La norma europea sui servizi di assistenza medica a...

La norma europea sui servizi di assistenza medica a domicilio

Uno dei sistemi che permette di ridurre il costo dell’assistenza medica, soprattutto ad una popolazione in età sempre più avanzata, è basato sulla installazione di sistemi di controllo a domicilio, che possono inviare un allarme alle strutture preposte, in caso di necessità. Il paziente può così rimanere nel proprio domicilio, soluzione sempre apprezzata, senza però diminuire il livello di controllo sulle sue condizioni sanitarie.

Proprio per questa ragione a suo tempo venne elaborata la norma citata, che adesso ha bisogno di un importante aggiornamento, anche alla luce del fatto che ad oggi i pazienti, che sono assistiti a domicilio, sono cresciuti in maniera esponenziale, raggiungendo alcuni milioni di persone in tutta Europa.

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Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti.

In vista della potenziale criticità delle patologie, che affliggono il paziente a domicilio, è indispensabile che i sistemi di controllo a distanza siano affidabili e sicuri. Al proposito, ricordiamo ai lettori che esiste già la norma EN 50134, sugli allarmi sociali, che indica i livelli minimi tecnici di affidabilità delle apparecchiature, mentre la norma in questione prende in esame le modalità di uso di questi apparecchi.

La norma definisce i ruoli nella catena di resa del servizio e descrive i processi associati ad ogni singolo ruolo. Il documento prende in considerazione il fatto che questi ruoli possono essere assegnati a diverse organizzazioni, che debbono però lavorare in stretto contatto, per garantire la tempestività e la sicurezza del monitoraggio a domicilio.

La norma inoltre individua con chiarezza i ruoli dei vari soggetti coinvolti e tiene conto anche del grado di soddisfazione espresso dal paziente.

La norma è concepita in modo aperto, in modo da poter fronteggiare eventuali evoluzioni future del servizio reso.

Un aspetto particolarmente interessante della norma riguarda le modalità con cui è possibile accedere all’abitazione del paziente, che ha lanciato una segnalazione di allarme. È evidente che questo accesso deve avvenire in condizioni di elevata sicurezza e protezione da possibili furti. Ecco perché la norma raccomanda che la gestione delle chiavi e di eventuali codici di accesso avvenga in condizioni di elevata sicurezza e prevede perfino che, in casi estremi, sia sviluppata una politica di accesso forzato, qualora l’accesso con gli strumenti convenzionali, per una ragione qualsiasi, non vada a buon fine. Appare quindi evidente come il benessere del paziente sia dominante rispetto a qualsiasi altro parametro di intervento.

Un altro paragrafo della norma fa’ riferimento alla gestione di possibili reclami, che deve essere effettuata secondo procedure di rapida reazione e, soprattutto, di attivazione di possibili modifiche delle procedure, per ridurre al minimo i reclami.

Di particolare interesse è il paragrafo dedicato alla progettazione della sala che riceve gli allarmi, per quale si fa specifico riferimento alla norma EN 50518, applicabile alla progettazione, realizzazione e gestione delle sale operative degli istituti di vigilanza privata. La norma fa’ anche riferimento alla serie normativa ISO 11064, che offre ulteriori preziose indicazioni sulla progettazione e realizzazione della sala operativa.

Non mancheremo di tenere aggiornati i lettori sulla revisione di questa norma, perché il gran numero di soggetti, che sono direttamente coinvolti nelle attività descritte dalla norma, rende importantissimo il processo di revisione, aggiornamento e messa in pratica.

Adalberto Biasiotti