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Coronavirus: un supporto psicologico per gli operatori sanitari

Coronavirus: un supporto psicologico per gli operatori sanitari
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio psicosociale e stress

15/04/2020

INAIL, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, ha sviluppato indicazioni procedurali e strumenti utili alla gestione dello stress e alla prevenzione del burnout per gli operatori sanitari.

ROMA – Fornire a tutte le strutture sanitarie nazionali indicazioni procedurali utili e strumenti agevoli, scientificamente fondati, finalizzati a promuovere e supportare l’attivazione, a livello locale, di servizi di supporto e sostegno psicologico e psicosociale per la gestione dello stress e la prevenzione del burnout di tutti gli operatori sanitari coinvolti nell’emergenza. È l’obiettivo che si prefigge l’iniziativa attivata dall’Inail, in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop), su indicazione del Comitato tecnico-scientifico costituito per l’emergenza epidemiologica in corso.


L’attivazione di task force di psicologi nelle strutture sanitarie

Le indicazioni procedurali promuovono l’attivazione, a livello locale, di task force di psicologi nelle strutture sanitarie per la creazione di servizi di sostegno al personale sanitario, favorendo modalità di contatto in remoto. Gli psicologi, che potranno essere raggiunti telefonicamente, saranno a disposizione per recepire i bisogni che si manifesteranno e rispondere alle possibili problematiche che potranno insorgere nel corso di attività svolte in emergenza Covid-19, fornendo supporto e strumenti di aiuto.


Strumenti e materiali informativi per gli psicologi dei servizi. 

Elaborati in maniera chiara e fruibile, sono resi disponibili sul sito Inail anche strumenti di sostegno per gli psicologi impegnati nei servizi, utili alla conduzione dei colloqui e per il monitoraggio dei casi critici, nonché link a materiali informativi/formativi relativi all’emergenza per la diffusione Covid-19.
 
 
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Come affrontare i colloqui di supporto psicologico

Tra gli strumenti di ausilio, è stata elaborata e resa disponibile una scheda per il triage psicologico, finalizzata alla raccolta delle informazioni utili ad impostare un primo colloquio psicologico. La scheda garantisce una memoria storica delle situazioni e degli interventi attivati, e consente inoltre di monitorare nel tempo le condizioni dell’utente che prende contatto con i servizi.


Una guida sintetica per l’utilizzo delle schede di triage psicologico

La scheda di triage è accompagnata da una guida alla compilazione, sviluppata nell’ottica di fornire chiarimenti sulle sezioni che la compongono e sulle modalità di registrazione e classificazione dei dati raccolti, oltre a riportare indicazioni utili alla conduzione del colloquio psicologico telefonico.


Dalle schede un’informativa completa e aggiornata nel tempo

La raccolta e condivisione delle schede tra gli psicologi del medesimo servizio, oltre a consentire il recupero veloce di precedenti contatti da parte dell’utenza, in una logica di ottimizzazione temporale, può orientare i colloqui successivi. Permette inoltre agli psicologi di svolgere i monitoraggi in maniera coordinata ed efficace, soprattutto nei casi ritenuti più critici. Le schede raccolte dai servizi forniranno inoltre elementi informativi importanti sulle attività di sostegno psicologico erogate dal servizio sanitario nazionale, utili ad un monitoraggio di secondo livello finalizzato al raggiungimento di elevati standard qualitativi nella procedura.


Supporto e monitoraggio alla rete di servizi attivati

È attiva, infine, la casella di posta elettronica  supportopsicosociale.covid19@inail.it, con cui viene istituito un servizio informativo sull’iniziativa e sugli strumenti connessi, dedicato principalmente a tutti gli psicologi impegnati nelle attività di supporto. Le richieste vengono prese in carico da ricercatori psicologi dell’Inail e dai loro colleghi referenti del Cnop. Il servizio favorisce, inoltre, la creazione di una rete nazionale delle strutture sanitarie e dei professionisti operanti in questo settore. La raccolta e la condivisione delle esperienze renderà possibile nel tempo un monitoraggio di secondo livello, dedicato alle modalità di implementazione della procedura a livello territoriale e finalizzato alla ottimizzazione degli strumenti e delle risorse fornite.
 
 
 
Fonte: INAIL
 



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