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La ''mappa'' delle morti da amianto

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischi da amianto

02/10/2002

Presentato dall'ISS il rapporto ''La mortalita' per tumore maligno della pleura nei comuni italiani (1988-97)''. Incrementi negli insediamenti dell'industria navalmeccanica e dell'attivita' portuale e nei poli dell'industria del cemento-amianto.

Nel corso degli anni '90 in diversi Paesi europei è stato documentato un significativo incremento della mortalità per tumore maligno della pleura, che appare in relazione con la massiccia diffusione dell'amianto avvenuta in particolare negli anni '50 e '60.

L'Istituto Superiore di Sanita' ha recentemente diffuso rapporto ''La mortalita' per tumore maligno della pleura nei comuni italiani (1988-1997)''.
Questa patologia negli ultimi 10 anni ha causato nel nostro Paese 9094 morti (5942 uomini, 3152 donne).

La mortalità per tumore maligno della pleura è stata studiata sull'intero territorio nazionale negli anni 1988-1997.
La mortalità osservata in ogni comune è stata confrontata con quella attesa in base ai dati di mortalità regionali e/o nazionali.

Fra le aree in cui si concentrano gli incrementi di mortalità per tumore pleurico, vanno considerati in primo luogo gli insediamenti dell'industria navalmeccanica e dell'attività portuale e i poli dell'industria del cemento-amianto.
Vanno inoltre segnalate alcune aree industriali complesse, caratterizzate da una molteplicità di fonti di esposizione ad amianto.

Le province che maggiormente concorrono ad elevare la mortalità totale per tumore pleurico nella propria regione: Alessandria in Piemonte, Gorizia nel Friuli-Venezia Giulia, Livorno in Toscana, Taranto in Puglia.

Quattro regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia) hanno tassi di mortalità superiori a quello nazionale nel periodo in studio.

Per quanto riguarda gli insediamenti dell'industria navalmeccanica e dell'attività portuale, si segnalano le seguenti aree: la fascia costiera compresa in Liguria fra Savona e La Spezia e in Friuli-Venezia Giulia fra Trieste e Monfalcone, Venezia, Livorno, Ancona, Civitavecchia, Napoli, Bari, Brindisi, Taranto, Villa San Giovanni, Palermo, Cagliari e alcune altre città sede di porti.

Studi relativi a Genova e la Spezia e a Trieste e a Monfalcone hanno evidenziato il rischio per i lavoratori dei cantieri e per i loro familiari esposti all'amianto veicolato dagli abiti da lavoro.

Sempre a La Spezia è stato evidenziato un accresciuto rischio di mesotelioma per i lavoratori della raffineria a causa della diffusa contaminazione da amianto utilizzato come isolante per condutture e tubazioni .

Vanno quindi evidenziati i poli dell'industria del cemento-amianto, in particolare Casale Monferrato, Broni, Reggio Emilia e Bari. L'epidemia di mesoteliomi in corso a Casale Monferrato interessa i lavoratori dell'impianto per la produzione di manufatti in cemento-amianto, i loro familiari e la popolazione residente, anche se non esposta professionalmente.

Altre segnalazioni riguardano comuni nei quali era nota da studi pregressi una particolare rilevanza della patologia da amianto.
Segnaliamo alcuni esempi.
A Calcio (Bergamo), in passato, veniva effettuata la raccolta dei sacchi di iuta per il loro successivo riutilizzo; fra i sacchi riciclati vi erano quelli utilizzati in precedenza per il cemento-amianto, e fra gli addetti a questa lavorazione sono stati descritti numerosi casi di asbestosi.
A Sarnico (Brescia) sono stati documentati casi di mesoteliomi fra i lavoratori di una fabbrica che produceva corde e guarnizioni in amianto (con esteso uso di crocidolite), nonché fra i lavoratori di un'adiacente fabbrica tessile nella quale si riscontrava presenza di fibre provenienti dalla fabbrica di corde.
Il Comune di Pomarance (Pisa) si trova in un'area caratterizzata dall'attività geotermica. In
questo settore sono stati impiegate grandi quantità di amianto per la coibentazione delle
tubature che trasportavano il vapore.

Numerosi comuni sono stati segnalati per la prima volta dalla ricerca dell'ISS, e per alcuni di essi è stato possibile formulare ipotesi sulla presenza di amianto nei cicli produttivi e/o nell'ambiente.

''La mortalita' per tumore maligno della pleura nei comuni italiani (1988-1997)''





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