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Immagini e indicazioni per l’utilizzo in sicurezza dei trabattelli
Roma, 8 Apr – Una delle attrezzature di lavoro molto utilizzate nei lavori edili, specialmente laddove ci si debba spostare rapidamente e si debbano eseguire lavori a quote non elevate, è il trabattello. E i trabattelli, se non scelti e utilizzati correttamente, possono essere correlati a gravi incidenti di lavoro, come ha messo in luce anche la nostra rubrica “ Imparare dagli errori” dedicata al racconto e all’analisi degli infortuni lavorativi.
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Per migliorare la prevenzione degli infortuni e superare le difficoltà di comunicazione in materia di sicurezza dovute alla presenza di lavoratori stranieri nei cantieri, riprendiamo la presentazione degli otto opuscoli che compongono la collana “ Quaderni per immagini”, realizzati dalla sinergia di due strutture Inail, il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) e la Direzione centrale pianificazione e comunicazione. Pubblicazioni che veicolano le informazioni attraverso disegni con funzione didascalica (il breve testo di presentazione è scritto in cinque lingue: italiano, inglese, francese, albanese e rumeno) e che sono correlate alla collana di “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili”, già edita dall’Inail in riferimento agli stessi temi dei “Quaderni per immagini” (scale portatili, trabattelli, parapetti provvisori, ancoraggi, reti di sicurezza, ponteggi fissi, sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto e sistemi di protezione individuale dalle cadute).
Dopo aver già presentato nei giorni scorsi i quaderni relativi ai sistemi di protezione individuale dalle cadute e ai ponteggi fissi, ci soffermiamo oggi sul ‘Quaderno per immagini’ dal titolo “Trabattelli”, quaderno che sottolinea l’importanza di scegliere trabattelli sicuri.
In particolare si indica che datore di lavoro deve scegliere il trabattello “più idoneo alla natura dei lavori da eseguire ed alle sollecitazioni prevedibili considerando:
- le dimensioni dell’impalcato;
- l’altezza massima in base alla presenza o all’assenza di vento;
- la classe di carico;
- il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini scala a pioli inclinata, scala a pioli verticale;
- i carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo;
- le condizioni del terreno;
- l’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre;
- la necessità degli ancoraggi”.
Per avere ulteriori informazioni sulla sicurezza dei trabattelli possiamo fare riferimento anche al Quaderno Tecnico “ Trabattelli” realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’Inail e a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT).
Ad esempio nel manuale di istruzioni che il fabbricante deve produrre a corredo di ogni trabattello (deve essere disponibile nel luogo di utilizzo e nella lingua del Paese di utilizzo), il Quaderno tecnico indica che devono essere specificati tutti quei fattori che influiscono sulla stabilità dell’attrezzatura. In particolare:
a) le condizioni del vento e gli interventi da effettuare nel caso in cui esse non permettano di lavorare sul trabattello e quando lo stesso deve essere smontato o fissato;
b) le istruzioni per l’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorra per tutte le condizioni previste nell’uso sul trabattello;
c) gli avvertimenti relativi ai carichi orizzontali e verticali che contribuiscono a rovesciare il trabattello, quali: carichi orizzontali causati dall’uso, per esempio per effetto del lavoro in corso su una struttura adiacente; carichi aggiuntivi del vento (effetto galleria di edifici aperti verso l’alto, edifici non rivestiti e sugli angoli di edifici);
d) le raccomandazioni per il fissaggio dei trabattelli lasciati incustoditi”.
E il manuale deve contenere l’avvertimento: ‘Stabilizzatori o sporgenze esterne e zavorra devono essere sempre applicati quando ciò è specificato’.
Riguardo all’uso del trabattello il Quaderno Tecnico indica poi che nel manuale di istruzioni il fabbricante “deve specificare i seguenti controlli prima di ogni uso del trabattello, in aggiunta a quelli eseguiti durante la fase di montaggio:
- verificare che il trabattello sia verticale o richieda un riposizionamento;
- verificare che il montaggio strutturale sia sempre corretto e completo;
- verificare che nessuna modifica ambientale influisca sulla sicurezza di utilizzo del trabattello”. Il manuale deve inoltre:
- “fornire indicazioni per l’uso in sicurezza nel rispetto dei regolamenti nazionali;
- precisare che non è consentito aumentare l’altezza dell’impalcato mediante l’uso di scale, casse o altri dispositivi;
- fornire indicazioni riguardo al sollevamento di utensili e materiali fino agli impalcati di lavoro del trabattello, nei limiti dei carichi ammissibili e della stabilità”.
Rimandando alla lettura integrale del Quaderno Tecnico, che si sofferma su vari aspetti correlati ai trabattelli (scelta, uso, manutenzione, montaggio, smontaggio, ...), torniamo ora al nuovo “Quaderno per Immagini” riportando, a titolo esemplificativo, una delle immagini contenute, relativa al trabattello con scala a pioli verticale.
Concludiamo ricordando brevemente tutte le immagini contenute nel nuovo documento Inail:
- Figura 1 - Trabattello con scala a gradini (inclinazione 35° ≤ α ≤ 55°);
- Figura 2 – Trabattello con scala a pioli inclinata (inclinazione 60° ≤ α ≤ 75°);
- Figura 3 – Trabattello con scala a pioli verticale;
- Figura 4 – Trabattello con montaggio dal basso;
- Figura 5 – Utilizzo di un trabattello multiplo (se previsto dal fabbricante);
- Figura 6 – Utilizzo di due trabattelli con scala a pioli verticale;
- Figura 7 – Trabattello con telaio parapetto (montaggio dal basso);
- Figura 8 – Montaggio di un trabattello;
- Figura 9 – Trabattello per altezze elevate;
- Figura 10 – Trabattello per utilizzo su scale.
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, Direzione centrale pianificazione e comunicazione, “ Trabattelli”, collana Quaderni per Immagini, Responsabile scientifico Luca Rossi (DIT), Immagini a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT), edizione 2016 (formato PDF, 3.86 MB).
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Trabattelli”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), edizione 2015 (formato PDF, 10.48 MB).
Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ I trabattelli nei cantieri temporanei o mobili”.
RTM
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: luichesa - likes: 0 | 08/04/2016 (08:57:50) |
O non ho mai capito nulla di lavori in quota oppure i tecnici inail sono ubriachi. Perchè l'omino ha l'imbragatura visto che dovrebbe essere un un piano stabile con parapetto a norma ???? |
Rispondi Autore: Marco Mazzuco - likes: 0 | 08/04/2016 (09:32:38) |
Suppongo perché debba ancorarsi per lo stazionamento, in modo che abbia la possibilità di lavorare ma non di sollevarsi sul parapetto, sporgersi eccessivamente o addirittura scavalcarlo (caduta prevenuta). |
Rispondi Autore: luichesa - likes: 0 | 08/04/2016 (10:43:22) |
O non ho mai capito nulla di lavori in quota oppure i tecnici inail sono ubriachi. Perchè l'omino ha l'imbragatura visto che dovrebbe essere un un piano stabile con parapetto a norma ???? |