Agenti fisici: quali sono gli strumenti per migliorare la prevenzione?
Brescia, 3 Ago – L’articolo 181 del Titolo VIII (Agenti fisici) del d.Lgs. 81/2008 indica che il datore di lavoro valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici ‘in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi’.
In particolare la valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici ‘è programmata ed effettuata, con cadenza almeno quadriennale, da personale qualificato nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche conoscenze in materia. La valutazione dei rischi è aggiornata ogni qual volta si verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ovvero, quando i risultati della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione. I dati ottenuti dalla valutazione, misurazione e calcolo dei livelli di esposizione costituiscono parte integrante del documento di valutazione del rischio’.
E nel comma 3 si indica che il datore di lavoro nella valutazione dei rischi ‘precisa quali misure di prevenzione e protezione devono essere adottate’.
A ricordare l’articolo 181 del Testo Unico e a fare il punto sulla valutazione dei rischi, sulle malattie professionali e sugli strumenti per la prevenzione sono alcuni interventi al webinar “ Portale Agenti Fisici: report attività e presentazione risultati” che, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con Inail, si è tenuto il 10 dicembre 2020, ha presentato, con riferimento al Portale Agenti Fisici e alle banche dati, varie novità in materia di prevenzione dei rischi correlati all’esposizione agli agenti fisici.
L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:
- Agenti fisici: l’obiettivo della valutazione dei rischi
- Agenti fisici: gli strumenti per la prevenzione e gli sviluppi del PAF
- Agenti fisici: le malattie professionali e i supporti per la valutazione
Agenti fisici: l’obiettivo della valutazione dei rischi
L’intervento “La valutazione dei rischi da agenti fisici: facciamo il punto”, a cura di Iole Pinto (AUSL Toscana Sud Est - Laboratorio di Sanità Pubblica Siena - Laboratorio Agenti Fisici) sottolinea, in riferimento al citato comma 3 dell’articolo 181, che l’obiettivo della valutazione non è la mera quantificazione (misura) dell’esposizione /rischio ma la sua riduzione”. L’obiettivo è la “messa in atto di adeguate misure di prevenzione per tutte le lavoratrici e i lavoratori esposti o potenzialmente esposti nel corso del tempo”.
Ricordando che la valutazione deve essere effettuata con cadenza almeno quadriennale, è effettivamente possibile ridurre o eliminare il rischio? E quali misure sono efficaci per “tenerlo sotto controllo” in 4 anni?
Si sottolinea che la valutazione del rischio deve includere almeno:
- criteri per l’acquisto/manutenzione/gestione di ciascun apparato/macchinario sorgente di rischio
- specifiche misure di tutela/procedure di lavoro per le diverse categorie di soggetti potenzialmente esposti in relazione ai possibili scenari espositivi
- delimitazione aree ad accesso regolamentato e criteri di accesso
- criteri di scelta, metodi di utilizzo e manutenzione DPI per specifiche categorie di lavoratori/attività
- formazione/informazione anche in relazione al riconoscimento/consapevolezza dell’insorgenza di condizioni di suscettibilità individuale.
Agenti fisici: gli strumenti per la prevenzione e gli sviluppi del PAF
A questo proposito la relatrice ricorda l’importanza del Portale Agenti Fisici (PAF), realizzato dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell'Azienda Sanitaria USL Toscana Sud Est con la collaborazione dell’INAIL e dell’Azienda USL di Modena. Un Portale che mette a disposizione uno strumento informativo per orientare “gli attori aziendali della sicurezza e gli operatori della prevenzione ad una risposta corretta ai fini della prevenzione e protezione da agenti fisici”.
L’intervento ricorda la presenza di FAQ su ambienti specifici per i quali “gli appropriati criteri valutativi e i valori limite non sono contenuti nel Dlgvo 81/08. In questo caso il riferimento sono le norme di buona tecnica le buone prassi o altra specifica normativa”.
Ad esempio riguardo a:
- “mezzi di trasporto (rumore, vibrazioni, microclima)
- ambienti scolastici (rumore, vibrazioni, microclima)
- strutture sanitarie (rumore, vibrazioni, microclima)
- uffici (rumore, vibrazioni, microclima)”.
Quali azioni mettere in atto se i valori di esposizione sono al di sotto dei valori di azione? Si ricorda che “anche se l’esposizione è al di sotto dei valori di azione può essere importante attuare specifiche misure di tutela”.
Tra l’altro i valori di azione per gli agenti fisici “non sono in genere protettivi per i soggetti sensibili”.
Gli sviluppi futuri del PAF prevedono FAQ on line per le sezioni:
- rumore
- vibrazioni
- CEM (aggiornamento delle esistenti)
- ROA
- UV solare
- microclima
- atmosfere iperbariche
- infrasuoni (nuova sezione)
- ultrasuoni (nuova sezione)
- radiazioni ionizzanti (nuova normativa).
Agenti fisici: le malattie professionali e i supporti per la valutazione
Per avere qualche altra informazione sull’uso del Portale Agenti Fisici si può fare riferimento anche all’intervento “La valutazione del rischio da Agenti Fisici ed il Portale Agenti Fisici: facciamo il punto” – a cura di Pietro Nataletti (Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, INAIL, Roma) – che si sofferma sullo stato attuale e sugli sviluppi del Portale.
L’intervento si sofferma sulle malattie professionali da agenti fisici, con riferimento a ICD-10 (versione 10 della classificazione internazionale delle malattie rilasciata dall’OMS).
Riportiamo una delle tante tabelle pubblicate nelle slide:
Il relatore sottolinea vari dati:
- “enorme crescita delle malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo e del sistema nervoso
- ernia discale lombare 3-4° malattia professionale ma tutte le dorsopatie 2° malattia con 17.222 casi nel 2019
- ipoacusie, 1° malattia professionale assoluta fino al 2008, ora è la 5-6°
- sindrome tunnel carpale in grande crescita, con il max di 6.558 casi nel 2016”.
Si ricordano poi anche i lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria nel 2019 (nelle slide sono riportati anche i dati del 2013 e 2016):
Anche in questo caso si ricorda poi l’importanza del Portale Agenti Fisici come supporto per la valutazione del rischio da agenti fisici:
- Valevole ai sensi dell’art. 202 (banche dati vibrazioni HAV e WBV) e 209 (banca dati CEM)
- Citato nel Piano Nazionale della Prevenzione 2014-18 del Ministero della Salute
- Più di 300.000 accessi all’anno nel 2019, di cui il 10% dall’estero (per il 2020 si annuncia un 30% di aumento!)
- Quasi 1.800.000 pagine visitate all’anno
- Più di 5.000 utenti iscritti alla newsletter”
- Dieci sezioni presenti: rumore, vibrazioni (HAV e WBV), campi elettromagnetici, radiazioni ottiche (artificiali-ROA e naturali-RON), microclima, radiazioni ionizzanti (naturali e artificiali) e atmosfere iperbariche.
Ad esempio il Portale Agenti Fisici come supporto per la valutazione del rischio rumore offre:
- “Supporto informativo per la valutazione del rischio
- Proposta di procedura standardizzata per il calcolo del descrittore di rischio LEX
- Banca dati di emissione/esposizione del CPT (FSC) di Torino (1000 schede); banca dati propria (2.339 sorgenti)
- Calcolatore online per i DPI-u (metodo SNR e OBM) con annessa banca dati (200 DPI)
- Calcolatore online dei tempi di riverbero per ambienti comunitari regolari (es. edifici scolastici, uffici, ecc.)
- Banca dati bonifiche acustiche (62 schede di vari comparti)”
In arrivo è un calcolatore online dei “tempi di riverbero per ambienti industriali”.
Ricordiamo, in conclusione, che l’intervento riporta ulteriori indicazioni sull’uso del PAF per la valutazione del rischio vibrazioni e su ulteriori sviluppi futuri del Portale.
RTM
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