrono servizi di assistenza o le nuove competenze digitali acquisite tra i professionisti hanno fatto emergere nuovi rischi in materia di SSL, in particolare quelli di natura psicosociale, che sono tutti affrontati in questa ricerca.

Fonte: Eu-Osha


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