Come pianificare e programmare le attività di manutenzione?
Roma, 29 Giu – Nei luoghi di lavoro la manutenzione, come ricordato in molti articoli del nostro giornale e durante la campagna europea del 2010/2011 sulla manutenzione sicura, deve essere considerata come un processo, anziché una singola attività. Ed è importante che questo processo, laddove possibile, inizi con una fase di pianificazione, di programmazione che tenga conto dei possibili rischi per gli operatori.
Proprio per ricordare l’importanza della programmazione e l’esecuzione in sicurezza delle attività di manutenzione torniamo a parlare del documento Inail “ Linee di indirizzo SGSL per l’esercizio dei parchi eolici” che, realizzato dall’Inail, in collaborazione con varie altre realtà, con riferimento a parchi eolici realizzati con aerogeneratori di grossa taglia, si sofferma sulla implementazione di un sistema di gestione in materia di salute e sicurezza (SGSL), studiato per tale contesto, in grado di “contribuire in maniera significativa a migliorare l’efficacia della gestione dei processi” e la sicurezza dei lavoratori che operano nel settore.
Nell’allegato 11 del documento si fa riferimento al processo di sistema “Procedure operative” (4.5.1, come illustrato nel documento) dove si indica che deve essere dedicata una particolare attenzione al processo operativo dedicato al “Mantenimento efficienza e sicurezza del parco eolico”, per il quale è necessario “definire le operazioni ed i flussi informativi connessi alle attività di manutenzione controllo e verifica del parco eolico e dei singoli elementi che lo costituiscono, precisando competenze e responsabilità delle funzioni aziendali coinvolte”.
Chiaramente l’obiettivo è quello di “fornire una metodologia, per un corretto approccio alla programmazione ed esecuzione delle attività da svolgere per il mantenimento dell’efficienza e della sicurezza del parco eolico, assicurando l’assolvimento degli adempimenti previsti dalla normativa” in tema di salute e sicurezza sul lavoro (SSL).
Riprendiamo dall’allegato 11 “Indicazioni per la programmazione e l’esecuzione delle attività per il mantenimento dell’efficienza e della sicurezza del parco eolico”, alcune indicazioni aggiuntive - rispetto a quanto già contenuto in relazione al processo 4.5.1 – che, benchè rivolte allo specifico dei parchi e impianti eolici, possono comunque essere di ausilio nella pianificazione e programmazione di attività manutentive ed ispettive.
Questi gli argomenti affrontatati nell’articolo:
- La pianificazione delle attività manutentive e la sicurezza
- L’esecuzione delle attività manutentive e le imprese terze
- Come minimizzare gli interventi di manutenzione su guasto
La pianificazione delle attività manutentive e la sicurezza
L’allegato di sofferma innanzitutto sulla pianificazione e programmazione.
Si indica che l’attività di pianificazione, sempre in relazione al sistema di gestione per l’esercizio dei parchi eolici, “viene effettuata in linea con le politiche aziendali al fine di garantire:
- l’ottimizzazione degli interventi in manutenzione predittiva e preventiva
- l’ottimizzazione dei cicli di fermata
- le azioni conseguenti ai risultati delle attività ispettive e/o dei collaudi
- la pronta gestione delle anomalie di funzionamento.
E sulla base dei risultati dell’attività di pianificazione “si provvede a redigere un programma di manutenzione preventiva per tutte le macchine o componenti che dall’analisi di criticità necessitano di questo tipo di manutenzione. Il programma dovrà essere sviluppato in modo da identificare tipologia, frequenza dell’intervento manutentivo e parti di ricambio associate all’intervento”.
Inoltre devono essere “programmate le eventuali necessità di modifiche strutturali (che devono prevedere, ove possibile, un miglioramento dei livelli di SSL), trasformazioni delle funzionalità d’uso ed adeguamenti normativi e di sicurezza”. Vengono poi stabilite “le priorità delle attività tenendo conto delle indicazioni ricevute (se necessario verificandole tenendo conto di aspetti di SSL)”.
Si indica che in fase di programmazione “è necessario accertare, ove ne ricorra il caso, l’eventuale criticità degli elementi/ apparecchiature oggetto dell’attività” e “occorre effettuare una valutazione preliminare del rischio dell’ attività di manutenzione prevedendo eventuali misure di riduzione dello stesso”.
In particolare, nel caso di situazioni non routinarie o particolarmente pericolose, “è opportuno individuare:
- procedure operative
- adeguati dispositivi di protezione collettivi e/o individuali
- controllo degli accessi
- permessi di lavoro
- apprestamenti e procedure di emergenza”.
Ogni attività di manutenzione – continua il documento – “deve essere preparata/organizzata a seguito di una valutazione di rischio dettagliata e dovrà essere sempre seguita da un’attività di coordinamento per l’eliminazione di eventuali rischi dovuti ad interferenze”.
In questo senso e nel caso di “compresenza di più lavorazioni temporalmente e spazialmente interferenti eseguite da più di un’impresa, dovrà essere redatto un DUVRI, per coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze”.
L’esecuzione delle attività manutentive e le imprese terze
Entrando poi più nello specifico del sistema di gestione presentato, si indica che le modalità di esecuzione delle attività manutentive “dovranno considerare i rischi presenti nel parco eolico”.
Si indica che l’azienda può avvalersi dell’intervento di altre “imprese/consulenti specializzati”, intervento che “può essere determinato da necessità di conoscenze specialistiche o valutazioni di tipo organizzativo”.
In ogni caso tali attività sono gestite in relazione ai processi già indicati e tutte le attività di manutenzione “devono essere pianificate, programmate, realizzate e documentate” in relazione a tali processi.
Si ricorda che la tipologia di intervento “può essere definita per apparecchiatura o per processo”. In particolare se le attività di manutenzione riguardano “dispositivi necessari a garantire la sicurezza o la gestione delle emergenze, prima dello svolgimento dell’intervento, dovranno essere adottate misure di sicurezza alternative e idonee a fronteggiare il rischio e garantire un analogo livello di sicurezza. Dovranno sempre essere lasciate accessibili le vie per gli interventi di emergenza e le vie di esodo”.
Come minimizzare gli interventi di manutenzione su guasto
Il documento si sofferma anche sulla manutenzione su guasto.
Si ricorda che questo tipo di manutenzione “riguarda tutti gli interventi eseguiti sull’impianto che non sono oggetto di pianificazione (guasti/anomalie riscontrate durante l’esercizio) e deve essere effettuata in tempi brevi”.
Per minimizzare gli interventi di manutenzione su guasto, “è necessario, oltre ad individuare le cause del guasto al fine di eliminarle, ridurle o evitare il loro ripetersi, anche documentarne opportunamente l’analisi attraverso le seguenti informazioni:
- codice identificativo della localizzazione del guasto
- data del guasto
- causale del guasto
- tipologia del guasto
- tempo di fermo macchina
- eventuali note o rapporti di guasto”.
Si segnala, in relazione al sistema di gestione presentato nel documento Inail, che in relazione ai guasti/anomalie rilevate, “le eventuali misure correttive e le azioni di miglioramento intraprese per evitarne il ripetersi devono essere gestiti in conformità al processo di sistema “5.3 Non conformità, quasi incidenti, incidenti, infortuni e malattie professionali”.
E anche le modalità di erogazione delle attività manutentive in caso di guasto devono essere “riportate in specifiche procedure operative”.
Concludiamo fornendo alcune informazioni sulla “tempistica durante l’esecuzione”.
Si indica infatti che durante le attività manutentive “dovrà essere verificato il rispetto delle norme sugli orari di lavoro sia in fase di programmazione che di esecuzione. Tali verifiche possono essere anche condotte sotto forma di audit e registrate su appositi moduli”.
Segnaliamo, infine, che il documento Inail, che vi invitiamo a leggere integralmente, riguardo alle “Indicazioni per la programmazione e l’esecuzione delle attività per il mantenimento dell’efficienza e della sicurezza del parco eolico” (Allegato 11) si sofferma anche sui seguenti punti:
- Controllo sull’esecuzione dei lavori
- Controlli successivi ad attività di manutenzione
- Attività di pulizia e ripristino
- Analisi delle criticità
- Piano di Manutenzione
- Piani di controllo
- Piani di controllo specifici
- Piani di monitoraggio delle verifiche.
Tiziano Menduto
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Inail, Dipartimento DIT Inail, Direzione Centrale Prevenzione, Associazione Nazionale Energia del Vento, UILM, FIM CISL, Comitato paritetico di coordinamento, “ Linee di indirizzo SGSL per l’esercizio dei parchi eolici”, a cura di Susanna Costa (Uil), Luciano Di Donato (Inail, Dit), Ruggero Maialetti (Inail, Contarp), Francesco Meduri (Anev - GE Renewable), Andrea Minniti (Cisl), Francesco Napolitano (Anev - Nordex Group) e Laura Tomassini (Inail – DIT), Collana Salute e sicurezza, edizione 2019 (formato PDF, 14.60 MB).
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