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Storie di infortunio: gioco di sponda …

Storie di infortunio: gioco di sponda …
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio elettrico

04/11/2014

Un operaio è stato sbalzato da una scarica elettrica verso una sega circolare usata da un collega e ha subito la parziale amputazione dell'avambraccio: come è avvenuto l’incidente, le cause, i risultati delle inchieste e le indicazioni per la prevenzione.

 
Il Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte ( Dors) raccoglie  storie d'infortunio rielaborate dagli operatori dei Servizi PreSAL delle ASL piemontesi a partire dalle inchieste di infortunio, con la convinzione che conoscere come e perché è accaduto sia una condizione indispensabile per proporre soluzioni efficaci per la prevenzione. In questa storia, dal titolo “gioco di sponda” (a cura di Laura Traversini, Francesco Leone, Antonino Nebbia Servizio S.Pre.S.A.L. - ASL VC), un operaio è stato sbalzato da una scarica elettrica verso una sega circolare usata da un collega e ha subito la parziale amputazione dell'avambraccio sinistro.
 
Che cosa è successo
Durante i lavori di manutenzione di un forno industriale, un operaio, utilizzando un trapano munito di miscelatore, ha ricevuto una scarica elettrica, che lo ha sbalzato verso una sega circolare usata da un collega che operava poco lontano. A seguito del contatto con la lama l’operaio ha subito la parziale amputazione dell'avambraccio sinistro.
 
Chi è stato coinvolto
Amid è un ragazzo marocchino di 19 anni residente nel bresciano e da circa un anno lavorava come manovale per una ditta della zona, specializzata nell'installazione, manutenzione e assistenza tecnica di forni per l'industria in genere.
 

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Dove e quando
L'infortunio è avvenuto nell’aprile del 2009, alle 10,30 del mattino, in provincia di Vercelli, presso una fonderia che utilizza materiali di recupero per la realizzazione di barre/lingotti di alluminio per l'industria.
Alla ditta per cui lavorava Amid erano stati commissionati alcuni interventi di manutenzione. I lavori da effettuare consistevano nel rifacimento dello strato isolante, costituito da mattoni refrattari, all'interno del forno rotativo nel reparto fonderia.
I lavori erano iniziati il giorno precedente l'infortunio.
 
Nella zona antistante l'apertura del forno erano stati posizionati i materiali necessari all'intervento (mattoni refrattari, materiali isolanti e materiali per l'adesione/fissazione dei mattoni) e una sega circolare per il taglio della “carta isolante” (dello spessore di mm. 10).
In quest’area lavoravano tre persone: Jamil che aveva il compito di passare i mattoni refrattari ai colleghi che lavoravano dentro il forno, Aurel che usava la sega circolare per tagliare i pannelli di “carta isolante” e Amid che doveva impastare la malta in un contenitore mediante un trapano con attrezzo miscelatore.
 
Come … prima versione
Al momento dell'intervento SPreSAL a seguito della segnalazione di infortunio, il datore di lavoro della ditta di manutenzione ha fornito la seguente sintesi dei fatti:
“L'infortunio è avvenuto nel reparto fonderia ed in particolare l'infortunato stava mescolando la “malta” usando un trapano munito di uno specifico attrezzo per la “mescola” quando improvvisamente, ma non è ancora chiara la dinamica del fatto, la manica della maglia rimaneva agganciata all'attrezzo in movimento provocando una forte distorsione all'avambraccio sinistro; sul posto c'erano altri due lavoratori che però non hanno visto come si sia svolto il fatto”.
 
Non avendo chiara la dinamica e non essendo riusciti ad avere la versione dell'infortunato, che nel frattempo era stato trasportato con elisoccorso al C.T.O. di Torino, si è ritenuto opportuno procedere al sequestro del trapano munito dell'attrezzo miscelatore.
Nei giorni successivi sono stati sentiti l'infortunato ed i due colleghi che lavoravano vicino a lui e allora ……
 
Come è andata veramente
La mattina dell'infortunio all'interno del forno lavoravano il titolare della ditta con altri cinque addetti, per ripristinare lo strato isolante;
Di fronte l’apertura del forno, a poca distanza tra di loro, Jamil passava i mattoni refrattari ai colleghi all'interno del forno, Amid impastava la malta in un contenitore mediante un trapano con attrezzo miscelatore e Aurel usava la sega circolare per tagliare i pannelli di “carta isolante”.
 
Jamil “lavoro per questa ditta da circa un mese come manovale, quel giorno nella zona davanti al forno eravamo io, Amid e Aurel. Amid stava impastando la malta, Aurel stava tagliando la carta isolante con la sega circolare e io passavo i mattoni all'interno del forno”
 
Aurel “lavoro per questa ditta dal 2007 come operaio, eravamo io, Jamil e Amid davanti al forno in ristrutturazione ...”
 
Amid “lavoro in questa ditta da circa un anno come manovale, mentre altri colleghi erano all'interno del forno, io preparavo la malta nella zona davanti usando il trapano con il miscelatore”
 
Improvvisamente il trapano rilasciava una scarica elettrica, Amid, in seguito alla “scossa”, veniva sbalzato dalla postazione di lavoro; istintivamente cercava di liberarsi dell'attrezzo e muovendosi in modo incontrollato, urtava Aurel spostandolo dalla sua postazione di lavoro davanti alla sega circolare.
A questo punto, Amid finiva per appoggiarsi al piano di lavoro della sega con l'avambraccio sinistro che veniva in contatto con la lama della sega circolare ancora in funzione e ne subiva l'amputazione quasi completa.
 
Amid “mentre usavo il trapano ho preso la scossa molto forte che mi ha sollevato da terra e sbalzato in avanti verso la sega circolare in funzione; toccando con il braccio sinistro la lama della sega circolare mi procuravo una profonda ferita. Nel momento in cui il mio braccio ha toccato la lama il trapano, da cui prima non riuscivo a staccarmi, mi è caduto dalle mani. Aurel ha cercato di spostare il trapano e anche lui ha preso la scossa” Aurel “stavo lavorando alla sega circolare dando le spalle ad Amid, improvvisamente l'ho sentito gridare e mi sono girato: ho visto Amid che saltava con il trapano in mano e mi veniva addosso. Mi ha buttato contro il pilastro alla mia sinistra”
 
Jamil “mentre mi voltavo per prendere un mattone refrattario ho visto Amid saltare e urtare Aurel spingendolo contro il pilastro”
 
Amid veniva soccorso dai colleghi presenti e accompagnato alla portineria della ditta da dove veniva richiesto l'intervento del 118. I sanitari intervenuti, a fronte della gravità della lesione, chiedevano l'intervento dell'elisoccorso per l'immediato trasporto presso il C.T.O. di Torino.
 
Amid “sono sempre rimasto cosciente e mi ricordo che i colleghi mi hanno portato fino all'ingresso della ditta. Il mio datore di lavoro o qualcuno della portineria ha chiamato l'ambulanza. Poi mi hanno portato via con l'elicottero”
 
Aurel “ho sbattuto contro il pilastro poi mi sono girato e ho visto Amid sofferente; l'ho abbracciato per sorreggerlo e in quel momento ho visto che si era ferito al braccio sinistro. Subito dopo sono corso in portineria per chiamare i soccorsi”
 
Jamil “vedendo saltare Amid, Aurel lo ha afferrato tirandolo indietro rispetto alla sega circolare”
Presso U.O.C. Traumatologia Muscolo Scheletrica dl C.T.O. di Torino veniva diagnosticata una ferita lacero-contusa da taglio al terzo distale dell'avambraccio sinistro con frattura completa dell'ulna e frattura incompleta del radio con sezione dei tendini flessori ed estensori, dell'arteria ulnare, dei nervi ulnare e mediano.
 
Il traumatologo “la lesione ha interessato il dorso ulnare e si può supporre che il braccio sia stato messo a protezione del corpo”
 
Fonte: Dors.




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Rispondi Autore: Roberto Petruccelli - likes: 0
04/11/2014 (19:54:12)
Credo che in questo caso vi è un'acclarata responsabilità del D.L. sul mancato controllo delle attezzature (trapano per impastare la malta), inoltre credo che andava controllato: sia il filamento di distribuzione della corrente che tutto l'impianto asservito al cantiere, quindi vi è una grande negligenza da parte del D.L.

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