Sicurezza sul lavoro: quali sono le novità del decreto legge fiscale?
Roma, 18 Ott – “Nei mesi scorsi abbiamo assistito a un numero inaccettabile di morti sul lavoro. Come Governo, ci siamo impegnati a fare tutto il possibile per impedire che questi episodi possano accadere di nuovo”. A fare questa dichiarazione è il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, nel presentare le nuove norme che abbiamo iniziato a raccontare nell’articolo “ Il decreto fiscale e le future norme in materia di sicurezza”.
Le nuove norme – continua Draghi – “sono la realizzazione di questa promessa. Incrementiamo gli organici degli ispettorati del lavoro, inaspriamo le sanzioni per le imprese che non rispettano le regole, diamo nuovo impulso al processo di informatizzazione per migliorare i controlli. Vogliamo dare un segnale inequivocabile: non si risparmia sulla vita dei lavoratori”.
È indubbio che questo messaggio, seguito anche ai moniti del Presidente della Repubblica, sia un segnale forte proprio a partire da quest’ultima affermazione: non si risparmia sulla vita dei lavoratori. Un’affermazione importante perché è indubbio che le dinamiche di troppi infortuni avvenuti in questi giorni, in questi mesi e in questi anni mostrino spesso come la mancanza di protezione e di formazione dipendano spesso da un tentativo di risparmiare su un diritto, quello della salute e la sicurezza, che dovrebbe venire prima di qualunque altra cosa. Un lavoro che non sia sicuro o che non riduca al minino tutti i possibili rischi, non dovrebbe esistere.
Fatta questa breve considerazione, veniamo ad illustrare le nuove norme in materia di salute e sicurezza contenute nel decreto-legge “Fiscale” al Titolo III (Rafforzamento della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), norme che introducono diverse novità e apportano diverse modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
In attesa della pubblicazione del Decreto-legge in Gazzetta Ufficiale – ricordiamo che i decreti-legge devono poi essere approvati dal Parlamento entro 60 giorni pena la decadenza – cominciamo a raccontare le novità attraverso quanto pubblicato nel “ Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 41 del 15 ottobre 2021” e con riferimento anche ad una bozza del decreto-legge.
L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:
- Gli obiettivi delle novità normative in materia di salute e sicurezza
- Decreto fiscale e sicurezza: la sospensione dell’attività imprenditoriale
- Decreto fiscale e sicurezza: la vigilanza e il sistema informativo
Gli obiettivi delle novità normative in materia di salute e sicurezza
Il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri ricorda che è stato approvato un decreto legge recante “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.
Benchè nato con l’obiettivo di fornire misure in materia economico e fiscale, il decreto “interviene con una serie di misure sul mondo del lavoro, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate consentiranno infatti di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero”.
L’obiettivo – continua il Comunicato - è quello di “incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione”. E pertanto – considerando l’organizzazione della normativa in Italia in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - il provvedimento “interviene, in primo luogo, con modifiche al Decreto legislativo 81/2008”.
Decreto fiscale e sicurezza: la sospensione dell’attività imprenditoriale
Il Comunicato si sofferma poi sul tema del lavoro nero e sulla soglia per la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Si segnala che “cambiano le condizioni necessarie per l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni: 10% e non più 20% del personale ‘in nero’ presente sul luogo di lavoro. Non è più richiesta alcuna ‘recidiva’ ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche. La nuova disciplina del provvedimento cautelare prevede altresì l’impossibilità, per l’impresa destinataria del provvedimento, di contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione”.
Riguardo alla violazione delle norme sicurezza si va poi verso un inasprimento delle sanzioni.
Infatti nel caso in cui vengano accertate gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista, come già anticipato, “la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti. Per poter riprendere l’attività produttiva è necessario non soltanto il ripristino delle regolari condizioni di lavoro, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda delle fattispecie di violazione. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione”.
Riprendiamo dalla bozza del decreto la modifica dell’Allegato I (Gravi violazioni ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale) del D.Lgs. 81/2008 che fa riferimento specifico all’articolo 14 (Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori):
Decreto fiscale e sicurezza: la vigilanza e il sistema informativo
Un altro aspetto poi molto rilevante è relativo alla vigilanza e al Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP).
Riguardo alla vigilanza “sono estese le competenze di coordinamento all’INL - Ispettorato Nazionale del Lavoro - negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro”. E all’estensione delle competenze attribuite all’INL “si accompagneranno un aumento dell’organico – è prevista l’assunzione di 1.024 unità – e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza. Previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022”.
Si parla poi finalmente del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro ( SINP), per il quale “si punta a una definitiva messa a regime e a una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute”.
Inoltre gli organi di vigilanza “sono tenuti ad alimentare un’apposita sezione della banca dati, dedicata alle sanzioni applicate nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei luoghi di lavoro. Mentre l’INAIL dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati”.
Chiaramente il Decreto legge contiene poi molti altri aspetti e norme in ambito fiscale che non riguardano la salute e sicurezza sul lavoro, ma la tutela dei contribuenti maggiormente in difficoltà in considerazione degli effetti economici derivanti dall’emergenza Covid-19.
Da ricordare, sempre con riferimento al Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri, altre due norme che riguardano la quarantena e i congedi parentali:
- quarantena: “è previsto il rifinanziamento per le misure adottate al fine dell’equiparazione della quarantena per Covid 19 alla malattia”;
- congedi parentali: “i lavoratori dipendenti o autonomi genitori di minori di 14 anni possono astenersi dal lavoro nel caso in cui sia sospesa l’attività didattica o educativa del figlio per tutta o in parte la durata dell’infezione o per la quarantena disposta dalle autorità competenti”.
Riguardo alle importanti modifiche operate in materia di salute e sicurezza e sul lavoro, pubblicheremo nei prossimi giorni vari altri approfondimenti, a partire dal testo definitivo del decreto, cercando anche di raccogliere interviste, commenti, opinioni per meglio valutare le norme e la loro capacità di ridurre effettivamente gli eventi infortunistici e migliorare la tutela della salute e della sicurezza.
Tiziano Menduto
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