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Scattano le multe del Garante per la privacy

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

04/12/2001

L'Autorita' per la protezione dei dati personali sanziona alcune associazioni per non aver fornito adeguata informativa.

La notizia e' stata riportata nella newsletter dell'Autorita' per la protezione dei dati personali.
Per la mancata informativa ai cittadini interessati, è stata notificata in questi giorni, ai titolari di alcuni circoli privati, una serie di sanzioni pecuniarie comminate dal Garante.

La vicenda e' partita da alcuni accertamenti amministrativi effettuati da Carabinieri e forze di polizia nei mesi scorsi in alcuni circoli e associazioni.
Le forze dell'ordine, ritenendo di trovarsi di fronte a possibili violazioni della legge sulla privacy, avevano redatto e inviato al Garante, per competenza, alcune relazioni di servizio.
Nelle relazioni veniva contestato ai responsabili delle associazioni di non aver fornito la prescritta informativa sul trattamento dei dati personali a soci, avventori e aspiranti aderenti.

E' emerso che, in effetti, le persone presenti al momento dell'accertamento avevano dichiarato di non essere state informate in alcuno dei modi previsti della legge sulla riservatezza dei dati, né erano state rinvenute o esibite dai titolari copie di una eventuale informativa scritta.

I responsabili, da parte loro, ritenevano di aver assolto i loro obblighi nei confronti della legge sulla privacy avendo informato gli interessati solo sulla funzione di una tessera sociale per il cui rilascio erano stati richiesti i dati. Avevano, poi, successivamente sostenuto che il trattamento di dati era stato effettuato per scopi puramente personali che, quindi, a loro avviso, non era soggetto alla legge sulla privacy.

Il Garante ha invece escluso che le raccolte di dati effettuate al momento dell'iscrizione potessero rientrare tra i trattamenti effettuati per scopi personali.
I titolari erano, quindi, ''obbligati a fornire una previa informativa agli aspiranti soci in forma scritta o orale. I soci avrebbero, infatti, dovuto essere informati non solo sui benefici offerti da una tessera, ma sui diritti loro attribuiti dalla legge sulla privacy, sulle modalità e sulle finalità del trattamento, sulla natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati, sulle conseguenze di un eventuale rifiuto a rispondere, sugli eventuali soggetti ai quali i dati avrebbero potuto essere comunicati.''

L'Autorità Garante ha comminato la sanzione amministrativa prevista (art.39, legge 675/96) nella misura minima di 500.000 lire. (da 500.000 lire a 3 milioni di multa).

Contro il provvedimento del Garante le associazioni potranno proporre opposizione davanti al giudice di pace del luogo in cui è stata commessa la violazione, ma nel caso in cui non provvedano ingiustificatamente al pagamento della sanzione, l'Autorità procederà al recupero della somma (legge 689/81).

Il testo completo della newsletter settimanale del Garante per la protezione dei dati personali e'consultabile sul sito dell'Autorita'.





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