Inail: la gestione della sicurezza e l’operatività antincendio
Roma, 22 Apr – Continua la collaborazione tra l’Inail, l’Università di Roma “La Sapienza”, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri anche per il triennio 2019/2021. Una collaborazione, in materia di prevenzione incendi, che ha portato alla pubblicazione, tra il 2018 e il 2019, di vari documenti, ad esempio sulla progettazione antincendio, sulla resistenza al fuoco degli elementi strutturali, sulla protezione attiva antincendio e sui metodi per l’ingegneria della sicurezza antincendio.
Il primo risultato della collaborazione nel 2020 è il documento, pubblicato dall’Inail in questi giorni caratterizzati dall’emergenza COVID-19, dal titolo “Gestione della sicurezza e operatività antincendio. Focus sulle misure S.5 e S.9 del Codice di prevenzione incendi”, un documento che fa riferimento a due capitoli del Codice di prevenzione incendi:
- Gestione della sicurezza antincendio (S.5)
- Operatività antincendio (S.9)
Questi gli argomenti trattati nell’articolo:
- La nuova pubblicazione in materia di prevenzione incendi
- La gestione della sicurezza antincendio
- L’indice del documento
La nuova pubblicazione in materia di prevenzione incendi
Il nuovo quaderno della collana ricerche "Il Codice di prevenzione incendi" è dedicato all'approfondimento delle misure antincendio “gestione della sicurezza antincendio” (GSA) ed “operatività antincendio”, contenute, come già indicato, nei capitoli S.5 ed S.9 Decreto del Ministero dell’Interno del 3 agosto 2015 e s.m.i.
Nell’introduzione al documento si ricorda che le due misure in argomento “prendono in esame aspetti di prevenzione incendi differenti ma concorrenti ai fini della definizione di un'adeguata strategia antincendio complessiva che deve essere commisurata alle caratteristiche dell'attività oggetto di analisi”. In particolare, la gestione della sicurezza antincendio è “focalizzata all'individuazione di misure gestionali ed organizzative che, agendo sia in termini preventivi sia in fase di emergenza, consentono di garantire e mantenere per tutto il ciclo di vita dell'attività, un adeguato livello di sicurezza antincendio”.
E se l'integrazione di tutte le misure antincendio adottate (da S.1 a S.10) consente il raggiungimento di un adeguato livello di sicurezza antincendio, “è proprio la GSA che svolge la funzione di elemento legante in quanto consente di verificare se, durante l'esercizio dell'attività, tutte le altre misure antincendio adottate siano effettivamente applicate e mantenute in efficienza secondo le indicazioni previste in fase progettuale”.
La GSA è fondamentale anche quando si ricorre alla Fire Safety Engineering (FSE), “dal momento che è necessario garantire requisiti aggiuntivi per la GSA stessa, finalizzati a garantire nel tempo la validità dei valori dei parametri di ingresso utilizzati nella progettazione prestazionale. Tali aspetti devono essere curati e messi in campo nel programma per l'attuazione della gestione della sicurezza antincendio”.
Si indica poi che l'operatività antincendio, invece, “definisce misure tecniche che favoriscono l'intervento in sicurezza delle squadre di soccorso chiamate ad operare durante l'emergenza. Tali misure tecniche si concretizzano, in funzione del livello di rischio dell'attività, attraverso l'accessibilità dei mezzi di soccorso, la presenza di adeguate risorse idriche, la possibilità di intervenire sugli impianti a servizio dell'attività, l'accessibilità protetta per i soccorritori all'interno dell'opera da costruzione o, in ultimo, la possibilità per i soccorritori di comunicare tra di loro e con la propria sala operativa da tutti gli ambiti dell'attività stessa”.
Si segnala che le indicazioni contenute nei capitoli S.5 e S.9 del Codice di prevenzione incendi “non costituiscono un elemento di novità assoluta nel quadro della regolamentazione antincendio nazionale; ma il grande merito del Codice, in questi due capitoli, è stato quello di aver saputo raccogliere e rielaborare, strutturandole in maniera coerente ed organizzata, tulle le specifiche indicazioni che, sino a quel momento, erano invece disperse nei vari provvedimenti regolamentari emanati nel corso del tempo”. E tale processo di razionalizzazione “ha interessato anche il linguaggio utilizzato e la terminologia adottata, presupposto essenziale per garantire coerenza ed una migliore comprensibilità delle disposizioni stesse che, almeno secondo le intenzioni del normatore, dovrebbero essere caratterizzate da interpretazione univoca”.
Nel documento, come si vedrà nell’indice, sono riportati specifici “esempi illustrativi di applicazione su casistiche reali delle misure GSA ed operatività antincendio”.
Si evidenzia, infine che, in occasione del monitoraggio effettuato sull'applicazione a livello nazionale del Codice, le due misure “non sono risultate caratterizzate da particolari criticità applicative”. Tuttavia situazioni da evitare sono “una GSA ben progettata sulla carta, ma non messa in campo e fatta propria dai soggetti responsabili dell'attività e dagli elementi individuati per la sua attuazione, oppure una progettazione dell'operatività antincendio che non trovi concreto riscontro nella realtà dell'opera da costruzione, non solo per le misure impiantistiche e strutturali, ma anche per quelle che richiedono una costante gestione per risultare efficaci in caso di necessità”.
La gestione della sicurezza antincendio
Riportiamo dal documento qualche informazione ulteriore sulla gestione della sicurezza antincendio (GSA) che “rappresenta la misura antincendio organizzativa e gestionale atta a garantire, e mantenere nel tempo, un adeguato livello di sicurezza dell'attività in caso di incendio”.
Si ricorda che l'obbligo di adottare un sistema di gestione della sicurezza antincendio (in funzione della complessità dell'attività oggetto di analisi) “è sancito dalle seguenti norme:
- d.m. 10 marzo 1998: Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro (attualmente oggetto di aggiornamento da parte dei competenti Ministeri del Lavoro e dell'interno);
- d.m. 9 maggio 2007: Approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio.
- d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.: Testo Unico Tutela Salute e Sicurezza dei Luoghi di lavoro;
- d.p.r. del 1 agosto 2011, n. 151: Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla l. 30 luglio 2010, n. 122”.
Si indica poi che nella logica del Codice di prevenzione incendi “tutte le misure previste nel progetto antincendio, componenti la strategia antincendio, necessitano di una puntuale e attenta gestione” E, in particolare, la GSA riguarda “l'intera vita dell'attività e comprende una serie di aspetti, tra i quali:
- il permanente monitoraggio dei rischi di incendio e l'adozione delle azioni preventive tese ad eliminare o ridurre i medesimi;
- l'organizzazione di eventuali lavorazioni pericolose, allo scopo di impedire l'innesco dell'incendio;
- il permanente monitoraggio dell'efficienza delle misure di sicurezza antincendio, con particolare attenzione alla fruibilità delle vie di fuga;
- lo studio dell'eventuale evoluzione della tipologia di occupanti presenti nell'attività in relazione ai rischi presenti;
- l'elaborazione, l'aggiornamento continuo del piano di emergenza con particolare attenzione alla pianificazione dell'esodo;
- la formazione e l'addestramento del personale;
- la gestione dell'emergenza fino all'arrivo dei soccorritori”.
L’indice del documento
Riportiamo l’indice del nuovo documento “Gestione della sicurezza e operatività antincendio. Focus sulle misure S.5 e S.9 del Codice di prevenzione incendi”.
Prefazione
Obiettivi
1. Introduzione
2. Le soluzioni fornite dal Codice - la misura antincendio S.5
3. Gestione della sicurezza antincendio
4. La revisione del Codice: ricadute sulla GSA
5. Le soluzioni fornite dal Codice - la misura antincendio S.9
Caso studio 1: edificio civile destinato ad uffici
Descrizione
Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi
Obiettivi dello studio
Definizioni e peculiarità progettuali
Studio del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (S.5)
GSA in esercizio
GSA in emergenza
Studio della Operatività antincendio (S.9)
Considerazioni a commento
Caso studio 2: edificio storico destinato a dipartimento universitario
Descrizione
Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi
Obiettivi dello studio
Definizioni e peculiarità progettuali
Studio del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (S.5)
GSA in esercizio
GSA in emergenza
Sorveglianza e monitoraggio
Piano manutentivo dell’attività
Studio della Operatività antincendio (S.9)
Considerazioni a commento
Caso studio 3: edificio ad uso uffici e terziario
Descrizione
Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi
Obiettivi dello studio
Definizioni e peculiarità progettuali
Studio del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (S.5)
Le figure coinvolte
La gestione dell’esodo
Identificazione e valutazione dei pericoli ai fini della redazione del PE
Preparazione all’emergenza
Esercitazioni periodiche e prove di evacuazione
Procedure di emergenza
Sicurezza delle squadre di soccorso
Controllo operativo
Verifica del massimo affollamento previsto
Gestione delle modifiche
Controllo delle prestazioni
Formazione e addestramento degli AE
Manutenzione dei sistemi di sicurezza antincendio
Controllo e Revisione
Considerazioni a commento
Caso studio 4: piano di emergenza per un edificio civile destinato ad uffici
Descrizione
Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi
Obiettivi dello studio
Definizioni e peculiarità progettuali
Studio del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (S.5)
Le figure coinvolte
Descrizione dell’attività ai fini della GSA
Gestione dell’emergenza
GSA in esercizio
Piano d’emergenza
Comportamenti da adottare durante l’incendio
GSA in emergenza
Considerazioni a commento
Caso studio 5: gestione della sicurezza antincendio e operatività antincendio di tipo avanzato
Descrizione
Studio della problematica di sicurezza antincendio
Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi
Obiettivi dello studio
Studio del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (S.5)
Attribuzione del livello di prestazione alla misura antincendio - criteri generalmente accettati
Attribuzione di un livello di prestazione differente da quello proposto
Dimostrazione del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio
Gestione della sicurezza antincendio di tipo avanzato
Studio della Operatività antincendio (S.9)
Operatività antincendio di tipo avanzato
Considerazioni a commento
Caso studio 6: attività 73 - verifica irraggiamento nei punti di raccolta e nei punti di attesa soccorsi
Descrizione
Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi
Obiettivi dello studio
Definizioni e peculiarità progettuali
Descrizione della rete di adduzione del gas metano
Studio del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (S.5)
Analisi dei fenomeni di jet fire sulle tubazioni metano esterne ai reparti
Definizione della metodologia di analisi del jet fire
Studio bibliografico - soglie di pericolo e livelli di irraggiamento
Calcolo della lunghezza della fiamma del jet fire con procedimento analitico
Conclusioni
Analisi dei fenomeni di irraggiamento nei punti di raccolta
Scelta dei modelli di calcolo
Criteri e modalità di verifica
Analisi nel punto di raccolta tipo
Conclusioni
Considerazioni a commento
Caso studio 7: edificio adibito ad uffici e autorimesse di pertinenza
Descrizione
Contestualizzazione dell’attività in relazione alla prevenzione incendi
Obiettivi dello studio
Studio del Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (S.5)
Descrizione della GSA in fase di Valutazione Progetto
Descrizione della GSA in fase di SCIA Antincendio
Considerazioni a commento
Caso studio 8: sistema di gestione della sicurezza antincendio per una struttura sanitaria
Premessa
Obiettivi dello studio
I differenti approcci di sistema
1 Contesto dell’organizzazione e scopo del Sistema di Gestione
2 Valutazione dei rischi e situazione relativa al programma di adeguamento
3 Organizzazione del personale
4 Controllo operativo delle successive fasi di adeguamento
5 Gestione delle modifiche
6 Pianificazione di emergenza
7 Sicurezza delle squadre di soccorso
8 Controllo delle prestazioni
9 Manutenzione dei sistemi di protezione
10 Controllo e revisione del sistema di gestione
11 Elenco dei documenti che fanno parte del SG
12 Allegati (stralci esemplificativi)
Considerazioni a commento
Appendice
Sistema o impianto a disponibilità superiore
Premessa
Impianto automatico di controllo e alimentazione idrica antincendio a disponibilità superiore
Impianto di controllo dell’incendio a disponibilità superiore: approfondimento
Raccomandazione
Bibliografia
Fonti immagini
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Gestione della sicurezza e operatività antincendio. Focus sulle misure S.5 e S.9 del Codice di prevenzione incendi”, documento realizzato in collaborazione con l’Università di Roma “Sapienza”, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, a cura di Raffaele Sabatino (Inail, DITSIPIA), Mara Lombardi e Nicolò Sciarretta (Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – DICMA), Gianni Biggi, Armando De Rosa, Andrea Marino e Piergiacomo Cancelliere (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco), Marco Di Felice (Consiglio Nazionale degli Ingegneri), Antonio Alvigini, Giovanni Baldi, Paolo Belardinelli, Andrea Bosco, Vincenzo Cascioli, Filippo Cosi, Gianluca Guidi, Alessandro Leonardi, Davide Luraschi, Emanuele Nicolini, Paolo Persico, Matteo Pugnalin, Pietro Vandini - edizione 2020 (formato PDF, 10.78 MB).
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Rispondi Autore: Claudio Aradori - likes: 0 | 27/04/2020 (16:40:57) |
Buon giorno , spero che la mia riflessione non venga vista come una polemica , ma tutti questi esperti sono al corrente che la formazione degli addetti antincendio il più delle volte è largamente insufficiente , specialmente quella svolta dai vigili del fuoco , che i presidi antincendio non funzionano a dovere , addirittura l'attacco di mandata per autopompa girata al contrario , non conviene ,invece di continuare a fare studi ,convegni ,fare una buona volta i controlli sul " campo" e non limitarsi a controllare le documentazioni ? |