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Sanità e sicurezza

Nel periodico “Dati Inail” è stato recentemente presentato l’andamento infortunistico degli operatori del settore della sanità.
Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento di infortuni, che sono passati dai 34.794 del 2000, ai 39.912 del 2001 per raggiungere nel 2002 ben 45.572 casi.

Gli altri settori di attività nel complesso dei Servizi (commercio, pubblici esercizi, trasporti, istruzione,…) hanno invece registrato nel triennio di riferimento diminuzione o aumenti lievi degli infortuni sul lavoro.

Considerando il periodo 1998-2000 l’indice di frequenza di infortuni per ogni mille addetti del settore della Sanità è di 26,75.

L’analisi dei casi di infortunio indennizzati avvenuti nel 2001 (circa 21764), mostra che la professione più pericolosa in ambito sanitario è quella dell’infermiere (35,2% dei casi), seguita da operatore sanitario (24%), ausiliario sanitario – portantino (10,8%) e assistente sanitario (7,9%).

Considerando la sede della lesione nei casi di infortunio indennizzati, la parte più colpita è la colonna vertebrale (21,5% dei casi indennizzati), seguita da mano (17,6%), ginocchio (9,5%), caviglia (8,9%).
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