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Lista di controllo per lo stoccaggio di liquidi facilmente infiammabili

Lista di controllo per lo stoccaggio di liquidi facilmente infiammabili
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio esplosione, Atex

09/10/2023

Una lista di controllo di Suva in Svizzera è dedicata alla sicurezza nello stoccaggio di liquidi facilmente infiammabili. I pericoli, gli impianti, le installazioni, le zone e locali di stoccaggio, l’organizzazione.

Lucerna, 9 Ott – Come ricordato in varie puntate della rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, nelle attività di stoccaggio sono presenti vari possibili rischi d’infortunio (incendi, esplosioni, cadute dall’alto di gravi, …).

 

Sicuramente ci sono però situazioni particolarmente pericolose, ad esempio quando si ha a che fare con lo stoccaggio di liquidi facilmente infiammabili.

 

Ad esempio, liquidi come benzina, acetone, toluolo e diluente nitro possono essere estremamente pericolosi. Se “vengono stoccati in modo errato, si corre un elevato rischio di esplosione e incendio”. E se l'incidente si verifica, “di norma le conseguenze per l'azienda sono disastrose”.

 

A ricordarlo è la presentazione di una nuova lista di controllo prodotta in Svizzera da Suva, Istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, e “l'impegno necessario per compilare il questionario è piuttosto modesto rispetto ai possibili danni che potrebbero essere causati da uno stoccaggio errato di liquidi facilmente infiammabili” (come ricordato sempre nella presentazione).

 

Nel documento – dal titolo “Stoccaggio di liquidi facilmente infiammabili. Lista di controllo” – si chiede alle aziende se hanno sotto controllo i rischi associati a questi liquidi. Dove per liquidi ‘facilmente infiammabili’ si intendono “quelli il cui punto di infiammabilità si trova al di sotto dei 30°C”.

 

Ad esempio, sono liquidi facilmente infiammabili, come già indicato sopra, la benzina, l’acetone, il toluolo o il diluente nitro. E i pericoli principali sono:

 

 

La lista di controllo permette di individuare meglio queste fonti di pericolo (rispondendo a una delle domande della check list con «no» o «in parte», “occorre adottare una misura” di prevenzione).

 

Dalla check list e dalle domande presenti riprendiamo alcune indicazioni con particolare riferimento ai seguenti argomenti:

 

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Liquidi facilmente infiammabili: zone e locali di stoccaggio

Il documento Suva, parlando di liquidi facilmente infiammabili, indica che bisogna conoscere i rischi legati a questi liquidi immagazzinati nell’azienda e sapere quali sono le caratteristiche rilevanti dal punto di vista della sicurezza (per es. punto di infiammabilità).

E a tale scopo è possibile consultare le schede di sicurezza.

 

Inoltre si è esaminata la possibilità di sostituire i liquidi facilmente infiammabili con liquidi meno pericolosi? Per es. con liquidi infiammabili con punto di infiammabilità superiore a 30°C?

 

Si parla poi di zone e locali di stoccaggio.

 

Si indica che i recipienti (bidoni, cisterne), le tubazioni, ecc. devono essere “protetti dalle sollecitazioni termiche?”.

 

È poi importante:

  • adottare “adeguate misure per evitare la fuoriuscita di liquidi in locali adiacenti, canalizzazioni e in altre zone”. Per es. soglie, vasche di ritenzione, ecc;
  • contrassegnare i locali o le zone di stoccaggio con pericolo di esplosione. Per es. con avvisi di pericolo di incendio ed esplosione, divieto di fumare;
  • evitare tutte le fonti di innesco efficaci nelle zone con pericolo di esplosione;
  • ventilare a norma i locali di stoccaggio (i locali “devono disporre di una sufficiente ventilazione naturale o artificiale con aperture di ventilazione o di aspirazione ubicate nel punto più basso: ricambio d’aria da 3 a 5 volte l’ora”). Mentre i locali di stoccaggio interrati o ciechi “devono essere equipaggiati con una ventilazione artificiale”;
  • ventilare

 

Inoltre:

  • “Gli sbocchi dei canali di ventilazione sono ubicati in modo che l’aria di scarico possa essere espulsa senza creare pericoli (per es. sopra il tetto)?
  • I ventilatori installati nel flusso d’aria di scarico hanno una protezione antideflagrante?
  • Sono a disposizione apparecchiature e dispositivi di estinzione e raffreddamento appropriati (estintori, posti di estinzione)?
  • I locali o le zone di stoccaggio sono protetti contro l’accesso non autorizzato?
  • È garantita la via di fuga? Per es. direttamente all’aperto, attraverso corridoi formanti un compartimento tagliafuoco, ecc”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale della lista che riporta anche diverse immagini esplicative.

 

Liquidi facilmente infiammabili: impianti e installazioni

La lista Suva si sofferma poi sugli impianti e le installazioni.

 

Bisogna verificare se gli impianti e le installazioni sono a ciclo chiuso. Per esempio “sistemi provvisti di condotte per il recupero del gas, cisterne con condotte di equilibrio prolungate fino all’aperto, recipienti chiusi”.

Inoltre gli impianti (recipienti, tubazioni, ecc.) “sono costruiti o protetti in modo da sopportare eventuali sollecitazioni di natura meccanica? Resistenza alla pressione, protezione antiurto, ecc”.

 

La lista chiede poi di verificare che:

  • i recipienti, le tubazioni, ecc. siano “contrassegnati in modo visibile e indelebile in base al loro contenuto”;
  •  nei luoghi di lavoro le piccole quantità di liquidi facilmente infiammabili (fino a circa 100 l in totale) vengano “conservate in armadi ignifughi”.

 

Liquidi facilmente infiammabili: organizzazione e formazione

La lista si conclude, come spesso avviene con le check list elvetiche, parlando di organizzazione.

 

Si chiede, intanto, di verificare che nella zona di stoccaggio i carichi di fuoco siano ridotti al minimo (per es. materiale di imballaggio).

 

Dal documento riprendiamo un’immagine relativa allo stoccaggio di materiale infiammabile in un deposito separato:

 

 

Inoltre, più specificatamente in tema di organizzazione, si chiede se i collaboratori “vengono istruiti al momento dell’assunzione e in seguito a intervalli regolari sui pericoli cui sono esposti e sulle misure di protezione da adottare”?

 

Gli impianti vengono poi sottoposti a manutenzione da parte di personale competente? E sono stati individuati i pericoli associati allo stoccaggio e alla manipolazione di liquidi facilmente infiammabili?

 

Ricordiamo, in conclusione, che la lista di controllo elvetica fa riferimento alla normativa svizzera in materia di prevenzione incendi e che alla lista è allegato un documento dedicato alla pianificazione delle misure da adottare.

 

 

N.B.: Se i riferimenti legislativi e alcune indicazioni contenute nei documenti di Suva riguardano la realtà elvetica, i suggerimenti e le informazioni riportate sono comunque utili per migliorare la prevenzione di tutti gli operatori.

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Suva, Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni, “Stoccaggio di liquidi facilmente infiammabili. Lista di controllo”, lista di controllo, febbraio 2023.

 


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