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La sicurezza entra nella scuola
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Con la relazione ”Integrazione della sicurezza e salute sul lavoro nell’istruzione: buone pratiche di formazione scolastica e professionale”, l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha presentato una raccolta di esempi di buone pratiche in Europa ed una sintesi dei progressi raggiunti nell’attuazione della strategia europea di integrazione della sicurezza e salute sul lavoro (SSL) nell’insegnamento e nella formazione.
Tra i 36 esempi di buone pratiche presentati vi sono anche due esperienze italiane, finalizzate ad integrare la sicurezza sul lavoro nei programmi di studio, non come una materia specifica, ma “trasversalmente”, in materie diverse, dalla letteratura elle lingue.
Si tratta delle iniziative “A scuola di sicurezza” e “Esempi di buone pratiche nelle scuole elementari”, realizzate rispettivamente dal Servizio Medicina Preventiva di Comunità di Bergamo e dalla Fondazione Rete Civica di Milano, entrambe in collaborazione con l’Ispesl.
Il primo progetto puntava a fornire agli insegnanti strumenti informativi e metodologici per introdurre la sicurezza nei piani di studio, dalla lingua italiana alla matematica; il secondo progetto puntava invece a sviluppare e diffondere, a livello nazionale, strumenti d’insegnamento, tra i quali un cd-rom, volti a promuovere una cultura della prevenzione.
La scheda informativa che riassume i contenuti della relazione, illustra inoltre le fasi con le quali deve essere condotto un progetto per l’integrazione della salute e sicurezza sul lavoro nell’istruzione. Prossimamente presenteremo su PuntoSicuro un approfondimento sulle iniziative italiane.
Con la relazione ”Integrazione della sicurezza e salute sul lavoro nell’istruzione: buone pratiche di formazione scolastica e professionale”, l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha presentato una raccolta di esempi di buone pratiche in Europa ed una sintesi dei progressi raggiunti nell’attuazione della strategia europea di integrazione della sicurezza e salute sul lavoro (SSL) nell’insegnamento e nella formazione.
Tra i 36 esempi di buone pratiche presentati vi sono anche due esperienze italiane, finalizzate ad integrare la sicurezza sul lavoro nei programmi di studio, non come una materia specifica, ma “trasversalmente”, in materie diverse, dalla letteratura elle lingue.
Si tratta delle iniziative “A scuola di sicurezza” e “Esempi di buone pratiche nelle scuole elementari”, realizzate rispettivamente dal Servizio Medicina Preventiva di Comunità di Bergamo e dalla Fondazione Rete Civica di Milano, entrambe in collaborazione con l’Ispesl.
Il primo progetto puntava a fornire agli insegnanti strumenti informativi e metodologici per introdurre la sicurezza nei piani di studio, dalla lingua italiana alla matematica; il secondo progetto puntava invece a sviluppare e diffondere, a livello nazionale, strumenti d’insegnamento, tra i quali un cd-rom, volti a promuovere una cultura della prevenzione.
La scheda informativa che riassume i contenuti della relazione, illustra inoltre le fasi con le quali deve essere condotto un progetto per l’integrazione della salute e sicurezza sul lavoro nell’istruzione. Prossimamente presenteremo su PuntoSicuro un approfondimento sulle iniziative italiane.
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