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Rischio rumore: una lista di controllo sui protettori auricolari

Lucerna, 18 Giu – Nel contesto lavorativo, i rischi per la salute derivanti dall’ esposizione al rumore sono frequentemente sottovalutati. Tale esposizione, come evidenziato in numerosi nostri articoli, può provocare non solo ipoacusia — una riduzione o perdita della capacità uditiva — ma anche altre conseguenze sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
A tal proposito e per aumentare la consapevolezza del rischio, l’Istituto Suva (Istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni) ha pubblicato, in questi anni, diversi strumenti pratici e informativi che abbiamo spesso presentato nei nostri articoli:
- Rumore e ipoacusie: i rischi per l’udito nei luoghi di lavoro
- Rumore: strumenti per la formazione e la gestione del rischio
Ci soffermiamo oggi su una lista di controllo specifica che, intitolata “Protettori auricolari. Lista di controllo”, permette di verificare se i lavoratori dispongono di protettori auricolari adeguati ed efficaci, se li usano correttamente e se la loro manutenzione è corretta.
Dalla check list elvetica e dalle domande presenti riprendiamo alcune indicazioni con particolare riferimento ai seguenti argomenti:
- Obiettivi e utilizzo della lista di controllo sui protettori auricolari
- Lista di controllo sui protettori auricolari: formazione e utilizzo
- Lista di controllo sui protettori auricolari: manutenzione, inserti e cuffie
Obiettivi e utilizzo della lista di controllo sui protettori auricolari
La lista di controllo Suva, che fa chiaramente riferimento alla normativa elvetica in materia di sicurezza, ricorda che i protettori auricolari, se usati correttamente laddove necessario, “offrono una protezione efficace nei confronti dei rumori pericolosi per l’udito”. Ma per “far sì che i protettori siano veramente efficaci, è necessario formare i lavoratori in modo mirato”.
Questi i pericoli principali che la lista vuole ridurre:
- “danni all’udito per mancato uso dei protettori auricolari
- uso scorretto dei protettori auricolari
- scarsa efficacia a causa di una cattiva manutenzione”.
Ricordando che le misure tecniche antirumore (presentate in un'altra lista di controllo Suva) hanno la priorità rispetto all’uso dei protettori auricolari, si indica che con la check-list “Protettori auricolari” è possibile gestire meglio le situazioni di pericolo indicate sopra.
La lista di controllo affronta i seguenti temi:
- Formazione, addestramento e scelta in base alla situazione lavorativa
- Uso dei protettori auricolari (otoprotettori)
- Cura e manutenzione
- Vari tipi di protettori auricolari (inserti, cuffie e inserti su misura)
Alla lista è allegato anche un documento per la pianificazione delle misure adottate (se alla lista si risponde a una domanda con «no» o «in parte», occorre adottare una contromisura).
Lista di controllo sui protettori auricolari: formazione e utilizzo
La prima parte della lista è dedicata alla formazione.
Nelle prime domande si chiede di controllare se “i dipendenti sono stati istruiti su dove e quando utilizzare i protettori auricolari” e se queste istruzioni “sono state messe per iscritto”.
E i dipendenti “sono stati istruiti sul corretto uso dei protettori auricolari”?
Una nota del documento ricorda che “l’addestramento è importante soprattutto per i neo-assunti e per i lavoratori temporanei”.
Si chiede poi di verificare che il personale venga consultato nella scelta di questi dispositivi. Infatti un dipendente “è maggiormente motivato a utilizzare i protettori auricolari se può scegliere liberamente tra vari modelli”.
Inoltre, i lavoratori, i dipendenti:
- “sono stati informati su vantaggi e svantaggi dei vari tipi di protezione”?
- “sanno dove si trovano in azienda i protettori auricolari o a chi rivolgersi se devono richiederli”?
- “sanno a quali conseguenze vanno incontro se non indossano i protettori sul posto di lavoro”?
- “sanno a chi rivolgersi se hanno domande o problemi in merito ai protettori auricolari (ad es. incompatibilità, dolori durante l’uso, attenuazione eccessiva o scarsa)”?
Veniamo all’uso degli otoprotettori.
Si chiede di verificare periodicamente se i dipendenti “utilizzano i protettori auricolari nei settori esposti al rumore e durante le attività rumorose”.
Inoltre:
- “i dipendenti hanno sempre con sé i protettori auricolari o questi sono sempre a portata di mano?
- Il mancato uso dei protettori auricolari e degli altri dispositivi di protezione individuale (DPI) viene contestato e sanzionato in caso di recidiva”?
Si chiede poi di verificare che i dipendenti utilizzino i protettori auricolari “nei casi in cui il livello sonoro è superiore a 85 dB(A)”. E se i lavoratori “sono in grado di udire correttamente i segnali acustici di pericolo e di allarme anche con i protettori auricolari”.
Nelle note del documento si segnala che il valore SNR di attenuazione sonora (fornito dal produttore) “serve a valutare in che misura il protettore auricolare attenua il rumore”. E che è bene consegnare ai dipendenti “una scatolina di plastica o una custodia dove poter riporre i protettori. Gli inserti collegati con un cordoncino possono essere portati al collo”.
Lista di controllo sui protettori auricolari: manutenzione, inserti e cuffie
Veniamo agli altri temi trattati nella check-list elvetica.
Si parla di manutenzione: “i dipendenti sono stati istruiti sulla manutenzione dei protettori auricolari in base alle indicazioni del fabbricante”?
Veniamo ad alcune specifiche indicazioni sui diversi dispositivi otoprotettori.
Riguardo agli inserti in schiuma poliuretanica e in materiale sintetico:
- “i dipendenti sostituiscono gli inserti in schiuma poliuretanica e in materiale sintetico che sono sporchi, danneggiati e induriti?
- “ i dipendenti sanno che gli inserti in schiuma vanno premuti con le dita nel condotto uditivo per almeno 30 secondi dopo l’inserimento? L’inserto è in posizione corretta se si trova per almeno 2/3 nel condotto uditivo”.
Nel documento so presenti diverse immagini esplicative sugli inserti auricolari, anche con archetto (“indicati per un livello sonoro massimo di 90 dB(A) e per un’ora al giorno al massimo”).
Si parla poi di cuffie antirumore.
Si indica che ogni dipendente deve avere le proprie cuffie antirumore e disporre di “una custodia che le protegga da polvere e sporcizia”.
Inoltre, le cuffie antirumore danneggiate “vengono sostituite e i dipendenti sono stati istruiti al riguardo”?
Si segnala che la sostituzione “è necessaria nei seguenti casi:
- quando le conchiglie di plastica sono fessurate e danneggiate;
- quando l’archetto non esercita più un’adeguata pressione sul capo (la cuffia non deve scivolare in caso di forte scuotimento della testa)”.
Si ricorda che “i cuscinetti di guarnizione difettosi e screpolati e i cuscinetti in gommapiuma sporchi possono essere sostituiti a parte”.
Si parla, infine, anche degli inserti auricolari su misura.
Si sottolinea che per essere veramente efficaci “gli inserti su misura devono adattarsi perfettamente al condotto uditivo”.
A questo proposito:
- “l’attenuazione sonora degli inserti auricolari su misura viene controllata da uno specialista o dal fornitore la prima volta prima dell’uso e successivamente ogni 3 anni”?
- ci si accerta “che i filtri degli inserti su misura siano adeguati se si cambia posto di lavoro o se varia l’esposizione al rumore”?
Sono presenti anche alcune immagini di inserti auricolari su misura che “vanno adattati individualmente e hanno una forma fissa”.
Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del documento che riporta altri dettagli e molte immagini esplicative, anche se con riferimento alle indicazioni presenti nella normativa e nelle linee di indirizzo elvetiche.
RTM
N.B.: Se i riferimenti legislativi e alcune indicazioni contenute nei documenti di Suva riguardano la realtà elvetica, i suggerimenti e le informazioni riportate possono essere comunque utili per migliorare la prevenzione di tutti gli operatori.
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
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