Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Logo PuntoSicuro
  • Iscriviti
  • Abbonati ora
  • Accedi
Il quotidiano sulla sicurezza
  • Home
  • Articoli
    • Sicurezza sul lavoro
    • Incendio, emergenza e primo soccorso
    • Security
    • Ambiente
    • Sicurezza
    • Tutti gli articoli
  • Documenti
  • Banca Dati
    • Banca Dati PuntoSicuro
    • Servizio di attestazione
    • Servizio I tuoi preferiti
  • Approfondimenti
    • Normativa sicurezza sul lavoro: D. Lgs. 81/2008
    • Normativa antincendio: D.M. 10 marzo 1998
    • Normativa primo soccorso: D.M. 388/2003
    • Protezione Dati Personali: GDPR 2016/679
    • Normativa Accordi Stato Regioni
    • Normativa Coronavirus
  • FORUM
  • PUBBLICITÀ

Hai dimenticato lo username?

Inserisci l'indirizzo Email associato al tuo account per ricevere il tuo username.

Errore! L'email inserita non è valida
Torna al Login

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.

Accetta i cookie


Crea PDF

L’organizzazione centrata sulla persona

L’organizzazione centrata sulla persona
Massimo Servadio

Autore: Massimo Servadio

Categoria: Rischio psicosociale e stress

21/11/2019

Incrementare la produttività dell’azienda migliorando il benessere dei collaboratori.

L’organizzazione centrata sulla persona

Incrementare la produttività dell’azienda migliorando il benessere dei collaboratori.

Nella società odierna, il più grande errore che un imprenditore può commettere è quello di non porre la giusta attenzione sulla soddisfazione e sulla motivazione dei propri collaboratori. Spesso infatti, gli argomenti più discussi negli ambiti impiegatizi riguardano più la gestione del tempo e la produttività che la soddisfazione e la motivazione, le quali vengono spesso sottovalutate e date per scontate.

 

Infatti, precedentemente la cultura dominante era costruita sull’idea che per ottenere maggiori profitti vi era la necessità di raggiungere lo stereotipo del “dipendente obbediente”, che rappresentava un numero (e in molte realtà ancora oggi è così) e si limitava a fare il proprio dovere in cambio del posto fisso. Oggi il metro di giudizio è cambiato: non è più il posto in sé che fa la differenza, ma la qualità del posto stesso.

 

La stessa idea che maggiori ore di lavoro comportino una maggiore produttività non regge più. Alcune modalità di lavoro, come quella del multitasking, sono considerate falsi miti della produttività.

 

D’altra parte, ogni lavoratore trascorre all’interno dell’azienda circa la metà della sua giornata e in essa ricerca anche la qualità del vivere, il benessere fisico e mentale: l’ufficio diviene una seconda casa. La soddisfazione e la motivazione dei lavoratori è direttamente proporzionale all’aumentare del livello di benessere generale percepito all’interno della propria azienda.

 

La qualità e la quantità degli spazi offerti a ogni dipendente sono un fattore essenziale affinché si senta parte integrante dell’azienda e ne apporti un contributo importante, accrescendone di conseguenza anche il potenziale. Per questo motivo è fondamentale offrire attrezzature coerenti con il contesto lavorativo nel quale si lavora, che siano funzionali e corrispondenti alle esigenze degli utenti. Esigenze per le quali si dovrà tenere conto fin dall’architettura degli spazi di lavoro.

Questi spazi non dovranno solo essere “belli” e ben strutturati affinché possano andare incontro alle necessità del lavoratore, ma anche confortevoli.

 

Pubblicità
MegaItaliaMedia
 

Se prendiamo in considerazione il lavoro con postazione fissa infatti, il miglioramento del benessere fisico passerà primariamente dalla tipologia di seduta. Le sedie dovranno essere di materiale preferibilmente resistente e lavabile, con misure che variano dai 50 ai 60 centimetri per lo schienale e dai 50 ai 55 centimetri per la seduta; il movimento dovrà essere versatile, mentre la postazione dovrà permettere al dipendente di essere personalizzabile in modo da garantire il giusto mix tra alta concentrazione e comodità.

 

È necessario che i videoterminali (monitor dei computer) e le apparecchiature elettroniche (tablet, smartphone, notebook ecc…) siano ben illuminati in considerazione anche della luce presente in quello spazio di lavoro. Ancora, al fine di evitare che il lavoratore sviluppi una sindrome da tunnel carpale, è bene che venga dotato di tastiere e mouse ergonomici, dove le dita si muovano solo nella parte corrispondente ai tasti e i gomiti siano appoggiati sul piano di lavoro. Oltretutto, la postazione fissa dovrà anche essere dotata di supporti tecnologici, cancelleria e di tutti gli altri strumenti necessari (lampade, prese elettriche, ecc…).

 

Il miglioramento della soddisfazione e della motivazione del lavoratore passa anche dal favorire il benessere mentale e non solo quello fisico. In questo senso, l’azienda può permettere al proprio dipendente di usufruire di alcuni servizi che permettano di migliorare il proprio benessere.

 

Come ad esempio un servizio di supporto psicologico che dia ad ogni dipendente la possibilità di sfogare le proprie preoccupazioni. Il fine sarà quello di far sentire il soggetto in questione più supportato, incluso e aiutato, così da evitare che subisca dei veri e propri crolli psichici.

 

Questo servizio non dovrà essere imposto dal datore di lavoro, ma bensì a libera discrezione. Rispetto alla persona che invece avrà il compito di sostenere mentalmente i soggetti che ne sentiranno il bisogno, il datore di lavoro potrà proporre uno psicologo o un life coach aziendale.

Lo stesso risultato di maggiore percezione di inclusione viene garantito da una frequente modalità di lavoro in team (in gergo “team working”): un elemento poco considerato nelle aziende odierne che genera nel lavoratore, in aggiunta, anche una percezione di maggiore semplicità del compito da svolgere.

 

Un ulteriore servizio è relativo ai benefit. Qui la lista è molto lunga: alloggi offerti per i neoassunti; “bonus bebè” per neogenitori o a chi adotta un figlio; possibilità di vestirsi in maniera “casual” una volta a settimana; asili nido convenzionati o interni agli uffici per genitori single/entrambi lavoratori; garanzia di formazione continua intesa in termini di corsi, seminari, eventi e attrezzature; rimborso spese e viaggi di lavoro; lavoro da casa, ovvero “ smart working”, e molti altri ancora…

Accanto ai benefit però, elemento ancor più importante, è che l’azienda garantisca una stabilità economica e una sicurezza finanziaria al lavoratore, sempre corrisposta alla misura del lavoro svolto e sempre sopra la soglia necessaria al mantenimento del singolo e della famiglia.

 

Un servizio che spesso viene ignorato dagli imprenditori è quello di fornire ai propri dipendenti dei luoghi fisici sul posto di lavoro dove poter effettuare una pausa. Il luogo in questione potrà anche essere dotato di elementi quali divani e poltrone per riposarsi o leggere una rivista, punti ristoro con bevande calde o fredde o, ancora, televisori, videogiochi, biliardini, tavoli da ping-pong e librerie seguendo il modello dell’Apple Park di Cupertino e del Campus Google di Dublino. La ricarica mentale offerta dal riposo è un ingrediente fondamentale e spesso poco considerato per garantire la massima concentrazione sul posto di lavoro.

 

Infine, l’elemento che tutti i lavoratori ricercano riguarda l’equilibrio tra vita privata e lavorativa: è questa la grande sfida dell’imprenditore del terzo millennio, sempre più spesso richiedente di continui straordinari ai dipendenti perché spinto dal falso mito del “maggiore lavoro, maggiore produttività”, laddove la linea che separa questi due ambiti, privato e lavorativo, diviene sempre più sottile. E quando si sovrappongono è compito del datore di lavoro e quindi dell’azienda stessa saper dare la precedenza alla parte più incalzante.

 

 

Massimo Servadio

Psicoterapeuta e Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni, Esperto in Psicologia della Salute Organizzativa e Psicologia della Sicurezza lavorativa

 

 

Bibliografia:

  • Fiorenza, A., Angeloni, C., & Mantovani, M. (2019). L’azienda abitabile. Come organizzare gli ambienti di lavoro per migliorare il benessere, le prestazioni e la produttività. Ravenna: Giorgio Pozzi Editore.


Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'


Pubblica un commento

Rispondi Autore: Massimo Caccin immagine like - likes: 0
22/11/2019 (08:46:29)
Sono un ASPP.
Sento sempre più parlare del Counselling all'interno delle aziende. In particolare del Counselling Organizzativo oltre che a quello Individuale ovviamente. Ho letto diversi documenti in merito e ci sono scuole di pensiero diverse.
Credo che sia un aspetto già presente in molte realtà e varrebbe la pena approfondirlo, per l'aumento del benessere aziendale generale.
Se i lavoratori sono in "buona salute" è in buona salute anche l'Organizzazione/Azienda. Sempre considerando che il lavoratore sia tenuto al centro. Visto che viene definito anche "Risorsa Umana".
Buon lavoro a tutti.
Rispondi Autore: Davide Di Francesco immagine like - likes: 0
19/12/2019 (15:26:46)
Sarebbe veramente bello poter seguire l'esempio di Olivetti che ha pensato al lavoratore inteso come persona e al suo benessere, che nel suo caso corrispondeva ad una migliore produttività. Ma oggi tutto questo é un'utopia, si pensa solo al guadagno e i lavoratori sono sfruttati fino all'osso.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro

Banca dati, normativa sulla sicurezza

Altri articoli sullo stesso argomento:

Lavoro da remoto e tecnologia: carico di lavoro e conflitti casa/lavoro

Nuovi sistemi di gestione del personale: opportunità e diffusione

La centralità del benessere lavorativo, le due dimensioni e il lavoro agile

Malattia professionale, lavoro agile e necessità di una revisione normativa


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Notizie FLASH

03LUG

Patente a crediti nei cantieri

02LUG

Estate al lavoro: proteggiti dal caldo con OiRA

30GIU

Addio all'Ing. Gerardo Porreca

Consulta gli ultimi documenti della Banca Dati

Banca dati, normativa sulla sicurezza
04/07/2025: Osservatorio Olympus - La gestione algoritmica dell’impresa tra tutele dei lavoratori e prospettive partecipative (sul modello della sicurezza sul lavoro?) - Michele Giaccaglia
04/07/2025: Inail – Sostanze chimiche sensibilizzanti – Factsheet edizione 2024
03/07/2025: Regione Lombardia - DGR n. XII/4499 del 03 giugno 2025 - Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
03/07/2025: Osservatorio Olympus - Il benessere lavorativo per la attraction e la retention delle risorse umane - Massimiliano De Falco
ACCEDIABBONATI ORA

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Articoli per categorie


DIFFERENZE DI GENERE, ETÀ, CULTURA

Neurodiversità sul lavoro: impatto sulla SSL


POS, PSC, PSS

Sicurezza nei cantieri e nuove tecnologie: come migliorare i PSC


RISCHIO CADUTE E LAVORI IN QUOTA

Omaggio a Gerardo Porreca: dai lavori in quota alla patente a crediti


LINEE GUIDA E BUONE PRASSI

Disabilità: linee guida e buone pratiche per l’accomodamento ragionevole


TUTTE LE CATEGORIE

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

PuntoSicuro Media Partner

PuntoSicuro Media Partner Healthy Workplaces

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

  • redazione@puntosicuro.it

  • (+39) 030.5531825

CHI SIAMO

  • Cos'è PuntoSicuro
  • Newsletter
  • FAQ Newsletter
  • Forum
  • Video PuntoSicuro
  • Fai pubblicità su PuntoSicuro

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

Logo Mega Italia Media

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174

Privacy Policy | Cookie Policy | Dichiarazione di accessibilità