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La sicurezza e gli impianti di distribuzione stradale di GPL

La sicurezza e gli impianti di distribuzione stradale di GPL
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Movimentazione carichi

30/12/2015

Indicazioni sulla sicurezza nelle operazioni di carico e scarico di GPL negli impianti di distribuzione stradale. La normativa, le prescrizioni di emergenza, le operazioni di riempimento dei serbatoi fissi e le operazioni di erogazione e drenaggio.

 
Roma, 30 Dic – Sono diversi i rischi a cui sono esposti gli addetti al carico, scarico, facchinaggio e trasporto di merci e materiali, specialmente con riferimento alle merci pericolose e la pubblicazione Inail “ Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi”, realizzata dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione con Parsifal Srl, fornisce preziose indicazioni  su come effettuare correttamente il trasporto e la movimentazione, su come gestire i rischi per la sicurezza e la salute e su come comportarsi in caso di emergenza.
Sono fornite anche indicazioni relative a sequenze operative “sicure”, da adottare per le operazioni di travaso di  merci pericolose trasportate su strada in autocisterne, su ferrovia in ferrocisterne o via mare in navi cisterna. Sequenze che hanno una validità generale ma che, “in funzione della specificità del prodotto movimentato e dello stabilimento (o deposito) interessato, potrebbero richiedere adattamenti caso per caso”.
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Ci soffermiamo oggi sulla effettuazione sicura delle operazioni di carico/scarico di GPL negli impianti di distribuzione stradale.
 
Ricordiamo che la materia è normata dal DPR 24 ottobre 2003, n. 340 e s.m.i., “Regolamento recante disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di GPL per autotrazione”, come modificato anche dal DM 3 aprile 2007, “Modifiche ed integrazioni all'allegato A al decreto del Presidente della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340, recante la disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione”.
 
In particolare, indica il documento Inail, nell’esercizio degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. (gas di petrolio liquefatto) “devono essere osservati, oltre agli obblighi di cui all’art.  5, commi 1 e 2, del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, e alle disposizioni riportate nel decreto del Ministro dell’interno del 10 marzo 1998, anche alcune le prescrizioni” specificate nell’allegato A al DPR 340/2003.
 
Ad esempio per le operazioni di riempimento dei serbatoi fissi si indica che “devono essere evitate dispersioni di gas nell’atmosfera”.
E tali operazioni “non possono essere iniziate se non dopo che:
- il motore dell’autocisterna sia stato spento e i circuiti elettrici del mezzo interrotti;
- le autobotti dotate di sistema di sicurezza conforme alle vigenti norme ADR possano scaricare con motore in moto (purché tale sistema di sicurezza sia in grado di chiudere le valvole e spegnere il motore e sia collegato al sistema di emergenza dell’impianto);
- le ruote dell’autoveicolo siano state bloccate;
- l’autocisterna sia stata collegata elettricamente a terra;
- sia stata controllata e accertata la piena efficienza dei raccordi, delle guarnizioni e delle tubazioni flessibili o snodabili;
- siano posizionati almeno due estintori in dotazione all’impianto, pronti all’uso, nelle vicinanze del punto di riempimento e a portata di mano”.
 
Altre indicazioni per le operazioni di riempimento dei serbatoi fissi:
- “l’autocisterna, al momento del suo ingresso nel piazzale dell’impianto e prima di posizionarsi nell’apposita area di sosta per l’operazione di riempimento, deve essere provvista di un dispositivo rompifiamma sul tubo di scarico;
- la sosta dell’autocisterna all’interno dell’impianto è consentita soltanto per il tempo strettamente necessario alle operazioni di riempimento;
 - durante le operazioni di riempimento, il personale addetto deve rispettare e far rispettare il divieto di fumare e comunque impedire che vengano accese o fatte circolare fiamme libere entro il raggio di almeno 10 metri dal punto di riempimento;
- negli impianti misti è vietato procedere alle operazioni di riempimento di G.P.L. contemporaneamente al riempimento dei serbatoi fissi di altri carburanti;
- dal piano di campagna circostante il serbatoio, deve essere possibile leggere il valore di pressione interna al serbatoio e i valori di livello e di temperatura del liquido nel serbatoio”.
 
Veniamo alle operazioni di erogazione.
 
Il documento indica che durante le operazioni di erogazione e di normale esercizio dell’impianto, “il personale addetto deve osservare e fare osservare le seguenti prescrizioni:
- posizionare almeno un estintore, pronto all’uso, in dotazione all’impianto, nelle vicinanze della colonnina di erogazione e a portata di mano;
- accertarsi che i motori degli autoveicoli da rifornire siano spenti;
- durante le operazioni di erogazione, rispettare e far rispettare il divieto di fumare e comunque impedire che vengano accese o fatte circolare fiamme libere entro il raggio di almeno 10 metri dagli apparecchi di distribuzione;
- prestare attenzione affinché la messa in moto del veicolo rifornito avvenga soltanto dopo aver disinserito la pistola di erogazione dal punto di carico posto sul veicolo;
- Rispettare e far rispettare il divieto assoluto di rifornire recipienti mobili (bombole, bottiglie, ecc.)”.
 
Sono fornite indicazioni anche per le operazioni di drenaggio di acqua o di altre impurità dai serbatoi.
Tali operazioni “devono essere eseguite secondo procedure scritte, volte a evitare il rischio di perdite e che, in particolare, vietino di tenere contemporaneamente aperte ambedue le valvole costituenti il sistema”. Si sottolinea che le “operazioni di drenaggio sono vietate durante la fase di riempimento dei serbatoi fissi e durante le operazioni di rifornimento degli autoveicoli”.
 
Veniamo infine alle emergenze e, in particolare, alle prescrizioni generali di emergenza.
 
Il personale addetto agli impianti deve:
- “essere edotto sulle norme contenute nel decreto, sul regolamento di sicurezza e sul piano di emergenza predisposto;
- intervenire immediatamente in caso di incendio o di pericolo, agendo sui dispositivi e sulle apparecchiature di emergenza in dotazione all’impianto, nonché impedire, attraverso segnalazioni, sbarramenti e ogni altro mezzo idoneo, che altri veicoli o persone accedano all’impianto e avvisare i servizi di soccorso. Deve essere disponibile presso l’impianto un’apparecchiatura portatile di rilevazione di gas (esplosimetro)”
 
Inoltre si ricorda che “i servizi di soccorso (Vigili del Fuoco, Servizio di assistenza tecnica, etc.) devono poter essere avvertiti, in caso di urgenza, tramite rete telefonica fissa. La procedura di chiamata deve essere chiaramente indicata a fianco di ciascun apparecchio telefonico, dal quale questa sia possibile”.
 
Concludiamo rimandando alla lettura integrale del documento Inail che riporta anche indicazioni relative alla segnaletica di sicurezza e ai documenti tecnici che devono essere disponibili presso gli impianti di distribuzione stradale di GPL.
   
 
 
Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi”, pubblicazione realizzata dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione con Parsifal Srl, versione 2012 (formato PDF, 3.27 MB).
 
 
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Rispondi Autore: Pepe giacomo - likes: 0
12/11/2020 (14:20:54)
è assente la regola di come il gestore deve erogare il gpl dalla colonnina all'auto. Aprire interruttore, inserire il tubo di erogazione gas all'auto?? È corretto?

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