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Sicurezza stradale: 29 sorpassometri attivi sulle strade italiane

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio stradale, itinere

12/02/2008

I “sorpassometri”, occhi elettronici che la Polizia di Stato utilizza per controllare gli automobilisti indisciplinati, rilevano i sorpassi vietati e anche la circolazione sulle corsie di emergenza. La mappa aggiornata e le sanzioni previste.

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I sorpassometri, occhi elettronici che la Polizia di Stato utilizza per tenere sotto controllo gli automobilisti indisciplinati, sono installati sulle strade statali della Penisola. Oggi ne sono in funzione 29 dal Piemonte alla Sicilia. Sono posizionati in punti strategici e permettono di rilevare i sorpassi vietati e, in alcuni casi, anche la circolazione sulle corsie di emergenza.
Sono segnalati sulle strade da pannelli a messaggio variabile con l’indicazione “Attenzione controllo elettronico del sorpasso”.
 
Le prime apparecchiature tecnologiche di questo genere sono state installate nel 2004 con l’obiettivo principale di ridurre gli incidenti stradali dovuti alla guida pericolosa.
 
 
 

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Le telecamere sono in grado di rilevare l’infrazione, sia di giorno che di notte, per poi trasmettere le immagini via GPRS al centro elettronico della polizia stradale dove l’operatore ha la possibilità di verificare, in un filmato ad alta definizione, il sorpasso vietato e di individuare il numero di targa e l’intestatario della vettura che lo ha commesso. In questo caso scatta, per l’automobilista, una multa fino a 137,55 euro, la sospensione della patente fino a 3 mesi e la decurtazione di 10 punti sulla patente.
 
Nel caso di mezzi pesanti (superiori a 13,5 tonnellate a pieno carico) la sanzione è ancora più dura: 270,90 euro di multa, sospensione della patente da 2 a 6 mesi e sempre la decurtazione di 10 punti
 
La mappa dei sorpassometri (formato PDF, 51 kb).
 

 




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Rispondi Autore: Confente Pier Giorgio - likes: 0
12/02/2008 (09:06)
Gli incidenti sulle strade sono numerosi e gravi e dipendono solo in piccola parte dal mezzo e/o dalle condizioni delle strutture viabili ma principalmente dalle modalità di guida.
Lo Stato ha imposto per guidare una formazione adeguata, sancita dalla patente di guida, è quindi nmecessaria una opera di repressione nei riguardi di quella frazione di automobilisti che tranquillamente violano la normativa (gravi in particolare l'eccesso di velocità, il mancato rispetto dei semafori e degli stop, i sorpassi azzardati, ecc.).
Senza trascurare un esame più approfondito dei contenuti e delle modalità di esame di guida è quindi necessaria una seria opera di repressione dei comportamenti scorretti.
La sorveglianza effettuata con solo personale è molto costosa e l'elettronica interviene in modo efficace.
Questo intervento efficace del mezzo tecnico è vanificato dall'annuncio dello stesso controllo con planimetrie dettagliate caricabili sui dispositivi "navigatori". E' come avvertire il "ladro" del periodo in cui il proprietario è assente fornendogli inoltre le caratteristiche tecniche dell'impianto di allarme!
Certamente controlli efficienti provocano le proteste dei "ladri"!
La scelta è quindi "politica" si da più valore al ladro o al proprietario?

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