Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Asl multata dal Garante per la privacy
Viola la legge sulla privacy ed e' punibile con una sanzione amministrativa chi, invitato dal Garante a presentare una determinata documentazione, non adempie tale richiesta entro il termine stabilito.
E' quanto e' accaduto ad una Asl del sud Italia che e' stata sanzionata con una multa di oltre 1000 euro per non aver fornito al Garante la documentazione richiesta.
Il caso e' stato illustrato nella newsletter settimanale dell'Autorita'.
Il Garante aveva richiesto all'Asl di giustificare, con adeguata documentazione, il suo operato nei confronti di una donna rivoltasi al Garante lamentando una vilazione della normativa della privacy da parte della struttura sanitaria.
Alla ricorrente era stata infatti recapitata, tramite un foglio piegato e privo di busta, la convocazione per sottoporre il figlio minore a visita medico legale presso l'ASL per l'accertamento dell'invalidità e dell'handicap.
Sul foglio inoltre erano perfettamente leggibili la data di nascita del bambino, il numero di protocollo ed il motivo delle convocazione.
Chiamata dal Garante a giustificare il proprio operato, l'Asl non ha risposto a tale richiesta, il Garante ha pertanto multato la struttura sanitaria per aver omesso di fornire le informazioni richieste (violazione dell'art.32 della legge 675/96).
L'ammontare della multa, oltre 1000 euro, tiene conto del fatto che l'infrazione e' stata commessa prima del 1 febbraio, data di entrata in vigore del D.Lgs. 467/2001, che ha inasprito le sanzioni pecuniarie per le violazioni alla legge sulla privacy.
Con l'introduzione ''del decreto legislativo 467/2001 - precisa il Garante - questo tipo di illeciti amministrativi commessi dopo il 1 febbraio 2002 (che si affiancano ad altre violazioni punibili anche penalmente a seconda dei casi) è sanzionato, con multe che vanno da 2582,28 euro a 15493,71 euro''.
E' quanto e' accaduto ad una Asl del sud Italia che e' stata sanzionata con una multa di oltre 1000 euro per non aver fornito al Garante la documentazione richiesta.
Il caso e' stato illustrato nella newsletter settimanale dell'Autorita'.
Il Garante aveva richiesto all'Asl di giustificare, con adeguata documentazione, il suo operato nei confronti di una donna rivoltasi al Garante lamentando una vilazione della normativa della privacy da parte della struttura sanitaria.
Alla ricorrente era stata infatti recapitata, tramite un foglio piegato e privo di busta, la convocazione per sottoporre il figlio minore a visita medico legale presso l'ASL per l'accertamento dell'invalidità e dell'handicap.
Sul foglio inoltre erano perfettamente leggibili la data di nascita del bambino, il numero di protocollo ed il motivo delle convocazione.
Chiamata dal Garante a giustificare il proprio operato, l'Asl non ha risposto a tale richiesta, il Garante ha pertanto multato la struttura sanitaria per aver omesso di fornire le informazioni richieste (violazione dell'art.32 della legge 675/96).
L'ammontare della multa, oltre 1000 euro, tiene conto del fatto che l'infrazione e' stata commessa prima del 1 febbraio, data di entrata in vigore del D.Lgs. 467/2001, che ha inasprito le sanzioni pecuniarie per le violazioni alla legge sulla privacy.
Con l'introduzione ''del decreto legislativo 467/2001 - precisa il Garante - questo tipo di illeciti amministrativi commessi dopo il 1 febbraio 2002 (che si affiancano ad altre violazioni punibili anche penalmente a seconda dei casi) è sanzionato, con multe che vanno da 2582,28 euro a 15493,71 euro''.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.