I rischi nella consegna di pacchi tramite piattaforme di lavoro digitali
Bilbao, 3 Ott – Come ricordato anche nell’intervista “ Campagna europea: quali sono i rischi connessi al lavoro su piattaforma?”, il lavoro su piattaforma digitale, cioè il lavoro fornito attraverso o mediato da una piattaforma online, in Europa è in continua crescita.
E sull’impatto sulla salute e sicurezza sul lavoro (SSL) di queste piattaforme, ancora prima della partenza dell’attuale campagna 2023-2025 “ Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) ha commissionato e pubblicato una serie di “studi di casi” per mettere in rilievo le possibili sfide in materia SSL.
Ci soffermiamo oggi, in particolare, su un “Case Study” del 2022 dal titolo “Occupational safety and health risks of parcel delivery work organised through digital labour platforms” (Rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro associati all’attività di consegna di pacchi organizzata tramite piattaforme di lavoro digitale).
Il documento, in lingua inglese e a cura di Dirk Gillis (HIVA-KU Leuven), Karolien Lenaerts (HIVA-KU Leuven) e Willem Waeyaert (EFTHEIA), si sofferma sull’attività di consegna di pacchi e sui servizi di corriere in riferimento all’uso di piattaforme di lavoro digitale e affronta i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL).
L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:
- Piattaforme digitali e consegne: le problematiche e lo studio
- Piattaforme digitali e consegne: i problemi della gestione algoritmica
- Piattaforme digitali e consegne: l’isolamento e le disparità
Piattaforme digitali e consegne: le problematiche e lo studio
L’introduzione del documento ribadisce che, sebbene il lavoro di consegna dei pacchi di per sé non sia nuovo, ora è sempre più organizzato attraverso piattaforme di lavoro digitali, il che pone nuove sfide alla sicurezza e alla salute dei lavoratori addetti alle consegne.
In particolare, le piattaforme si affidano ad algoritmi per automatizzare l'abbinamento dei vari incarichi di consegna ai fattorini (rider, autisti), spesso in tempo reale. Questi algoritmi, tuttavia, sono spesso poco trasparenti e minano l'autonomia dei lavoratori nel decidere i propri orari di lavoro e la discrezionalità dei compiti. I lavoratori delle piattaforme di consegna pacchi di solito non sanno che tipo di compiti, durata o luogo di lavoro aspettarsi.
Inoltre, si ricorda che nel settore dei trasporti il ricorso al subappalto e ad accordi di lavoro non standard è in aumento. E se nella letteratura e nelle politiche che riguardano il lavoro su piattaforme digitali, la maggior parte dell'attenzione è dedicata ai servizi di consegna di cibo e di trasporto passeggeri, molta meno attenzione è dedicata alla consegna di pacchi, nonostante la crescente importanza di questo tipo di lavoro.
Il lavoro presentato si basa su una revisione approfondita della recente letteratura ma anche su alcune interviste con piattaforme, con lavoratori delle piattaforme e con alcuni stakeholder.
Piattaforme digitali e consegne: i problemi della gestione algoritmica
La consegna dei pacchi è un'attività in cui si evidenziano le differenze tra aziende tradizionali di consegna e lavoro tramite piattaforme digitali.
Se i rischi per la SSL, relativi alle attività lavorative svolte tramite piattaforma, sono simili a quelli di lavori tradizionali di consegna, questi rischi sono aggravati nel caso del lavoro su piattaforma digitale (EU-OSHA, 2021a).
Ad esempio i lavoratori delle piattaforme di consegna pacchi, come gli altri addetti alle consegne, sono esposti a rischi ergonomici legati alla guida di un veicolo, alla movimentazione manuale dei pacchi, a sostanze pericolose e ad agenti fisici, ai rischi legati alla sicurezza stradale e alla sicurezza del veicolo, alle condizioni meteorologiche pericolose e ai problemi che emergono quando si ha a che fare con i clienti.
Tuttavia il lavoro delle piattaforme di consegna dei pacchi è svolto per lo più da lavoratori autonomi e si basa su una gestione algoritmica per assegnare, organizzare, monitorare e valutare il lavoro, nonché su un processo decisionale semi-automatico senza alcun intervento umano. Le piattaforme utilizzano, infatti, una serie di tecniche per controllare e influenzare il comportamento dei lavoratori della piattaforma, per garantire che la domanda di servizi dei clienti possa essere soddisfatta man mano che emerge. E questi meccanismi incoraggiano i lavoratori a lavorare in determinate fasce orarie (ad esempio, durante il giorno o la sera nel caso degli addetti alla consegna dei pacchi), ma anche a rimanere online e/o a lavorare più a lungo, e spesso a non fare pause. Ciò è dannoso per l'equilibrio tra vita privata e lavoro, per la soddisfazione lavorativa e di vita e per la salute fisica e mentale dei lavoratori delle piattaforme.
Si indica poi che la pressione per mantenere valutazioni elevate può diventare un'importante fonte di stress, aumenta le richieste emotive del lavoro e mette i singoli lavoratori in diretta competizione tra loro.
Emergono poi differenze sostanziali tra aziende tradizionali e piattaforme per quanto riguarda la consapevolezza e la prevenzione dei rischi legati alla SSL e alla sicurezza stradale, nonché la conformità, il monitoraggio e l'applicazione delle norme e dei regolamenti chiave in materia di SSL.
Piattaforme digitali e consegne: l’isolamento e le disparità
Si ricorda poi che il lavoro su piattaforma è spesso associato all'isolamento fisico/sociale e ai conflitti tra lavoro e vita privata.
Tuttavia da alcune interviste è emerso che, se il lavoro nelle piattaforme di consegna pacchi è effettivamente individuale e comporti un certo livello di isolamento fisico, alcuni di questi lavoratori sembrano tuttavia avere contatti con altri lavoratori del loro settore.
Si segnala, comunque, che l'imprevedibilità dell'orario o i lunghi orari di lavoro sperimentati dai lavoratori delle piattaforme possono portare a conflitti tra lavoro e vita privata e causare problemi di sonno, stress, burnout e un'insoddisfazione generale relativa al proprio lavoro e alla propria vita personale.
Da alcune interviste è stato poi evidenziato che ci sono anche piattaforme che “rispettano tutte le regole” e lavorano solo con dipendenti, ad esempio negli Stati dove sono state adottate leggi contro il lavoro sommerso che prevedono criteri rigorosi per la classificazione del rapporto di lavoro.
Tuttavia queste leggi possono creare una disparità di condizioni, in quanto gli operatori di mercato che rispettano la legge devono sostenere costi notevolmente più elevati rispetto a quelli che non la rispettano. E dunque anche in presenza di leggi adeguate se i governi non controllano e non fanno rispettare le regole in modo adeguato, si crea un mercato non equo con una concorrenza sleale.
Rimandiamo, infine, alla lettura integrale del documento che si sofferma su molti altri aspetti e sfide, anche inserenti allo status occupazionale dei lavoratori.
Riprendiamo anche alcune conclusioni del documento in cui si sottolinea che, rispetto agli attori tradizionali del mercato, la consegna dei pacchi nell'economia delle piattaforme è caratterizzata da una manifesta mancanza di consapevolezza, sia da parte delle piattaforme che dei lavoratori, della diversità dei rischi e dei pericoli, da un livello elevato di non conformità e spesso dall'assenza di applicazione anche delle norme e dei regolamenti più elementari e importanti. E le misure correttive adottate come “risposta” a questi problemi, soffrono di un'apparente debolezza e non appaiono spesso adeguate a risolvere le problematiche e le sfide connesse a questa tipologia di lavori tramite piattaforma digitale.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Il link al sito della campagna “Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”.