Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Criteri generali di prevenzione incendi

Criteri generali di prevenzione incendi
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Prevenzione incendi

06/11/2013

Una pubblicazione della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige riporta i criteri generali di prevenzione incendi. La protezione preventiva e attiva, l’ubicazione degli edifici e le possibilità d’intervento della prevenzione incendi nell’edilizia.

Bolzano, 6 Nov – Di fronte al numero di incendi che avviene quotidianamente nel nostro paese, le attività di prevenzione incendi vengono ad assumere sempre più importanza. Prevenzione che può essere costituita da obblighi che se, in un primo momento, sembrano impegnativi, si rivelano essere poi un fondamentale fattore di sicurezza per tutti.
 
Proprio per promuovere questi fattori di sicurezza, l’Ufficio provinciale per la prevenzione incendi nella Ripartizione protezione antincendi e civile della  Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, ha elaborato una pubblicazione che, se non rappresenta l’intera normativa  applicabile al settore, rimane comunque un utile lavoro di formazione e informazione.

Pubblicità
MegaItaliaMedia

Il documento che presentiamo, dal titolo “Criteri generali di prevenzione incendi”, è un aggiornamento del 2011 dell’originale, elaborato nel 2003, e comprende riferimenti normativi e tecnici per le varie tipologie di edifici e di attività soggette alla prevenzione incendi.
 
In particolare sono stati inseriti tre capitoli nuovi, rispetto alla precedente versione, capitoli che trattano rispettivamente la responsabilità connessa con le principali violazioni, l’approccio ingegneristico all’antincendio ed esempi fotografici riguardanti sia l’applicazione corretta dei requisiti di norma che gli errori più comuni riscontrabili sull’argomento.
 
Dopo aver segnalato che riguardo alla prevenzione incendi bisogna tener conto del DPR 151/2011 e delle modifiche e proroghe per le nuove attività operate dal recente Decreto del Fare-Legge n. 98/2013, ricordiamo che – come riportato nella pubblicazione – la protezione antincendio si suddivide in due grandi campi:
- “la prevenzione incendi, nota anche come protezione antincendio preventiva;
- la lotta contro gli incendi, nota anche come protezione antincendio attiva”.
Due ambiti che necessitano di tecniche ed organizzazioni “proprie poiché ognuno di essi è diventato ormai estremamente complesso, tanto da richiedere una profonda specializzazione. Entrambi i settori perseguono tuttavia lo stesso scopo, e cioè non solo di ridurre al minimo possibile i danni economici dovuti agli incendi, ma di combattere in modo ancora più determinato la minaccia che può derivarne alle persone”.
 
Infatti il compito fondamentale della protezione antincendio è “di ridurre al minimo possibile il pericolo dell’incendio nei confronti di persone, animali e cose. Ciò va perseguito mediante una significativa armonizzazione dei provvedimenti relativi alla protezione antincendio, sia preventiva che attiva”.
L’obiettivo si raggiunge con:
- “un adeguato coordinamento di tutte le misure di protezione antincendio;
- una solida organizzazione per dirigere la lotta contro gli incendi;
- un elevato grado d’addestramento delle forze di soccorso;
- un costante miglioramento dei mezzi tecnici impiegati;
- un’intensa attività di ricerca nell’ambito della prevenzione incendi;
- la rigorosa applicazione di una serie di criteri fondamentali della prevenzione incendi”.
 
Inoltre la prevenzione incendi può essere suddivisa in due campi importanti:
- la prevenzione incendi nell’edilizia (sia civile che industriale): le costruzioni edili devono essere realizzate in modo da prevenire l’insorgere ed il propagarsi del fuoco e del fumo e da rendere possibili sia efficaci operazioni di spegnimento che il soccorso di persone ed animali (“citazione dal paragrafo 17 della legge base sull’edilizia, vigente in Germania”). Nell’articolo 2 del DPR del 29 luglio 1982 n. 577 inoltre la «prevenzione incendi» viene definita come segue: per prevenzione incendi s’intende la materia di rilevanza interdisciplinare, nel cui ambito vengono promossi, studiati, predisposti e sperimentati misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare, secondo le norme emanate dagli organi competenti, l’insorgenza di un incendio ed a limitarne le conseguenze;
- la prevenzione incendi aziendale: “ha lo scopo di creare un’organizzazione interna, non soltanto nelle aziende produttive, ma anche in quegli edifici nei quali le persone vivono o si intrattengono per breve o lungo tempo, come ad es. scuole, collegi, edifici amministrativi, ospedali, grandi edifici di abitazione, hotel, pensioni e simili. Tale organizzazione può provvedere ad un’adeguata manutenzione dei dispositivi antincendio, a garantire il rispetto di tutte le misure di prevenzione, ad impedire il panico in caso di emergenza, così da realizzare ad esempio una evacuazione ordinata e consapevole. Presupposti fondamentali per la concretizzazione di un’efficace prevenzione incendi aziendale sono la nomina di un incaricato della prevenzione e la realizzazione di un piano d’emergenza per l’edificio o l’azienda interessata”.
 
Venendo ad aspetti pratici, accenniamo brevemente ad alcuni elementi da conoscere in merito alla disposizione e costruzione degli edifici.
 
In particolare la disposizione topografica degli edifici (“la distanza tra un edificio e l’altro, rispetto al confine di proprietà e da edifici esistenti o di futura realizzazione”) influenza molto la possibilità di propagazione di un incendio.
La pubblicazione introduce e mette in rilievo un concetto importante: la protezione del vicino.
 
È infatti “necessario proteggere con opportune misure gli edifici o le proprietà adiacenti o vicine ad ogni costruzione dagli eventuali danni o conseguenze gravi che possono derivare loro dall’incendio della costruzione stessa. Si comprende quindi che molte misure di prevenzione incendi quali ad esempio pareti tagliafuoco esterne, forme costruttive del tetto ecc. hanno lo scopo di impedire la propagazione dell’incendio agli edifici vicini, ossia servono ‘a protezione del vicino’”.
 
Vi sono poi misure riguardanti l’ubicazione degli edifici e che “hanno lo scopo di proteggere le persone che si trovano nell’edificio, l’edificio stesso e le forze di soccorso”. Misure di questo tipo sono, ad esempio, “la distanza di sicurezza da linee elettriche di alta tensione o da linee ferroviarie”.
 
Inoltre l’ubicazione degli edifici è di importanza determinante “per la possibilità d’accesso alle facciate degli edifici, ossia per l’efficacia dell’intervento dei vigili del fuoco quando devono estinguere un incendio e soccorrere persone ed animali. L’ubicazione degli edifici è regolata dai piani urbanistici comunali oppure dal seguente principio: l’altezza di ogni edificio non può essere superiore alla larghezza degli spazi pubblici o privati su cui esso prospetta e la distanza degli edifici vicini non può essere inferiore alla altezza di ciascun fronte dell’edificio da costruire”. 
 
Infine, riguardo alla costruzione, la pubblicazione sottolinea che se per costruire un edificio “si impiegano elementi costruttivi, realizzati in materiali diversi, che vengono giustapposti in un certo modo”, sono tre le principali possibilità d’intervento della prevenzione incendi nell’edilizia:
- “intervento sui materiali da costruzione;
- intervento sugli elementi da costruzione;
- intervento sulla configurazione planivolumetrica”. 
 
 
L’indice del documento:
 
CAPITOLO 1 - Compiti e obiettivi della prevenzione incendi
CAPITOLO 2 - Termini e definizioni generali
CAPITOLO 3 - Disposizione e costruzione degli edifici
CAPITOLO 4 - Materiali da costruzione
CAPITOLO 5 - Elementi da costruzione
CAPITOLO 6 - L’edificio
CAPITOLO 7 - Criteri generali di sicurezza antincendio sul luogo di lavoro
CAPITOLO 8 - Principali violazioni in materia di sicurezza sul lavoro
CAPITOLO 9 - L’ufficio prevenzione incendi
CAPITOLO 10 - L’approccio ingegneristico FSE (Fire Safety Engineering)
CAPITOLO 11 - Esempi fotografici
APPENDICE A e B
   
 
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, “ Criteri generali di prevenzione incendi”, pubblicazione a cura dell’Ufficio provinciale per la prevenzione incendi nella Ripartizione protezione antincendi e civile, versione del 2011 (formato PDF, 1.82 MB).
 
 
Tiziano Menduto
 
 
 
Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Rispondi Autore: Massimo Zucchiatti - likes: 0
06/11/2013 (09:06:23)
Molto interessante...autori ..italiani o...tedeschi ?

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!