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Ripresi anche 300 volte al giorno
Non siamo ancora ai livelli della Gran Bretagna, che conta sul territorio oltre un milione di telecamere, ma nel nostro Paese e' in costante aumento l'utilizzo della videosorveglianza.
Grandi citta' e piccoli Comuni si stanno attrezzando per monitorare il proprio territorio per garantire maggiore sicurezza.
Telecamere sono installate in banca, nei negozi, in aeroporto, in stazione, ai varchi cittadini, in autobus, al casello autostradale.
E' stato calcolato che nelle grandi citta' i cittadini siano ripresi dalle telecamere anche 300 volte al giorno.
Certamente questi dispositivi consentono di prevenire crimini e di identificare gli autori di episodi criminosi, di ritrovare persone scomparse; tuttavia un uso non regolamentato di tali strumenti puo' costituire, secondo il Garante per la privacy, un pericolo per la riservatezza.
Nella presentazione della relazione annuale al Parlamento, Stefano Rodota', presidente dell'Authority per la privacy, ha sottolineato l'esigenza di una legge che regoli la telesorveglianza ed ha ribadito che le telecamere invisibili sono ''inammissibili ed illegittime perche' il cittadino non ha nessuna coscienza che e' in atto una sorveglianza, non puo' sapere che uso verra' fatto dei dati e non puo' accedere all'archivio.''
Il luogo piu' telesorvegliato d'Italia e' la stazione Termini di Roma; 315 telecamere sono collocate nelle zone centrali e semicentrali di Roma e 213 in quelle di Milano; sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria e' attivo un sistema di telesorveglianza capace di leggere le targhe; a Torino invece, per prevenire furti e borseggi sono state installate telecamere sugli autobus.
Grandi citta' e piccoli Comuni si stanno attrezzando per monitorare il proprio territorio per garantire maggiore sicurezza.
Telecamere sono installate in banca, nei negozi, in aeroporto, in stazione, ai varchi cittadini, in autobus, al casello autostradale.
E' stato calcolato che nelle grandi citta' i cittadini siano ripresi dalle telecamere anche 300 volte al giorno.
Certamente questi dispositivi consentono di prevenire crimini e di identificare gli autori di episodi criminosi, di ritrovare persone scomparse; tuttavia un uso non regolamentato di tali strumenti puo' costituire, secondo il Garante per la privacy, un pericolo per la riservatezza.
Nella presentazione della relazione annuale al Parlamento, Stefano Rodota', presidente dell'Authority per la privacy, ha sottolineato l'esigenza di una legge che regoli la telesorveglianza ed ha ribadito che le telecamere invisibili sono ''inammissibili ed illegittime perche' il cittadino non ha nessuna coscienza che e' in atto una sorveglianza, non puo' sapere che uso verra' fatto dei dati e non puo' accedere all'archivio.''
Il luogo piu' telesorvegliato d'Italia e' la stazione Termini di Roma; 315 telecamere sono collocate nelle zone centrali e semicentrali di Roma e 213 in quelle di Milano; sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria e' attivo un sistema di telesorveglianza capace di leggere le targhe; a Torino invece, per prevenire furti e borseggi sono state installate telecamere sugli autobus.
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