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Regole comuni per la privacy
Regole comuni per garantire la privacy. Questo l'ambizioso obiettivo degli 80 Paesi che hanno partecipato alla 22ma Conferenza internazionale sulla privacy, conclusasi a Venezia il 30 settembre.
Benche' l'evento non abbia portato all'approvazione di una vera e propria convenzione internazionale in materia di trattamento dei dati personali, tuttavia sono stati fissati dei punti cardine sui quali dovra' poggiare la convenzione.
I principi base individuati e sottoscritti dai Garanti della privacy riprendono il nucleo delle direttive Ue in materia di privacy, quali ad esempio la chiarezza delle finalita' di raccolta dei dati, la trasparenza dei metodi di acquisizione, limiti temporali per l'utilizzo dei dati, il diritto del cittadino ad accedere alle banche dati.
L'importanza di giungere a regole comuni e' stata ribadita anche nell'intervento del vicepresidente Usa, Al Gore, che in una lettera al Garante per la Privacy italiano, ha sottolineato che, anche ai fini dello sviluppo del commercio elettronico cio' si rivela fondamentale.
Da uno studio condotto in 50 Paesi dall'Elettronic privacy information center di Washington, emerge che sono ancora numerose le nazioni sprovviste di una normativa sulla privacy; questa mancanza consente il proliferare di sistemi di controllo e utilizzo dei dati personali che non tutelano la riservatezza dei cittadini.
Benche' l'evento non abbia portato all'approvazione di una vera e propria convenzione internazionale in materia di trattamento dei dati personali, tuttavia sono stati fissati dei punti cardine sui quali dovra' poggiare la convenzione.
I principi base individuati e sottoscritti dai Garanti della privacy riprendono il nucleo delle direttive Ue in materia di privacy, quali ad esempio la chiarezza delle finalita' di raccolta dei dati, la trasparenza dei metodi di acquisizione, limiti temporali per l'utilizzo dei dati, il diritto del cittadino ad accedere alle banche dati.
L'importanza di giungere a regole comuni e' stata ribadita anche nell'intervento del vicepresidente Usa, Al Gore, che in una lettera al Garante per la Privacy italiano, ha sottolineato che, anche ai fini dello sviluppo del commercio elettronico cio' si rivela fondamentale.
Da uno studio condotto in 50 Paesi dall'Elettronic privacy information center di Washington, emerge che sono ancora numerose le nazioni sprovviste di una normativa sulla privacy; questa mancanza consente il proliferare di sistemi di controllo e utilizzo dei dati personali che non tutelano la riservatezza dei cittadini.
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