Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Inail: programmi per il 2005
Pubblicità
Con la Delibera n.19 del 22 giugno 2004, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inail ha approvato il Programma Generale e le Linee di indirizzo 2005.
Le nuove Linee di indirizzo sono mirate a orientare l’azione dell’INAIL verso l’attuazione delle strategie, già delineate nelle Linee di Indirizzo del 2004, “per superare le criticità connesse alla mancanza evoluzione del quadro normativa e alla peculiarità della situazione interna dell’Istituto” e a “valorizzare sia la funzione sociale dell’Istituto di garante, […], di una tutela integrale, integrata ed uniforme, sia le azioni finalizzate alla riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico.”
Le Linee di Indirizzo 2005 in sintesi confermano e rafforzano quanto delineato nell’anno precedente. Ad esempio in riferimento alla tutela assicurativa il CIV ribadisce gli indirizzi già forniti in ordine alla estensione dell’obbligo e del regime assicurativo a tutti i lavoratori dipendenti, ivi compresi quelli pubblici, e per tutte le attività con rischiosità comunque connessa alla prestazione lavorativa, con garanzia di uniformità dei trattamenti agli assicurati e salvaguardia della modulazione dei premi in funzione dell’entità del rischio.Una tale innovazione non solo soddisferebbe l’esigenza sociale di un uniforme ampliamento della tutela, ma produrrebbe effetti positivi anche sul versante gestionale, agevolando l’individuazione dei soggetti protetti e semplificando gli adempimenti a carico dei datori di lavoro ai fini del rispetto dell’obbligo assicurativo.
Nel procedere a tale estensione, il CIV precisa che “dovrà essere valutata, a fini di equità sociale, anche la posizione di quei soggetti che, pur non essendo titolari di formali contratti di lavoro, svolgono comunque attività lavorative che li espongono a rischio, verificando la percorribilità di forme di tutela funzionali alle specificità del loro “status”.
Andrà valutata, inoltre, l’individuazione di meccanismi che - nel rispetto delle distinte funzioni di ciascun Ente assicuratore, anche non pubblico - consentano, nel comune interesse di tutte le Istituzioni che operano nel settore della salute, un interscambio di informazioni finalizzato alla conoscenza di tutti i fatti che possano aver compromesso l’integrità psicofisica di ciascun assicurato, coinvolgendo in tale flusso informativo anche gli operatori delle strutture sanitarie. Una migliore conoscenza delle singole situazioni sarebbe utile sia per migliorare gli interventi tesi al recupero della integrità psico-fisica, sia per una più completa valutazione del danno subito, sia, ancora, per dar vita ad un sistema informativo/formativo integrato, fruibile da tutti i soggetti interessati e tale da consentire l’individuazione di programmi e priorità di intervento nel campo della tutela della salute nei luoghi di lavoro.”
Pubblicità
Con la Delibera n.19 del 22 giugno 2004, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inail ha approvato il Programma Generale e le Linee di indirizzo 2005.
Le nuove Linee di indirizzo sono mirate a orientare l’azione dell’INAIL verso l’attuazione delle strategie, già delineate nelle Linee di Indirizzo del 2004, “per superare le criticità connesse alla mancanza evoluzione del quadro normativa e alla peculiarità della situazione interna dell’Istituto” e a “valorizzare sia la funzione sociale dell’Istituto di garante, […], di una tutela integrale, integrata ed uniforme, sia le azioni finalizzate alla riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico.”
Le Linee di Indirizzo 2005 in sintesi confermano e rafforzano quanto delineato nell’anno precedente. Ad esempio in riferimento alla tutela assicurativa il CIV ribadisce gli indirizzi già forniti in ordine alla estensione dell’obbligo e del regime assicurativo a tutti i lavoratori dipendenti, ivi compresi quelli pubblici, e per tutte le attività con rischiosità comunque connessa alla prestazione lavorativa, con garanzia di uniformità dei trattamenti agli assicurati e salvaguardia della modulazione dei premi in funzione dell’entità del rischio.Una tale innovazione non solo soddisferebbe l’esigenza sociale di un uniforme ampliamento della tutela, ma produrrebbe effetti positivi anche sul versante gestionale, agevolando l’individuazione dei soggetti protetti e semplificando gli adempimenti a carico dei datori di lavoro ai fini del rispetto dell’obbligo assicurativo.
Nel procedere a tale estensione, il CIV precisa che “dovrà essere valutata, a fini di equità sociale, anche la posizione di quei soggetti che, pur non essendo titolari di formali contratti di lavoro, svolgono comunque attività lavorative che li espongono a rischio, verificando la percorribilità di forme di tutela funzionali alle specificità del loro “status”.
Andrà valutata, inoltre, l’individuazione di meccanismi che - nel rispetto delle distinte funzioni di ciascun Ente assicuratore, anche non pubblico - consentano, nel comune interesse di tutte le Istituzioni che operano nel settore della salute, un interscambio di informazioni finalizzato alla conoscenza di tutti i fatti che possano aver compromesso l’integrità psicofisica di ciascun assicurato, coinvolgendo in tale flusso informativo anche gli operatori delle strutture sanitarie. Una migliore conoscenza delle singole situazioni sarebbe utile sia per migliorare gli interventi tesi al recupero della integrità psico-fisica, sia per una più completa valutazione del danno subito, sia, ancora, per dar vita ad un sistema informativo/formativo integrato, fruibile da tutti i soggetti interessati e tale da consentire l’individuazione di programmi e priorità di intervento nel campo della tutela della salute nei luoghi di lavoro.”
Pubblicità
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.