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Edizione 2008 della campagna europea per le buone pratiche

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Linee guida e buone prassi

30/05/2008

Al via l’edizione 2008 del premio “Buone Pratiche” per la sicurezza e la salute sul lavoro nell’ambito della campagna europea “ambienti di lavoro sani e sicuri”. Le candidature italiane devono pervenire entro il 5 settembre 2008.

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Come già preannunciato da PuntoSicuro è stata lanciata la campagna europea “ambienti di lavoro sani e sicuri”- organizzata dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro in collaborazione con gli Stati membri e con la presidenza del Consiglio dell’Unione europea - che intende promuovere un approccio gestionale integrato alla valutazione dei rischi.
 
Ricordiamo che questa campagna parte dal presupposto che la valutazione dei rischi sia in tutti i paesi dell’Unione Europea “la pietra miliare” dell’approccio alla sicurezza e alla salute sul lavoro. Se infatti il processo di valutazione del rischio “viene realizzato in maniera inadeguata o se tale processo, che costituisce il punto di partenza dell’approccio alla valutazione del rischio, non viene attuato”, è difficile che si mettano in atto corrette misure preventive.

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Una delle principali attività di supporto alla campagna è il programma di premiazione europea per le buone pratiche che, in questo caso, è organizzato specificamente per individuare esempi che si riferiscono alla valutazione del rischio e premierà le aziende o le organizzazioni che si sono distinte con contributi eccezionali e innovativi.
 
I vincitori saranno premiati per il ruolo svolto nell’ambito del miglioramento delle condizioni di lavoro in Europa e inoltre:
- un rappresentante delle aziende/organizzazioni selezionate sarà invitato alla cerimonia di premiazione europea che si terrà nella primavera del 2009;
- gli esempi saranno presentati sia in un opuscolo dell’Agenzia, che sarà largamente di  uso in tutta Europa, sia sul sito Internet EU-OSHA.
 
Ricordiamo che “gli esempi di buone pratiche sono soluzioni attuate — non teoriche o ipotetiche —  finalizzate a promuovere la gestione effettiva dei rischi per la sicurezza e salute sul lavoro”: i candidati “devono dimostrare chiaramente ciò che è stato fatto per raggiungere una gestione del rischio efficace e pragmatica”.
 
“L’intervento quindi dovrebbe mostrare una buona pratica gestionale:
- apportando un miglioramento delle condizioni generali di lavoro;
- promuovendo attivamente la sicurezza, la salute e l’efficienza;
- concentrandosi sull’eliminazione o sulla prevenzione del rischio alla fonte;
- determinando un beneficio identificabile e permanente;
- soddisfacendo i requisiti previsti per legge nello Stato membro in cui l’esempio si colloca e, possibilmente, superando gli standard minimi;
- prevedendo un approccio partecipativo tra datori di lavoro e lavoratori;
- avendo il sostegno incondizionato del management aziendale;
- indicando chiaramente come l’iniziativa ha permesso di ridurre il rischio”.
 
Inoltre – continua l’Agenzia Europea nell’opuscolo informativo – gli esempi di buone pratiche “dovrebbero essere recenti o non ampiamente pubblicizzati e possibilmente mostrare:
- rilevanza per la tematica della valutazione del rischio;
- interventi rivolti al luogo di lavoro;
- rischi eliminati o ridotti alla fonte;
- una valutazione del rischio svolta internamente dal datore di lavoro o da un lavoratore designato dal datore di lavoro;
- una gestione del rischio efficace e pragmatica;
- una corretta applicazione;
- miglioramenti concreti;
- una partecipazione e un coinvolgimento effettivi dei lavoratori e dei loro rappresentanti;
- considerazione della diversità della forza lavoro;
- sostenibilità nel tempo;
- superamento del mero rispetto di tutti i requisiti di legge del caso;
- possibilità di trasferimento ad altri posti di lavoro, compresi quelli in altri Stati membri, o verso le PMI”.
Gli esempi di buone pratiche non devono essere stati realizzati unicamente per conseguire un profitto di natura commerciale.
 
Nei 27 Stati membri dell’UE, più Croazia e Turchia, possono concorrere:
- aziende o organizzazioni; in particolare, piccole e medie imprese (PMI);
- enti che offrono formazione e il mondo dell’istruzione;
- organizzazioni datoriali, associazioni commerciali, sindacati e associazioni non governative;
- servizi di prevenzione e protezione della sicurezza e della salute sul lavoro regionali o locali, servizi di assicurazione e altre organizzazioni intermediarie.
 
Per la presentazione delle candidature in Italia la data limite è il 5 settembre 2008 e i contatti necessari li potete trovare su questo opuscolo informativo (formato PDF, 658 kB).


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