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Le immagini dell’insicurezza
Milano, 31 Mag - Spesso si tende a sottostimare i rischi presenti in un’attività lavorativa quando essa risulta essere di breve durata. Al contrario, è invece necessario o ancor meglio fondamentale, eseguire una corretta pianificazione dell’attività lavorativa anche per tali lavori.
Le immagini di oggi ci portano proprio in questa direzione: un lavoro di riverniciatura di alcuni serramenti viene eseguito senza considerare il pericolo insito nella lavorazione in quota ed il conseguente rischio di caduta dall’alto.
L’operatore (pittore o restauratore) si posiziona sul davanzale di una finestra per svolgere il suo compito, senza l’adozione di alcun sistema di protezione (collettivo o individuale).
Molte volte quando si assiste a lavorazioni di questo tipo, o quando queste immagini vengono proposte nell’ambito formativo, gli operai, i datori di lavoro e/o i lavoratori autonomi, tendono sempre a “giustificare” la situazione con la breve durata dell’esecuzione che - a loro dire - comporta un bassissimo rischio in quanto “sapendo di essere in pericolo, stiamo più attenti e poi siamo abituati ed abbiamo esperienza”.
Non serve precisare che tali “frasi” risultano inaccettabili in quanto per infortunarsi - anche gravemente – non serve tanto tempo, basta un secondo: una svista, uno scivolamento, un capogiro, il cedimento (anche parziale) del supporto sul quale si sta lavorando. Ed in questi casi l’attenzione, l’abitudine, l’esperienza non servono a nulla e le conseguenze sono permanenti, per il lavoratore e/o per i suoi congiunti.
Si ringrazia Andrea di Benedetto per le fotografie.
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: Marco - likes: 0 | 31/05/2013 (08:18:08) |
Che soluzioni poteva attuare il restauratore per evitare la caduta dall'alto? |
Rispondi Autore: Morando - likes: 0 | 31/05/2013 (10:12:45) |
E i pericoli SEMPRE presenti nei lavori di breve durata ne fanno anche parte tutti i lavori fatti fare a noi dalle ditte di somministrazione interinali cooperative precari ..prima erano di mesi ( e mai divenuti a tempo indeterminato) oggi solo a settimane ..e assumono da manovali facendoci fare invece i saldatori,gruisti ecc.ecc. senza corsi inerenti di legge D.L.gs 81/08 alle vere qualifiche, senza relative visite mediche alle vere qualifiche..tanto sono di breve durata e i controlli ispettivi mai visti !Rischiano su di noi per risparmiare..I fatti reali in Italia sono questi e poi ti mettono per vari mesi pure in disoccupazione !Che crea ulteriori ovvi danni estesi alle rispettive famiglie! Morando Sergio |
Rispondi Autore: Angelo - likes: 0 | 03/06/2013 (13:49:00) |
@ Marco, un dispositivo di ancoraggio mobile e temporaneo mi sembra una soluzione economica, idonea e semplice da adottare... Quello che mi piacerebbe approfondire è questa concezione di "errore" nel considerare il lavoro di breve durata meno pericoloso. Uno dei suggerimenti più utilizzati anche dalla legge per la comune valutazione del rischio è che il pericolo è dato da danno per probabilità. Logica vuole che una lavorazione di 5 minuti abbia una probabilità di accadimento inferiore alla stessa lavorazione che duri 8 ore. Ergo, effettivamente così calcolato, il pericolo può essere definito "minore". Tecnicamente quindi i lavoratori non errano nel considerare il lavoro di breve durata come meno pericoloso. Sono i loro diretti preposti a dover garantire che, comunque, anche il lavoro di breve durata tenda ad avere il classico "Rischio 0". Bisognerebbe puntare molto più sulla sensibilizzazione del "basta un secondo e i danni sono permanenti", come più che giustamente indicato dall'autore dell'articolo/scatto. |