Chemicals: come prepararsi al piano dei controlli 2017?
Qualche giorno fa si è tenuta la Giornata mondiale della sicurezza 2017 promossa dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro. Il tema scelto per quest'anno era "Salute e sicurezza nell’utilizzo di prodotti chimici sul lavoro".
Il 1 giugno 2018, dopo quasi 11 anni scadrà invece il lungo periodo transitorio previsto dal regolamento Reach e le aziende che ancora non si sono organizzate hanno poco più di un anno per prepararsi.
Si può dire, quindi, che il 2017 è l'anno dedicato alle sostanze chimiche.
Per prepararsi in vista del piano nazionale delle attività di controllo 2017 è stata predisposta una check-list di autocontrollo sulle sostanze chimiche, realizzata da NECSI, società che si occupa di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Conto alla rovescia Reach
In previsione della prossima scadenza, ricordiamo in particolare obblighi e conseguenze delle aziende interessate dal Regolamento Reach.
Obbligo del fornitore: il fornitore di sostanze chimiche ha l'obbligo di registrare entro il 1° GIUGNO 2018 le sostanze vendute in quantità superiore a una tonnellata/anno specificando gli usi pertinenti.
Destinatari: utilizzatori professionali di agenti chimici. Ma mentre i grandi produttori si sono già attrezzati, riscontriamo criticità nei "rebrender", commercianti, piccoli formulatori... Non sempre consapevoli del loro ruolo "REACH", non trasmettono correttamente le informazioni in loro possesso alle aziende utilizzatrici e ai fornitori (vera novità del REACH).
Obblighi delle aziende utilizzatrici
L'obbligo di verificare se l'uso previsto nella sua azienda è contemplato dal fornitore della sostanza spetta all'utilizzatore a valle (art. 34 del Regolamento Reach) cioè all'azienda stessa.
Sempre al datore di lavoro spetta l'onere di mantenere aggiornato l'elenco dei prodotti effettivamente impiegati in azienda e l'archivio delle relative Schede di Sicurezza.
Tali schede devono:
- essere redatte conformemente a quanto disposto dal Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e s.m.i.;
- essere accessibili ai lavoratori.
Coloro che ricevono una SDS sono quindi tenuti a controllare che il loro uso della sostanza sia compreso nell’elenco di quelli identificati e adeguarsi alle misure prescritte, in quanto frutto di una valutazione della sicurezza chimica. Se l’uso non è tra quelli identificati, l’utilizzatore a valle è tenuto a informare il proprio fornitore (per integrare l'uso) o effettuare una propria Valutazione sulla Sicurezza Chimica per tale uso, redigendo un rapporto sulla sicurezza chimica da inviare all’ECHA. Oltre al fattore di responsabilità verso i propri dipendenti, l’utilizzatore a valle è esposto per quanto sopra a specifiche sanzioni.
Conseguenze per le aziende utilizzatrici
Se l'uso fatto in azienda non fosse tra quelli pertinenti riconosciuti dal fornitore, si applica l'articolo 5 del Regolamento REACH "No data, no market", cioè: non è più possibile commercializzare né sostanze, né articoli!
Attenzione: Ricordiamo che la verifica della conformità delle (e)SDS (Allegato II al Regolamento REACH, come modificato dal Regolamento (UE) 2015/830) è uno degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici per l'anno 2017.
Non solo Reach: come rimanere aggiornati tra obblighi e sanzioni
La gestione delle sostanze chimiche rappresenta un tema molto vasto e dal mutevole panorama legislativo (pensiamo alla recente pubblicazione del Regolamento PIC (Regolamento (UE) n. 649/2012) il 18 marzo scorso, che disciplina le procedure connesse all'importazione e l'esportazione di taluni prodotti chimici pericolosi e gli obblighi posti alle imprese che desiderano esportare questi prodotti chimici in paesi extra-UE).
Per le aziende non è semplice orientarsi tra obblighi e sanzioni previsti dalla legislazione italiana ed europea, che spaziano da adempimenti formali e autorizzazioni alla scelta dei DPI, da misure organizzative alla formazione e informazione previste per il tema. Per gestire gli adempimenti obbligatori che impattano sulle aziende, leggi il paragrafo seguente "Strumenti per l'autocontrollo".
Strumenti per l'autocontrollo
Scarica la “ check-list di autocontrollo sostanze chimiche”.
La check è disponibile anche sul software cloud Risolvo by Necsi, per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro, che aiuta a verificare la rispondenza a quanto richiesto dalla legislazione italiana ed europea per quanto riguarda le sostanze chimiche.
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