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Tra i lavoratori interinali quelli dell’industria sono i piu' infortunati

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

27/09/2007

I casi di infortunio aumentano in valore assoluto, ma scende l'indice di frequenza. Le elaborazioni dell’Ebitemp.

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Crescono in valore assoluto gli infortuni ai danni di lavoratori interinali, ma nel contempo diminuisce il loro indice di frequenza.
L’andamento infortunistico del 2006 dei lavoratori “in affitto” è descritto in una nota diffusa dall'Osservatorio Centro Studi dell'Ebitemp, l'Ente bilaterale nazionale per il lavoro temporaneo.
 
Nel 2006 gli infortuni occorsi ai lavoratori interinali e denunciati all’INAIL sono stati 16.085 (in aumento del 18,9% rispetto all’anno precedente) di cui 10 mortali (+25% rispetto al 2005).
L’incremento degli infortuni ha interessato quasi esclusivamente il settore industriale dove l’aumento è stato pari al 24% circa, contro lo 0,2% del settore terziario.

I dati assoluti non tengono tuttavia conto della complessa realtà del lavoro interinale e della dispersione delle giornate lavorative; si consideri infatti che l’80% degli interinali lavorano meno di tre mesi all’anno.
 
Più significativa appare, quindi, la valutazione dell’indice di frequenza degli infortuni, che tiene conto di questi fondamentali aspetti.
A tal fine sono stati incrociati i dati Inail, per quanto riguarda gli infortuni, e i dati Inps, per quanto concerne le ore lavorate.
L’indice di frequenza degli infortuni considerato è costituito dal rapporto annuale fra il numero di infortuni e il numero di lavoratori interinali equivalenti a tempo pieno, ottenuto, a sua volta, dividendo per 252 giorni le giornate lavorate annualmente.
Nel 2006 il tasso di frequenza degli infortuni dei lavoratori interinali così calcolato, si è attestato su una percentuale prossima all’8,6%, sostanzialmente stabile rispetto al 2005 e in sensibile riduzione rispetto al periodo 2002-2004.

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La ripartizione degli infortuni per settore di attività economica, che riflette i livelli di impiego di lavoratori interinali nei vari settori,  mostra una concentrazione degli incidenti sul lavoro nell’industria dei metalli (22,1%), dell’industria meccanica (11,8%), e della fabbricazione dei mezzi di trasporto (6,8%) , che rappresentano complessivamente oltre il 40% degli infortuni avvenuti nel 2006. Nel settore delle costruzioni si registra invece solo il 3% degli infortuni segnalati.
Dai dati INAIL, inoltre, risultano in aumento (+23% rispetto al 2005) gli infortuni seguiti da un periodo di assenza non superiore a 3 giorni e per i quali non vi è obbligo di denuncia. Nel 2006 gli infortuni seguiti da assenze brevi hanno rappresentato circa un terzo del totale degli incidenti sul lavoro occorsi ai lavoratori interinali.


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