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"Sostanze pericolose: maneggiare con cautela"

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio chimico

15/05/2003

L'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro avvia la prima campagna paneuropea per combattere i rischi derivanti da sostanze pericolose sul posto di lavoro. Le cifre dei lavoratori colpiti.

Al via la prima campagna paneuropea volta alla riduzione dei rischi derivanti dall'uso di agenti chimici, biologici e di altre sostanze pericolose sul lavoro.

La campagna è inserita nell'ambito della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro 2003, in programma il prossimo ottobre (vedi PS n° 751 del 01 aprile 2003) organizzata dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.

Ma perchè è necessaria questa attenzione al mondo delle sostanze pericolose?

Secondo l'Agenzia europea, le sostanze pericolose minacciano "circa un quarto dei 150 milioni di lavoratori dipendenti dell'UE.
Un quinto dei lavoratori dipendenti dell'UE, vale a dire 32 milioni di persone, si trova esposto ad agenti cancerogeni.
Il 22% dei lavoratori inala fumi e vapori per almeno un quarto dell'orario di lavoro.
Due terzi dei 30 000 prodotti chimici più comunemente impiegati nell'UE non sono stati sottoposti ad esami tossicologici completi e sistematici.
E solo il 12% delle aziende che impiegano sostanze a rischio tossicologico riconosciuto applica i regolamenti in materia di prevenzione del rischio".

Tumori, asma e disturbi neuropsichiatrici sono solo alcune delle malattie che possono essere causate dai 100 000 prodotti chimici ed agenti biologici in commercio all'interno dell'UE.

I settori maggiormente a rischio variano dall'edilizia, all'agricoltura, alla stampa, ai servizi di pulizie, al campo della sanità ed ai meccanici del settore automobilistico.

Tali rischi sono aggravati dalla carenza d'informazione e di adeguamento rispetto alle normative in vigore. A titolo d'esempio, comunica l'Agenzia Europea, da un'indagine è "emerso che solo il 12% delle aziende considerate era al corrente dei propri oneri normativi. Successivamente, uno studio separato, ha rilevato che il 20% delle schede dati di sicurezza fornite dai produttori di sostanze pericolose contenevano degli errori".

A titolo di esempio dei danni dovuti all'effetto delle sostanze pericolose, l'Agenzia cita il costo delle malattie della pelle legate all'ambiente di lavoro che coinvolge il 10% dei parrucchieri, aggirandosi intorno a 600 milioni di euro.

L'iniziativa non è soltanto importante in termini di sensibilizzazione del pubblico ma anche in quanto mette a disposizione consulenza e buona prassi sul come eliminare o ridurre al minimo i rischi in questione (vedi il materiale informativo della campagna).

A novembre, in occasione della manifestazione di chiusura della Settimana, l'Agenzia annuncerà i nomi dei vincitori del premio europeo per la buona prassi(vedi PS n° 769 del 06 maggio 2003), tra le organizzazioni che hanno contribuito in maniera efficace a risolvere il problema delle sostanze pericolose.
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