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Sicurezza dei lavoratori in ''un mondo del lavoro che cambia''
L'Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha recentemente diffuso un comunicato stampa nel quale ha dato notizia di due pubblicazioni che mettono in luce i possibili rischi, nell'ambito della salute e sicurezza sul lavoro, connessi alle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro .
Una iniziativa che bene si inserisce all'interno della strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul lavoro 2002-2006 ''Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e della società'' della quale abbiamo dato notizia nel numero 601 del nostro quotidiano.
La prima pubblicazione ''Il mondo del lavoro in costante cambiamento: ripercussioni e tendenze per la sicurezza e la salute sul lavoro nell'Unione europea '' individua i principali mutamenti in atto e le eventuali ripercussioni per la salute e sicurezza dei lavoratori.
Queste le considerazioni emerse:
''L'emergere di nuovi tipi di datori di lavoro: il numero delle piccole e medie imprese (PMI), dove si registrano le percentuali di infortuni più elevate, è in continua crescita; questo fenomeno originerà ulteriori nuovi interventi per gli organismi di controllo. Tra l'altro, esiste il pericolo che l'aumento dei subappalti crei confusione su chi sia il responsabile della salute e la sicurezza sul lavoro: il subappaltatore o il fornitore?
La nascita dell'azienda virtuale: il decentramento, il telelavoro e la comparsa di reti virtuali di dipendenti rischiano di frammentare e di attenuare la capacità di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché, con l'aumentare dello stress, di generare sensazioni che conducono a perdite di controllo.
Maggiori pressioni relativamente ai sui tempi di lavoro: ritmi più serrati e carichi di lavoro più gravosi hanno aumentato i rischi di stress ed infortuni.
Tecnologia informatica e delle comunicazioni: la crescita esponenziale nell'utilizzo di questi strumenti ha rafforzato la necessità di progettare attrezzature e dispositivi più ergonomici per combattere, tra i vari possibili problemi, il rischio di disturbi muscolo-scheletrici e di stress.
Composizione della forza lavoro: la crescente percentuale di lavoratori anziani pone importanti interrogativi sulla formazione in materia di SSL e sul tempo necessario per apprendere la buona le buone prassi. Inoltre, un altro fenomeno in aumento, come intervenire per eliminare la minaccia di violenze e molestie sul posto di lavoro nei confronti delle donne?''
La seconda pubblicazione, ''Ricerca sui nuovi rapporti contrattuali e ripercussioni per la salute e la sicurezza'', analizza invece l'impatto del crescente numero di contratti di lavoro a breve termine. Uno degli aumenti più rilevanti si registra nell'impiego di dipendenti part-time, ma anche il ricorso a lavoratori autonomi e a subappaltatori è in crescita.
Nell'ambito della salute e della sicurezza sul lavoro, è rilevato che questo mutamento può generare una sensazione di insicurezza spesso associata a stress da lavoro.
Tale disagio può talvolta essere amplificato dalla mancanza di controllo dalla scarsità di occasioni formative e da altri problemi associati al personale assunto con contratti a tempo determinato.
Esiste anche il pericolo che la crescente dipendenza delle società da lavoratori esterni a breve termine diluisca le conoscenze e competenze interne in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).
'Si nota che i rischi legati alla salute e alla sicurezza riguardano in misura sempre maggiore i dipendenti temporanei e i subappaltatori' dichiara Marc Sapir della Confederazione europea dei Sindacati. 'Tuttavia ciò non significa che le organizzazioni che ricorrono a questo tipo di personale possano declinare le proprie responsabilità in merito a tali rischi. L'autorità pubblica ha il compito di assicurare che queste categorie beneficino degli stessi diritti fondamentali in materia di salute e sicurezza di cui godono gli altri gruppi di lavoratori (rappresentanza, informazione e formazione).'
A tale proposito ricordiamo che, per quanto concerne il lavoro interinale, in Italia sia l'impresa utilizzatrice che quella fornitrice hanno precisi obblighi per la tutela della salute e della sicurezza dei lavori interinali. (Si veda PuntoSicuro n. 537.)
'Esistono parecchie soluzioni possibili', aggiunge il direttore dell'Agenzia Hans-Horst Konkolewsky. 'A livello generale è necessario sviluppare strategie di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che riflettano la nuova complessità contrattuale dell'occupazione in Europa. Tra le soluzioni più specifiche vi possono essere incentivi alle organizzazioni che si avvalgono di subappaltatori a inserire degli standard di SSL nelle loro procedure di appalto e di gestione dei contratti. Le società, inoltre, potrebbero condividere con i fornitori le proprie risorse interne nel settore della SSL, provvedendo per esempio alla formazione e ad altre forme di assistenza prima dell'esecuzione del contratto.'
Le nuove pubblicazioni dell'Agenzia, unitamente alle informazioni correlate, possono essere scaricate dalla specifica sezione ''Changing World of Work'' sul sito web dell'Agenzia.
Una iniziativa che bene si inserisce all'interno della strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul lavoro 2002-2006 ''Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e della società'' della quale abbiamo dato notizia nel numero 601 del nostro quotidiano.
La prima pubblicazione ''Il mondo del lavoro in costante cambiamento: ripercussioni e tendenze per la sicurezza e la salute sul lavoro nell'Unione europea '' individua i principali mutamenti in atto e le eventuali ripercussioni per la salute e sicurezza dei lavoratori.
Queste le considerazioni emerse:
''L'emergere di nuovi tipi di datori di lavoro: il numero delle piccole e medie imprese (PMI), dove si registrano le percentuali di infortuni più elevate, è in continua crescita; questo fenomeno originerà ulteriori nuovi interventi per gli organismi di controllo. Tra l'altro, esiste il pericolo che l'aumento dei subappalti crei confusione su chi sia il responsabile della salute e la sicurezza sul lavoro: il subappaltatore o il fornitore?
La nascita dell'azienda virtuale: il decentramento, il telelavoro e la comparsa di reti virtuali di dipendenti rischiano di frammentare e di attenuare la capacità di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché, con l'aumentare dello stress, di generare sensazioni che conducono a perdite di controllo.
Maggiori pressioni relativamente ai sui tempi di lavoro: ritmi più serrati e carichi di lavoro più gravosi hanno aumentato i rischi di stress ed infortuni.
Tecnologia informatica e delle comunicazioni: la crescita esponenziale nell'utilizzo di questi strumenti ha rafforzato la necessità di progettare attrezzature e dispositivi più ergonomici per combattere, tra i vari possibili problemi, il rischio di disturbi muscolo-scheletrici e di stress.
Composizione della forza lavoro: la crescente percentuale di lavoratori anziani pone importanti interrogativi sulla formazione in materia di SSL e sul tempo necessario per apprendere la buona le buone prassi. Inoltre, un altro fenomeno in aumento, come intervenire per eliminare la minaccia di violenze e molestie sul posto di lavoro nei confronti delle donne?''
La seconda pubblicazione, ''Ricerca sui nuovi rapporti contrattuali e ripercussioni per la salute e la sicurezza'', analizza invece l'impatto del crescente numero di contratti di lavoro a breve termine. Uno degli aumenti più rilevanti si registra nell'impiego di dipendenti part-time, ma anche il ricorso a lavoratori autonomi e a subappaltatori è in crescita.
Nell'ambito della salute e della sicurezza sul lavoro, è rilevato che questo mutamento può generare una sensazione di insicurezza spesso associata a stress da lavoro.
Tale disagio può talvolta essere amplificato dalla mancanza di controllo dalla scarsità di occasioni formative e da altri problemi associati al personale assunto con contratti a tempo determinato.
Esiste anche il pericolo che la crescente dipendenza delle società da lavoratori esterni a breve termine diluisca le conoscenze e competenze interne in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).
'Si nota che i rischi legati alla salute e alla sicurezza riguardano in misura sempre maggiore i dipendenti temporanei e i subappaltatori' dichiara Marc Sapir della Confederazione europea dei Sindacati. 'Tuttavia ciò non significa che le organizzazioni che ricorrono a questo tipo di personale possano declinare le proprie responsabilità in merito a tali rischi. L'autorità pubblica ha il compito di assicurare che queste categorie beneficino degli stessi diritti fondamentali in materia di salute e sicurezza di cui godono gli altri gruppi di lavoratori (rappresentanza, informazione e formazione).'
A tale proposito ricordiamo che, per quanto concerne il lavoro interinale, in Italia sia l'impresa utilizzatrice che quella fornitrice hanno precisi obblighi per la tutela della salute e della sicurezza dei lavori interinali. (Si veda PuntoSicuro n. 537.)
'Esistono parecchie soluzioni possibili', aggiunge il direttore dell'Agenzia Hans-Horst Konkolewsky. 'A livello generale è necessario sviluppare strategie di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che riflettano la nuova complessità contrattuale dell'occupazione in Europa. Tra le soluzioni più specifiche vi possono essere incentivi alle organizzazioni che si avvalgono di subappaltatori a inserire degli standard di SSL nelle loro procedure di appalto e di gestione dei contratti. Le società, inoltre, potrebbero condividere con i fornitori le proprie risorse interne nel settore della SSL, provvedendo per esempio alla formazione e ad altre forme di assistenza prima dell'esecuzione del contratto.'
Le nuove pubblicazioni dell'Agenzia, unitamente alle informazioni correlate, possono essere scaricate dalla specifica sezione ''Changing World of Work'' sul sito web dell'Agenzia.
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