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Hanno affrontato anche il tema della privacy in internet e nelle comunicazioni, ma non hanno fatto riferimento al decreto legge 354/2003, che innalzato a cinque anni il termine di conservazione dei dati telefonici, le mozioni (1-00215 e 1-00304) in tema di privacy presentate nei giorni scorsi da alcuni deputati e approvate dal Parlamento a larga maggioranza.
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Le mozioni sulla protezione dei dati personali, tra l’altro, impegnano il Governo a “adottare un'iniziativa volta a favorire una riforma della disciplina vigente che miri a rafforzare la tutela della privacy sulla rete internet, con particolare riguardo alla gestione degli indirizzi di posta elettronica, allo spamming, alla conservazione dei dati riguardanti il traffico in entrata e uscita del singolo utente, che rimuova tutte le norme potenzialmente lesive dei diritti di riservatezza previsti dalle leggi nazionali e dalla normativa europea in materia, nonché dall'articolo 15 della Costituzione”.
Riguardo ai dati conservati dalle compagnie telefoniche, il Governo è invitato a “individuare gli strumenti normativi più idonei per regolamentare in modo più efficace il trattamento dei dati di traffico della telefonia mobile, al fine di tutelare il diritto degli individui, nonché di quelli relativi all'ubicazione, in particolare al fine di garantire il diritto dei cittadini a non essere localizzati”.
Riguardo ai test genetici, nella mozione viene espressa preoccupazione per la commercializzazione dei test genetici tramite la rete internet che, in assenza di sufficienti garanzie nella raccolta dei dati genetici inviati per i test, può mettere a rischio la riservatezza di dati sanitari molto delicati.
E’ richiesto, quindi, al Governo di adottare opportune iniziative per evitare la strumentalizzazione dei dati sanitari per i test genetici ed a salvaguardarne la riservatezza.
Riguardo ai dati conservati dalle compagnie telefoniche, il Governo è invitato a “individuare gli strumenti normativi più idonei per regolamentare in modo più efficace il trattamento dei dati di traffico della telefonia mobile, al fine di tutelare il diritto degli individui, nonché di quelli relativi all'ubicazione, in particolare al fine di garantire il diritto dei cittadini a non essere localizzati”.
Riguardo ai test genetici, nella mozione viene espressa preoccupazione per la commercializzazione dei test genetici tramite la rete internet che, in assenza di sufficienti garanzie nella raccolta dei dati genetici inviati per i test, può mettere a rischio la riservatezza di dati sanitari molto delicati.
E’ richiesto, quindi, al Governo di adottare opportune iniziative per evitare la strumentalizzazione dei dati sanitari per i test genetici ed a salvaguardarne la riservatezza.
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