Un questionario di autovalutazione per il comparto metalmeccanico
Vicenza, 26 Gen – Come abbiamo più volte ricordato sono ancora molti gli infortuni che avvengono nel comparto metalmeccanico; ad esempio infortuni correlati all'utilizzo di macchine, utensili o apparecchiature.
E per migliorare la prevenzione nel comparto ci soffermiamo oggi su un questionario di autovalutazione pubblicato sullo spazio web del Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro dell’ Azienda ULSS 9 di Treviso.
Il “Questionario di auto-valutazione per il comparto metalmeccanico”, realizzato dallo SPISAL dell' ULSS 6 di Vicenza, è una guida che permette di verificare periodicamente i requisiti di igiene e sicurezza della propria azienda. Dove la risposta alle domande poste dal questionario – che corrispondono ad alcuni degli aspetti che lo SPISAL ritiene debbano essere garantiti - risulti negativa, è indispensabile un intervento specifico.
Il documento indica che comunque ogni azienda può adottare soluzioni diverse da quelle proposte “purché siano di pari efficacia preventiva”.
Questi i vari capitoli di rischio affrontati nel documento:
- sicurezza delle macchine;
- agenti chimici, cancerogeni e mutageni;
- saldatura;
- verniciatura;
- fluidi lubro-refrigeranti;
- incendio e atmosfere esplosive;
- rumore;
- vibrazioni;
- sorveglianza sanitaria.
Riprendiamo alcune indicazioni che possono essere ricavate dalla lista di controllo sulla sicurezza macchine.
La lista si sofferma, in particolare, su presse e trance, presse piegatrici, calandre, torni, fresatrici, trapani, alesatrici, stozzatrici, centri di lavorazione, cesoie a coltelli circolari, troncatrici, seghe a nastro, molatrici, manutenzione e mezzi di sollevamento e trasporto.
Ad esempio riguardo alle calandre, alle stozzatrici, alle fresatrici e alle alesatrici si indica:
- le calandre devono essere “provviste di un dispositivo di sicurezza (fune di guardia o barra sensibile) interbloccato e contornante la zona pericolosa”;
- le fresatrici devono essere provviste “di ripari (fissi o mobili) contro la proiezione di materiali e contro i contatti accidentali con l'utensile” e, se dotate di cambio automatico degli utensili, la zona di cambio deve essere resa inaccessibile;
- le stozzatrici, macchina utensile ad asportazione di truciolo, devono essere “dotate di un riparo con microinterruttore che copra anteriormente e lateralmente la zona di lavoro dell'utensile, della testa portautensile nonché della slitta”;
- nell’alesatrice l'area pericolosa dell'utensile, gli elementi mobili pericolosi e la zona di comando devono essere segregate. E sono necessari schermi atti ad intercettare la proiezione di materiali.
Queste alcune domande per la verifica della sicurezza dei torni:
- “è presente un manicotto (cuffia) provvisto di microinterruttore, per proteggere i morsetti quando sporgono dal mandrino?
- eventuali leve di comando sono conformate in modo da evitare azionamenti accidentali?
- sono provvisti di schermi atti ad evitare la proiezione dei trucioli in lavorazione”?
Riprendiamo poi alcune indicazioni relative alla lista di controllo saldatura.
Secondo quanto riportato nel documento è necessario che:
- i posti di saldatura siano tutti dotati di impianti di aspirazione localizzata con espulsione dei fumi, previo abbattimento, all'esterno dei fumi;
- il sistema di aspirazione utilizzato garantisca la cattura degli inquinanti (la velocità di cattura deve risultare di almeno 0,5 m/sec nel punto di emissione dei fumi);
- per i materiali imbrattati di olio, che possono emettere fumi dopo la saldatura, siano stati attuati interventi per evitarne la diffusione;
- se si eseguono saldature in spazi confinati (cisterne, condotte, silos, ecc.), si osservino tutte le regole di sicurezza previste (piano di lavoro, rilevatori di gas tossico/nocivi e di atmosfere esplosive, rilevatori della concentrazione di ossigeno, DPI per le vie respiratorie compreso l’autorespiratore, attrezzatura e procedure definite per l’eventuale recupero di una persona);
- l'aria estratta dall'impianto di aspirazione localizzata venga compensata con aria pulita di pari volume;
- se si utilizza un aspiratore mobile con annessa unità di depurazione (accettabile dove le condizioni tecniche lo rendono l'unica soluzione e i fumi non contengano sostanze mutagene, cancerogene o allergizzanti), sia installata anche una ventilazione generale forzata;
- per gli aspiratori mobili con annessa unità di depurazione, siano stabilite e rispettate procedure di manutenzione periodica;
- le singole postazioni di saldatura risultino schermate per la intercettazione della radiazione UV (in modo da non creare esposizioni indebite di altri lavoratori);
- siano stati forniti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) agli addetti alla saldatura (guanti isolanti, schermo per viso e occhi, scarpe, grembiuli di cuoio o altro materiale ignifugo)”.
Inoltre “viene curata l'informazione e la formazione sulla necessità di utilizzare i DPI e sulla loro funzione? Viene costantemente verificato l’uso corretto dei DPI? I saldatori sono sottoposti ai controlli sanitari preventivi e periodici? Nelle operazioni di molatura con flessibile, se frequenti, viene utilizzato un sistema di aspirazione”?
Riprendiamo in conclusione dal documento anche qualche spunto di prevenzione relativo ai fluidi lubro-refrigeranti (FLR), fluidi che devono essere “scelti in base all'esame delle Schede dei dati di Sicurezza, FLR a bassa tossicità (dearomatizzati, trattati al solvente, esenti da additivi cancerogeni, ecc.)”.
Queste alcune indicazioni che si possono trarre dalla lista di controllo:
- le lavorazioni che sviluppano aereosol o nebbie devono essere isolate dal resto delle lavorazioni allo scopo di limitare al minimo il numero di lavoratori esposti;
- devono essere state effettuate indagini analitiche per verificare la presenza e la quantità di fluidi lubrorefrigeranti nell’aria degli ambienti di lavoro;
- in presenza di inquinamento degli ambienti di lavoro da nebbie d'olio, devono essere stati applicati sistemi di aspirazione localizzata sulle macchine utensili, con espulsione all'esterno;
- se è installata l'aspirazione forzata per la cattura delle nebbie d’olio, bisogna provvedere a compensare l'aria estratta con l'adduzione di altrettanta pulita;
- i fusti dei fluidi lubrorefrigeranti devono essere stati depositati in un sito apposito e collocati all'interno di bacini in modo tale da contenere eventuali spandimenti;
Inoltre “sono stati forniti idonei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) agli addetti alle macchine utensili che impiegano FLR (scarpe, guanti, grembiuli, occhiali)? Viene curata l'informazione e la formazione sulla necessità di utilizzare i DPI e sulla loro funzione? Viene costantemente verificato l’uso corretto dei DPI? Sono a disposizione dei dipendenti strutture e mezzi per un'igiene personale accurata e frequente? I lavoratori esposti ad oli minerali e quelli che impiegano olii lubrorefrigeranti sono sottoposti ai controlli sanitari preventivi e periodici?
Segnaliamo, infine, che l'ultima pagina del questionario contiene l'elenco della documentazione da tenere in azienda, a disposizione dell'Organo di vigilanza.
“ Questionario di auto-valutazione per il comparto metalmeccanico”, documento a cura dello SPISAL dell'ULSS 6 di Vicenza (formato PDF, 111 kB).
RTM
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.