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Alcune informazioni sulla procedura di aggiornamento del GDPR
Nell’estate del 2025 si è tenuto a Helsinki una riunione di tutti i componenti dello European data protection board – EDPB- per mettere a punto una serie di indicazioni, da trasmettere al parlamento europeo, per procedere ad una riedizione ed aggiornamento del GDPR.
Questo ragionamento sembra necessario anche alla luce del fatto che l’esperienza maturata in questi anni, soprattutto con riferimento alle piccole e medie imprese, porta a indicare linee guida, che possano aumentare la comprensione e l’applicabilità del regolamento.
In particolare, il comitato suggerisce la messa a punto di modelli di documenti, da mettere a disposizione delle organizzazioni, in modo da semplificare ed armonizzare le attività di documentazione delle attività di protezione dei dati personali.
![]() | Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
Inoltre, è stata sottolineata la necessità di avere uno schema unificato europeo per la notifica di violazioni dei dati, perché è apparso chiaro come nei vari paesi europei l’approccio alla procedura di notificazione cambi in maniera significativa.
Infine, si ritiene che il regolamento dovrebbe essere accompagnato da tutt’una serie di documentazioni di supporto, come ad esempio liste di controllo, FAQ, indicazioni operative e via dicendo, per aiutare le organizzazioni coinvolte a comprendere i loro obblighi.
Ecco il motivo per cui l’elaborazione di linee guida congiuntamente elaborate può aiutare in maniera significativa nell’armonizzare le procedure applicative del regolamento, in tutti paesi europei.
Infine, lo European data protection board ritiene che potrebbe essere oltremodo utile una interlocuzione frequente con enti regolatori di altri paesi, come quelli dei paesi asiatici e americani, in maniera da rendere il processo di armonizzazione non solo coerente a livello europeo ma, almeno per quanto possibile, coerente con altri paesi extraeuropei.
Questo è motivo per cui la riunione si è conclusa, sollecitando l’unione europea ad invitare anche i rappresentanti di altri enti regolatori europei a partecipare alle attività di aggiornamento del nuovo regolamento.
Adalberto Biasiotti
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