Ambienti di lavoro e salute mentale: come supportare i lavoratori?
Bilbao, 13 Set – Come ricordato dalla Commissione europea, con riferimento all’ approccio globale dell’Unione europea alla salute mentale, le preoccupazioni, le inquietudini e i sentimenti di depressione dovuti prima agli effetti devastanti della pandemia, poi alle problematiche connesse alle guerre ai confini europei, ai cambiamenti climatici, alla disoccupazione, all'aumento del costo della vita e alle pressioni della sfera digitale e dei social media “hanno tutti esacerbato i già scarsi livelli di salute mentale, in particolare nei bambini e giovani”.
E la necessità di intervenire, come Unione europea, è stata sottolineata in una indagine Eurobarometro sulla salute mentale (ottobre 2023), “dalla quale è emerso che il 46% degli intervistati ha sofferto di problemi emotivi o psicosociali, come la depressione o l'ansia, negli ultimi dodici mesi”.
Intervento che deve necessariamente riguardare anche il mondo del lavoro, sia perché in questo ambito è possibile supportare i lavoratori con problemi di salute mentale, sia perché il lavoro stesso può avere un impatto su questi aspetti della salute visto che lo " stress, la depressione o l'ansia" è ormai il secondo tipo di problema di salute legato al lavoro nell'UE, con più del 40% di lavoratori che dichiara di dover affrontare fattori di rischio per il proprio benessere mentale sul lavoro.
A ricordarlo, e a fornire utili informazioni in materia, è un nuovo documento prodotto dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA). In “Guidance for workplaces on how to support individuals experiencing mental health problems” (Orientamenti per i luoghi di lavoro su come sostenere le persone con problemi di salute mentale) - curato da Marianna Virtanen, Kirsi Honkalampi, Petri Karkkola, Maija Korhonen (University of Eastern Finland) e Sarah Copsey (European Agency for Safety and Health at Work - EU-OSHA) – si sottolinea, tra le altre cose, che i problemi di salute mentale dovrebbero essere trattati alla stessa stregua dei problemi di salute fisica. Ed è importante prevenire tutti quei rischi professionali che potrebbero avere ripercussioni sulla salute mentale e sul benessere dei lavoratori.
Nel presentare il documento l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:
- Il lavoro e la salute mentale: gli obiettivi della nuova pubblicazione
- Il lavoro e la salute mentale: ambienti sani e politiche aziendali
- L’indice del documento EU-OSHA
Il lavoro e la salute mentale: gli obiettivi della nuova pubblicazione
Il documento segnala che un lavoro di qualità fa bene alla salute e che la maggior parte delle persone che hanno problemi di salute mentale desiderano lavorare. E sebbene questi problemi di salute siano spesso oggetto di stigmatizzazione, queste persone dovrebbero poter continuare a lavorare o ritornare al lavoro con successo se ricevono il giusto sostegno e le giuste agevolazioni.
Si ricorda poi che i datori di lavoro hanno anche l'obbligo di prevenire e gestire i rischi professionali. E sappiamo che l'esposizione a fattori di rischio psicosociale legati al lavoro può portare a stress, ansia e depressione.
In particolare, tra i fattori di rischio psicosociale si annoverano le elevate richieste lavorative, il basso controllo sul lavoro, la mancanza di supporto, le relazioni non ottimali, la scarsa chiarezza dei ruoli e la cattiva gestione degli eventuali cambiamenti.
In questo senso il documento si propone di condividere informazioni pratiche su come aiutare le persone affette da problemi di salute mentale a rimanere al lavoro o a tornare al lavoro dopo un'assenza per malattia. Fornisce poi esempi di aggiustamenti sul posto di lavoro, consigli specifici (ad esempio sulla prevenzione del suicidio o su come affrontare questi temi) e anche suggerimenti per le micro e piccole imprese.
Il lavoro e la salute mentale: ambienti sani e politiche aziendali
Si sottolinea che la creazione di un ambiente di lavoro sano dal punto di vista mentale comprende:
- prevenire i fattori di rischio psicosociale legati al lavoro e promuovere la salute mentale;
- sostenere i gruppi che possono essere più esposti a fattori di rischio psicosociale;
- sostenere il ritorno al lavoro e il proseguimento dell'attività lavorativa di coloro che hanno un problema di salute mentale”.
Il documento – che sostiene l'approccio globale della Commissione europea alla salute mentale, la Strategia della Commissione per i diritti delle persone con disabilità e il relativo Pacchetto per l'occupazione delle persone con disabilità - si concentra in particolare punto 3).
Si ricorda poi che i luoghi di lavoro e le organizzazioni/aziende dovrebbero avere politiche scritte sulla salute mentale e sul ritorno al lavoro. E una apposita politica aziendale deve affrontare le questioni relative alla salute mentale in modo completo e stabilire le procedure e le pratiche da utilizzare sul luogo di lavoro per prevenire i problemi di salute mentale.
Gli obiettivi generali possono essere:
- adottare misure preventive per eliminare i rischi psicosociali per tutti i lavoratori;
- promuovere una buona salute mentale; sostenere i lavoratori nell'affrontare lo stress lavorativo;
- incoraggiare un intervento precoce per qualsiasi stress lavorativo o problema di salute mentale;
- sostenere i lavoratori che hanno un problema di salute mentale, anche apportando ragionevoli adeguamenti per consentire alle persone con problemi di salute mentale di lavorare e fornendo piani efficaci di riabilitazione e di ritorno al lavoro.
L’indice del documento EU-OSHA
Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del documento “Guidance for workplaces on how to support individuals experiencing mental health problems” e ne riportiamo l’indice.
1 Introduction
2 Creating a supportive setting for mental health
2.1 Workplace mental health policy
2.2 Workplace strategies to support a mental health policy
2.3 Interventions to support workers experiencing a mental health problem
2.4 Addressing mental health-related stigma and promoting open conversations
2.5 Understanding the law – don’t discriminate, provide accommodations, and assess and prevent work-related risks
2.6 Preventing work-related psychosocial risks
2.7 Creating inclusive workplaces
3 Return to work and making accommodations
3.1 Steps in the return-to-work process
3.2 Involving the worker
3.3 Implementing work accommodations and follow-up
3.4 Digital technologies, mental health and work accommodations
3.5 Occupational health services and risk assessment
3.6 Offering support services
3.7 Getting external support
3.8 Employing someone with a serious mental health condition
3.9 Checking everything is in place
4 Conclusion
Appendices
Appendix A - Suicide prevention
Appendix B - Speaking to a worker about their mental health and supporting return to work
Appendix C - Speaking to my employer about my mental health
Appendix D - Types of accommodations
Appendix E - Case examples of accommodations
Appendix F - Return to work following work-related stress, burnout and post-traumatic stress disorder
Appendix G - Advice for MSEs
Appendix H - Advice for the self-employed
Appendix I - Resources for workplace practices:
- General workplace mental health and return-to-work support
- Small and medium-sized enterprises (SMEs)
- Self-employed
- Workplace accessibility and accommodations
- Workplace accessibility and accommodations – assistive technologies
- Talking to your employee/employer about a mental health problem
- Depression and burnout
- Psychosocial risks and work stress
- Trauma and PTSD
- Sleep and recovery
- Chronic pain
- Eating disorders
- Severe mental health conditions
- Suicide
- Substance abuse
List of Tables and Boxes
RTM
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