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Le novità nelle etichette e schede di sicurezza per i gas puri

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Rischio chimico

01/10/2010

Linee guida per la redazione di etichette e schede di dati di sicurezza per i gas puri. Lo schema temporale delle novità relative al regolamento CLP. L’etichetta per i contenitori di elio e la scheda di sicurezza dell’azoto compresso.



L’entrata in vigore sia del Regolamento CE 1907/2006 ( Regolamento Reach) che del Regolamento CE 1272/2008 (Regolamento CLP) ha introdotto diverse novità sul fronte della classificazione ed etichettatura.
In particolare il regolamento CLP - relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele ed entrato in vigore il 20 gennaio 2009 - permette l’applicazione del sistema GHS (sistema globale armonizzato della classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche) all’interno della Comunità Europea e sostituirà in modo progressivo il sistema europeo esistente.
 
In questa fase di modifiche di etichette e schede di sicurezza presentiamo un documento pubblicato sul sito di Assogastecnici - associazione di aziende operanti nel campo della produzione e distribuzione dei Linea Guida Assogastecnici per la redazione di Etichette e Schede di Dati di Sicurezza per i gas puri di principale interesse del settore”, a cura del Comitato Etichettatura di Assogastecnici.
 

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Il documento indica che anche le Aziende produttrici di gas tecnici, speciali e medicinali sono obbligate a modificare le informazioni riportate sia nelle etichette sia nelle schede di dati di sicurezza che accompagnano i gas e la presente Linea Guida può fornire  a queste aziende utili modelli di riferimento.
Si tratta di “indicazioni elaborate in base alla normativa vigente e suscettibili di revisioni alla luce delle future disposizioni di legge e della divulgazione di scenari espositivi di alcune sostanze”. Si ricorda, inoltre, che “alcune modifiche alle Schede di Sicurezza potranno essere introdotte in base alle disposizioni del Regolamento europeo che sostituirà a breve l’Allegato 2 del Reach”.
 
Le modifiche di etichette e schede di sicurezza dovranno essere introdotte in base ad un preciso schema temporale. Ad esempio:
- dal primo dicembre 2010 riguardo alla classificazione delle sostanze è obbligatorio adottare sia la Direttiva 67/548 sia il Regolamento CLP nelle schede di sicurezza e riguardo all’etichettatura di sostanze è obbligatorio usare solo il Regolamento CLP (con un periodo di deroga di 2 anni per le sostanze immesse sul mercato prima del primo dicembre 2010);
- dal primo giugno del 2015 anche per l’etichettatura delle miscele sarà obbligatorio usare solo il Regolamento CLP (sempre con un periodo di deroga di 2 anni per le sostanze immesse sul mercato prima del primo giugno 2015).
 
Veniamo a qualche esempiodi etichette e schede di sicurezza.
 
In relazione al recente incidente sul lavoro a Capua, dove tre operai sono morti durante lavori in  una cisterna dove non era stata eliminata la miscela inerte di elio e azoto, ci soffermiamo su queste due sostanze.
 
Ad esempio nell’etichetta di un recipiente di elio compresso dovrebbero comparire questi consigli di prudenza (P) e indicazioni di pericolo (H):
- H280: contiene gas sotto pressione, può esplodere se riscaldato;
- P410 + P403: conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari.
Altre due indicazioni presenti nel modello proposto:
- “in alta concentrazione può provocare asfissia;
-non svuotare completamente il recipiente”. 
 
Riportiamo ora alcune indicazioni tratte dalla scheda di sicurezza dell’Azoto compresso.
Riguardo alle schede di sicurezza la linea guida di Assogastecnici ricorda che le schede contenute riportano tutte le frasi P (consigli di prudenza) corrispondenti al gas. Tuttavia “qualora una scheda riporti un numero di frasi P superiore a sei, l’azienda può evitare di elencarle tutte, ma è obbligata a riportarne almeno 6”.
 
Per l’identificazione dei pericoli dell’azoto compresso avremo gli stessi codici di indicazione di pericolo e gli stessi consigli di prudenza visti per l’elio (H280, P410 + P403).
 
Riguardo alle misure di pronto soccorso si ricorda che è necessario l’immediato intervento di un medico (“chiamare il 118”) e che, in caso di inalazione, l’azoto “in alta concentrazione può causare asfissia. I sintomi possono includere perdita di mobilità e/o conoscenza. Le vittime possono non rendersi conto dell’asfissia”.
In questo caso, “indossando l’autorespiratore spostare le vittime in zona aerata e tenerle distese al caldo”, ricordando che “l'uso delle maschere a filtri è inefficace”.
 
Riguardo alle misure antincendio si indica che:
- “l'esposizione alle fiamme può causare la rottura o l'esplosione del recipiente”;
- “si possono usare tutti i mezzi estinguenti conosciuti”
- se possibile è bene “arrestare la fuoriuscita del prodotto. Allontanarsi dal recipiente, circoscrivere la zona ed irrorare con acqua da posizione protetta, fino a raffreddamento del contenitore”, ricordando di usare l'autorespiratore in spazi ristretti.
 
In caso di rilascio accidentale le precauzioni per le persone possono essere:
- “evacuare l'area interessata;
- eliminare le fonti di ignizione;
- assicurare una ventilazione adeguata;
- usare l'autorespiratore per entrare nella zona interessata dal rilascio se non è provato che l'atmosfera sia respirabile”.
 
Per la manipolazione dei recipienti:
- “non fumare, non mangiare e non bere durante l'impiego;
- utilizzare i DPI appropriati alla mansione svolta;
- non permettere il riflusso del gas nel contenitore;
- non svuotare completamente il recipiente;
- evitare il risucchio di acqua nel contenitore;
- utilizzare solo apparecchiature specifiche, adatte per il prodotto, la pressione e la temperatura di impiego;
- in caso di dubbi contattare il fornitore del gas”;
Per l’immagazzinamento “mantenere il contenitore sotto i 50°C in zona ben ventilata, proteggere i contenitori dagli urti”, ricordando che “tutte le bombole devono essere munite di protezione della valvola (cappellotto/tulipano)”.
 
Per il controllo dell’esposizione professionale:
- “assicurare una ventilazione adeguata;
- assicurarsi che i DPI siano compatibili con il prodotto ed adatti alla mansione;
- valutare se è necessario il controllo della concentrazione in aria;
- può formare atmosfere sotto-ossigenate (O2<18%);
- in ambienti confinati, controllare il contenuto di ossigeno in aria;
- in condizioni di sotto-ossigenazione utilizzare un auto respiratore”.
 
Infine quanto contenuto nel punto 16 (“Altre informazioni”) della scheda di sicurezza.
Dopo aver riportato i consigli di prudenza relativi alla etichettatura precedente al Reg. 1272/08, la scheda riporta queste indicazioni:
- “assicurare l'osservanza di tutti i regolamenti nazionali e regionali;
- assicurarsi che gli operatori capiscano i pericoli dell'asfissia in elevate concentrazioni.  Il rischio di asfissia è spesso sottovalutato e deve essere ben evidenziato durante l’addestramento degli operatori;
- prima di utilizzare questo prodotto in qualsiasi nuovo processo o esperimento, deve essere condotto uno studio approfondito sulla sicurezza e sulla compatibilità del prodotto stesso con i materiali”
 
 
L’indice del documento Assogastecnici:
 
Premessa
 
ETICHETTE
Acetilene disciolto
Aria compressa
Ammoniaca anidra
Argon compresso
Argon liquido refrigerato
Ossido di etilene
Diossido di carbonio compresso
Diossido di carbonio liquido refrigerato
Monossido di carbonio
Elio compresso
Elio liquido refrigerato
Idrogeno
Metano
GPL
Monossido di azoto
Azoto compresso
Azoto liquido refrigerato
Protossido di azoto compresso
Protossido di azoto liquido refrigerato
Ossigeno compresso
Ossigeno liquido refrigerato
 
SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA
Acetilene disciolto
Ammoniaca anidra
Argon compresso
Argon liquido refrigerato
Diossido di carbonio compresso
Diossido di carbonio liquido refrigerato
Diossido di carbonio solido
Monossido di carbonio
Ossido di etilene
Elio compresso
Elio liquido refrigerato
Idrogeno
Metano
Monossido di azoto
Azoto compresso
Azoto liquido refrigerato
Protossido di azoto compresso
Protossido di azoto liquido refrigerato
Ossigeno compresso
Ossigeno liquido refrigerato
 
Riferimenti bibliografici
 
      
 
Assogastecnici, “ Linea Guida Assogastecnici per la redazione di Etichette e Schede di Dati di Sicurezza per i gas puri di principale interesse del settore”, a cura del Comitato Etichettatura di Assogastecnici (formato PDF, 750 kB).
    
 
 
Tiziano Menduto
 


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