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Disturbi muscoloscheletrici: un problema crescente tra i lavoratori europei

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

16/11/2004

La Commissione europea consulta le parti sociali per individuare soluzioni. Le cifre del fenomeno.

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La Commissione europea richiede l’opinione dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro sulle strategie per risolvere il crescente problema dei disturbi muscoloschelettrici, che ha assunto una preoccupante rilevanza tra le malattie professionali.
Le patologie muscoloscheletriche, costituite principalmente da dorsalgie e traumatismi dovuti a sforzi ripetuti, costituiscono il principale problema di sanità e di sicurezza con il quale devono confrontarsi i lavoratori europei. Colpiscono infatti in Europa più di 40 milioni di lavoratori di tutti i settori e rappresentano dal 40% al 50% dell’insieme dei problemi sanitari di origine professionale.

In un documento di consultazione presentato nei giorni scorsi, la Commissione ha rilevato che se tali affezioni sono in linea di principio coperte dalla legislazione europea generale sulla sanità e la sicurezza, una gran parte di essa ha più di dieci anni e non si applica specificatamente ai disturbi muscoloschelettrici di origine professionale. Non tutti gli Stati membri hanno adottato leggi per risolvere il problema.

I disturbi muscolo-schelettrici costano alle imprese europee miliardi di euro per perdita di produttività, assenze per malattia, spese mediche e assicurative, perdita di personale esperto e costi per formare nuovo personale, senza dimenticare l’impatto sulla qualità del lavoro.
Alle parti sociali la Commissione chiede se ritengono che la legislazione comunitaria debba essere rinforzata o se preferiscano misure volontarie o una combinazione di misure volontarie e prescrizioni obbligatorie.
I gruppi dei lavoratori e dei datori di lavoro avranno sei settimane di tempo per presentare le loro proposte, individuando inoltre i principali campi di azione per le misure di prevenzione (per esempio ergonomia, organizzazione del lavoro, aspetti psicosociali), tenendo in considerazione i principali fattori di rischio ai quali tali patologie sono associate: sollevamento e trasporto di carichi pesanti, movimenti ripetitivi e posizioni di lavoro faticose.

Le cifre del fenomeno
I disturbi muscolo-schelettrici colpiscono più di 40 milioni di lavoratori di tutti i settori professionali e colpiscono gli uomini quanto le donne.
Il problema è ugualmente presente su tutto il territorio europeo. Le rilevazioni mostrano che si tratta di un problema in aumento: nel 2000, più di un terzo dei lavoratori europei lamentavano mal di schiena; un aumento di 3 punti percentuale rispetto alle rilevazioni del 1995.
I lavoratori agricoli sono i più colpiti; il 57% di essi infatti soffre di disturbi muscoloscheletrici. Il più forte aumento è stato registrato tra gli impiegati e tra i tecnici.
[Alla prevenzione delle patologie muscoloschelettriche è stata dedicata la Settimana europea per la salute e la Sicurezza sul lavoro del 2000]
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