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Dati ''protetti'' nella nuova carta di identita'?
La nuova carta di identita' elettronica, che nel corso dei prossimi tre anni dovrebbe sostituire il documento cartaceo attuale, ha generato alcune perplessita' nel Garante per la privacy.
L'Autority alcune settimane orsono ha inviato al Governo una richiesta di chiarimento in riferimento ad alcuni aspetti del nuovo documento elettronico, quale ad esempio il pericolo di un ''accesso indiscriminato'' ai dati da parte delle pubbliche amministrazioni.
Secondo l'Autority, dovra' essere garantito ai cittadini che la consultazione dei database possa avvenire esclusivamente per i dati ritenuti con certezza ''indispensabili per le finalita' per i quali sono stati raccolti''.
E l'intenzione di inserire le impronte digitali? Il Garante, riguardo all'eventuale obbligo per il cittadino di rilasciare ulteriori dati rispetto a quelli anagrafici, richiede al Governo che siano meglio specificati i termini della questione e in quali casi l'amministrazione pubblica possa imporre al cittadino l'inserimento di ulteriori dati nel documento.
L'Autority alcune settimane orsono ha inviato al Governo una richiesta di chiarimento in riferimento ad alcuni aspetti del nuovo documento elettronico, quale ad esempio il pericolo di un ''accesso indiscriminato'' ai dati da parte delle pubbliche amministrazioni.
Secondo l'Autority, dovra' essere garantito ai cittadini che la consultazione dei database possa avvenire esclusivamente per i dati ritenuti con certezza ''indispensabili per le finalita' per i quali sono stati raccolti''.
E l'intenzione di inserire le impronte digitali? Il Garante, riguardo all'eventuale obbligo per il cittadino di rilasciare ulteriori dati rispetto a quelli anagrafici, richiede al Governo che siano meglio specificati i termini della questione e in quali casi l'amministrazione pubblica possa imporre al cittadino l'inserimento di ulteriori dati nel documento.