I dati su qualità ed efficacia della formazione alla sicurezza
Come segnalato dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), la formazione alla sicurezza sul lavoro, ormai da tempo riconosciuta come strumento elettivo per la promozione della cultura della salute e sicurezza, deve essere concepita nelle aziende come una vera e propria misura di sicurezza, svolgendo una funzione essenziale per il controllo dei rischi lavorativi. Infatti, come indicato nel D.Lgs. 81/2008, la formazione corrisponde ad un processo educativo che ha l’obiettivo di trasferire “conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi”.
Ma se per il conseguimento di questo obiettivo è necessaria una formazione qualitativamente valida ed efficace, ad oggi la fase di valutazione dell’apprendimento risulta la più debole e la più difficile da realizzare. Una difficoltà che è correlata alla logica che spesso permea il mercato della formazione alla sicurezza e che risponde esclusivamente ad indicazioni legislative di ordine formale.
Proprio per cercare di conoscere più nel dettaglio la formazione alla sicurezza erogata in Italia, la sua efficacia e le esperienze di valutazione degli apprendimenti attuate, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro ( AiFOS) ha condotto una ricerca nel 2017 che ha coinvolto 323 compilatori. Ai compilatori è stata chiesta la valutazione di una specifica azione formativa attuata e conclusa, sollecitandoli ad analizzare l’azione formativa prescelta nelle sue diverse fasi: analisi dei bisogni, progettazione, realizzazione e valutazione. E i risultati della ricerca sono stati raccolti e analizzati nel Rapporto AiFOS 2017.
In questa indagine di AiFOS, che si inserisce nel costante lavoro di ricerca, che caratterizza da diversi anni l’associazione, sono molti i dati che ci permettono di capire non solo la situazione della formazione ma anche un possibile percorso per renderla più efficace e aderente alle effettive esigenze per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Riguardo ai docenti formatori la ricerca ci restituisce una fotografia di un docente che in realtà è anche consulente, che spesso è anche un RSPP e che probabilmente si sente a suo agio nei contesti più diversi: in una aula di formazione, in una riunione annuale ex art. 35 o in una operazione di misura del rumore.
Dai dati emerge poi che seppur il 43% dei partecipanti alla ricerca dichiari di aver effettuato una approfondita analisi dei fabbisogni, in quasi il 60% dei casi questa analisi non sia poi stata correttamente collegata con la successiva fase di progettazione. E solo nel 42% dei casi il formatore, o altro specialista, è tornato in azienda dopo il corso per verificare il trasferimento degli apprendimenti attuato sul lavoro. Analogamente, il formatore, dopo il corso, ha avuto modo di monitorare eventuali cambiamenti di clima e di percezione individuale ai rischi solo nel 42% dei casi.
Questo lavoro ha in definitiva messo l’accento su una ancora debole capacità di gestione delle fasi cruciali del processo formativo: l’analisi della domanda - azione strategica ai fini di una progettazione formativa incisiva ed effettiva - e la valutazione di efficacia del processo in termini di obiettivi di sviluppo e ricadute organizzative. E questo conferma che il mercato è ancora molto dipendente dal diktat normativo, dalla logica dell’obbligatorietà. Si tende spesso a fare il minimo indispensabile per essere a norma, con logiche standardizzate che appiattiscono la qualità dell’offerta formativa in tema di prevenzione dei rischi.
I risultati della ricerca, che saranno pubblicati sui Quaderni della sicurezza AiFOS, saranno illustrati, discussi e commentati durante il convegno gratuito “L'efficacia della formazione alla sicurezza. Rapporto AiFOS 2017” che si terrà mercoledì 6 dicembre 2017 - dalle ore 9,30 alle 12,30 - a Roma presso la Sala del Parlamentino INAIL in via IV Novembre 144.
Questo il programma dell’incontro:
Moderatore:
‐ Francesco Naviglio, Segretario Generale AiFOS
Interventi:
- Lorenzo Fantini, Direttore Quaderni della Sicurezza AiFOS: “L’efficacia della formazione e la responsabilità del formatore”;
‐ Ester Rotoli, Direttore Centrale Prevenzione INAIL: “Efficacia della formazione e prevenzione: un binomio per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – L’esperienza Inail”;
- Vanna Alvaro, Elisabetta Maier, Stefano Dellabiancia, Curatori del Rapporto AiFOS 2017: “Formare efficacemente: i risultati della ricerca AiFOS”;
- Renato Bisceglie, Consulente risorse umane: “La valutazione della formazione: un approccio normativo o una leva di sviluppo e di creazione della cultura?”;
- Elena Bonfiglio, esperta di processi formativi Servizio Formazione AiFOS;
- Claudio Arodi, RSPP EP Produzione - Centrale termoelettrica di Tavazzano e Montanaso (Lodi): “La sperimentazione attivata presso l’azienda EP produzione”;
- Carlo Zamponi, Responsabile U. O. Formazione e Educazione Ambientale – A.R.T.A. Abruzzo: “La ricaduta organizzativa degli eventi di formazione di ARTA”;
- Alessandro Cassetti, Quality Control Supervisor presso Janssen Cilag Spa: “Esperienza per lo sviluppo della consapevolezza individuale: il Progetto formativo ‘Comportamento sicuro in Laboratorio’ dell’Azienda Janssen Cilag SpA di Latina”
‐ Rocco Vitale, Presidente AiFOS: Conclusioni
Il link per il programma e l’iscrizione all’evento…
Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria, e a tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di partecipazione con il rilascio di 2 crediti per Formatori area tematica n.3 (comunicazione), RSPP/ASPP.
Per informazioni e iscrizioni al convegno:
Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia - tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - convegni@aifos.it
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