Google incontra il Garante italiano per la privacy
Il Garante per la protezione dei dati personali e i rappresentanti di Google si sono incontrati nei giorni scorsi presso la sede del Garante a Roma.
Al centro dell’incontro le problematiche relative alla permanenza in rete di informazioni personali che restano consultabili mediante i motori di ricerca, malgrado siano state corrette presso i “siti web sorgente” dai quali le pagine sono state estratte. La questione era stata portata all’attenzione di Google dal Garante a seguito del ricorso di una cittadina italiana, la quale aveva verificato che, utilizzando il motore di ricerca, apparivano informazioni su un procedimento penale avviato nei suoi confronti per reati per i quali era stata assolta (vedere PuntoSicuro n. 1460).
Nel corso del colloquio il Garante ha quindi ribadito la necessità di prevedere forme di tutela per i diritti degli utenti della rete.
I rappresentanti di Google, da parte loro, hanno espresso la disponibilità della società statunitense a rendere più agevole e comunque più tempestiva possibile la cancellazione delle pagine cache (copie delle pagine originali), titoli e sommarietti reperibili con il motore di ricerca, quando queste non sono più presenti presso i siti web sorgente (i siti dai quali sono estratte le copie cache).
Google si è invece riservata di valutare la possibilità di effettuare la cancellazione di pagine cache anche direttamente su richiesta del Garante, come pure delle altre Autorità per la privacy europee.
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