Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Privacy e tecnologia
I Carabinieri della Compagnia Trionfale (Roma) stanno indagando su un anomalo caso di violazione della privacy, svoltosi, forse anche per molto tempo, all’interno degli studi di una società del quartiere Prati.
Nel primo pomeriggio di alcuni giorni fa, un signore residente nella stessa palazzina sede della società, dopo aver montato il decoder da poco acquistato, lo ha sintonizzato, ma invece dei programmi dei canali televisivi sullo schermo sono apparse le immagini di...un bagno.
Il pensiero è immediatamente andato alla trasmissione del “Grande Fratello”, supposizione smentita quando è apparsa sullo schermo una donna, carina e leggermente familiare: la segretaria della società, da anni incrociata quotidianamente sul pianerottolo del palazzo.
L’uomo ha immediatamente contattato il responsabile dello studio, che ha provveduto ad avvisare il 112.
Dopo un controllo del locale, i Carabinieri hanno individuato, all’interno di un mobiletto normalmente dedito alla custodia di prodotti di pulizia, un piccolo foro in cui era incastrata, in fondo ad un cassetto, una piccola telecamera con trasmettitore ed un ricevitore che ne registrava le immagini.
Chiarito a quel punto l’enigma: la frequenza di trasmissione della telecamera si era sovrapposta a quella del vicino decoder facendogli vedere ciò che veniva registrato.
All’interno dello studio tutti hanno disconosciuto la proprietà dell’apparecchiatura, sicuramente posizionata da qualcuno che periodicamente poteva recuperarla, controllarla, e poi risistemarla.
Sulla questione, che potrebbe essere andata avanti per anni, i militari stanno ora compiendo tutti gli accertamenti possibili per risalire al primo acquirente della telecamera o per individuare, mediante gli incroci delle deposizioni, il soggetto, od i soggetti, che fossero a conoscenza della situazione.
Nel primo pomeriggio di alcuni giorni fa, un signore residente nella stessa palazzina sede della società, dopo aver montato il decoder da poco acquistato, lo ha sintonizzato, ma invece dei programmi dei canali televisivi sullo schermo sono apparse le immagini di...un bagno.
Il pensiero è immediatamente andato alla trasmissione del “Grande Fratello”, supposizione smentita quando è apparsa sullo schermo una donna, carina e leggermente familiare: la segretaria della società, da anni incrociata quotidianamente sul pianerottolo del palazzo.
L’uomo ha immediatamente contattato il responsabile dello studio, che ha provveduto ad avvisare il 112.
Dopo un controllo del locale, i Carabinieri hanno individuato, all’interno di un mobiletto normalmente dedito alla custodia di prodotti di pulizia, un piccolo foro in cui era incastrata, in fondo ad un cassetto, una piccola telecamera con trasmettitore ed un ricevitore che ne registrava le immagini.
Chiarito a quel punto l’enigma: la frequenza di trasmissione della telecamera si era sovrapposta a quella del vicino decoder facendogli vedere ciò che veniva registrato.
All’interno dello studio tutti hanno disconosciuto la proprietà dell’apparecchiatura, sicuramente posizionata da qualcuno che periodicamente poteva recuperarla, controllarla, e poi risistemarla.
Sulla questione, che potrebbe essere andata avanti per anni, i militari stanno ora compiendo tutti gli accertamenti possibili per risalire al primo acquirente della telecamera o per individuare, mediante gli incroci delle deposizioni, il soggetto, od i soggetti, che fossero a conoscenza della situazione.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.