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Garanti della privacy UE: accertamenti su ''.NET Passport'' di Microsoft
Il software .NET passport di Microsoft, che raccoglie dati personali degli utenti della rete per condividerli con i siti affiliati, è a prova di privacy?
Secondo i Garanti europei per la protezione dei dati personali vi sono aspetti ancora non del tutto chiari e sono necessari ulteriori approfondimenti.
La notizia giunge dalla newsletter del Garante per la protezione dei dati personali.
In un documento approvato il 2 luglio scorso, il Garanti - pur dichiarandosi consapevole dell'espansione di servizi di autenticazione online e dell'importanza di meccanismi di autenticazione sicuri, in grado di garantire l'integrità di alcune operazioni elettroniche, in particolare quelle che comportano pagamenti on line - hanno sottolineato che la messa a punto di tali servizi deve rispettare i principi fondamentali della protezione dati.
L'attenzione dei Garanti si è rivolta verso .NET Passport, in quanto attualmente il servizio costituisce l'iniziativa più importante in questo ambito.
Da una prima analisi il Gruppo di lavoro ha ritenuto che, per quanto Microsoft abbia messo in atto alcune misure finalizzate a tenere conto della protezione dei dati, ''vari elementi del sistema .NET Passport sollevano interrogativi di ordine giuridico e necessitano, pertanto, di ulteriori valutazioni.''
Gli accertamenti del Gruppo di lavoro riguarderanno:
- le informazioni fornite agli interessati al momento della raccolta o del trattamento ulteriore dei dati o del loro trasferimento a soggetti terzi, eventualmente situati in un Paese terzo;
- il valore e le caratteristiche del consenso prestato dall'interessato a tali operazioni;
- le norme di protezione dati applicate dai siti Web affiliati a .NET Passport;
- la necessità e i requisiti applicabili all'impiego di un identificatore unico;
- la proporzionalità e la qualità dei dati raccolti e conservati da .NET Passport e successivamente trasmessi ai siti affiliati;
- l'esercizio dei diritti riconosciuti agli interessati;
- i rischi per la sicurezza associati a tali operazioni.
''Il Gruppo di lavoro ha deciso di effettuare queste ulteriori valutazioni, se necessario attraverso il confronto con Microsoft ed altri servizi ed organismi, al fine di stabilire dove i principi europei in materia di protezione dati siano rispettati in modo corretto e di individuare, eventualmente, quali elementi dei vari sistemi necessitino di essere modificati.''
Secondo i Garanti europei per la protezione dei dati personali vi sono aspetti ancora non del tutto chiari e sono necessari ulteriori approfondimenti.
La notizia giunge dalla newsletter del Garante per la protezione dei dati personali.
In un documento approvato il 2 luglio scorso, il Garanti - pur dichiarandosi consapevole dell'espansione di servizi di autenticazione online e dell'importanza di meccanismi di autenticazione sicuri, in grado di garantire l'integrità di alcune operazioni elettroniche, in particolare quelle che comportano pagamenti on line - hanno sottolineato che la messa a punto di tali servizi deve rispettare i principi fondamentali della protezione dati.
L'attenzione dei Garanti si è rivolta verso .NET Passport, in quanto attualmente il servizio costituisce l'iniziativa più importante in questo ambito.
Da una prima analisi il Gruppo di lavoro ha ritenuto che, per quanto Microsoft abbia messo in atto alcune misure finalizzate a tenere conto della protezione dei dati, ''vari elementi del sistema .NET Passport sollevano interrogativi di ordine giuridico e necessitano, pertanto, di ulteriori valutazioni.''
Gli accertamenti del Gruppo di lavoro riguarderanno:
- le informazioni fornite agli interessati al momento della raccolta o del trattamento ulteriore dei dati o del loro trasferimento a soggetti terzi, eventualmente situati in un Paese terzo;
- il valore e le caratteristiche del consenso prestato dall'interessato a tali operazioni;
- le norme di protezione dati applicate dai siti Web affiliati a .NET Passport;
- la necessità e i requisiti applicabili all'impiego di un identificatore unico;
- la proporzionalità e la qualità dei dati raccolti e conservati da .NET Passport e successivamente trasmessi ai siti affiliati;
- l'esercizio dei diritti riconosciuti agli interessati;
- i rischi per la sicurezza associati a tali operazioni.
''Il Gruppo di lavoro ha deciso di effettuare queste ulteriori valutazioni, se necessario attraverso il confronto con Microsoft ed altri servizi ed organismi, al fine di stabilire dove i principi europei in materia di protezione dati siano rispettati in modo corretto e di individuare, eventualmente, quali elementi dei vari sistemi necessitino di essere modificati.''
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