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1 maggio 2008: per non dimenticare

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

01/05/2008

Ogni anno nel mondo oltre 2 milioni di lavoratori muoiono sul lavoro, circa 270 milioni subiscono un infortunio. Anche in una giornata di festa non bisogna dimenticare: perché ogni infortunio diventi un monito per il futuro e per tutti.

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C’è una costante nelle Feste del Lavoro: il dato degli infortuni e morti sul lavoro.
In occasione del 1° maggio, il Presidente della Repubblica conferirà ai familiari dei caduti sul lavoro la "Stella al merito del lavoro alla memoria", quale simbolico omaggio all'estremo sacrificio compiuto da tutte le vittime degli infortuni sul lavoro e come monito, per il presente e per il futuro, della inaccettabilità della tragica catena di morti bianche.
 


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Ogni anno nel mondo - secondo le statistiche dell'Ilo - circa 2,2 milioni di lavoratori muoiono a causa di incidenti e malattie legate al lavoro, circa 270 milioni restano vittime di incidenti di lavoro non mortali e 160 milioni di malattie professionali. Per quanto riguarda l’UE, certamente molto si è fatto negli ultimi anni.
 
Secondo i dati Eurostat, per il periodo 1995 – 2005:
- la frequenza degli incidenti mortali si è ridotta del 35%;
- gli infortuni che comportano un’assenza di almeno 4 giorni si sono ridotti del 17%;
- il tasso di incidenza degli infortuni mortali è passato da 3.7 a 2.3 per 100.000 lavoratori.
 
Tuttavia, ogni anno soltanto nell’Europa dei 15 si contano ancora circa quattro milioni di infortuni e oltre quattromila morti per incidenti sul lavoro.
 
Addirittura, secondo i dati presentati in un approfondimento sulle statistiche degli infortuni e malattie sul lavoro (formato PDF, 255 kB) dell’Osservatorio per le politiche sociali in Europa Inca CGIL, “una morte per incidenti sul lavoro su 4 nell’Europa dei 15 avviene ancora nel nostro Paese”.
 
Paesi
Numero totale di infortuni mortali
Variazione %
 
1995
2005
1995/2005
Austria
412
214
-48,1%
Belgio
142
83
-41,5%
Danimarca
86
56
-34,9%
Finlandia
43
65
51,2%
Francia
848
593
-30,1%
Germania
1487
678
-54,4%
Grecia
91
32
-64,8%
Irlanda
77
65
-15,6%
Italia
1267
918
-27,5%
Lussemburgo
14
10
-28,6%
Paesi Bassi
110
75
-31,8%
Portogallo
232
283
22,0%
Regno Unito
242
209
-13,6%
Spagna
1088
662
-39,2%
Svezia
90
68
-24,4%
UE15
6229
4011
-35,6%
Norvegia
--
45
--
Svizzera
--
75
--
 
Fonte: elaborazioni Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in Europa su dati Eurostat.
 
Tutto questo ha un costo altissimo, non solo sociale ma anche economico, che secondo l’Ilo si aggira intorno al 4% del prodotto nazionale lordo mondiale. In termini economici, si stima che circa il 4 per cento del Prodotto Interno Lordo (PIL) mondiale, ovvero 1250 miliardi di dollari americani, sia assorbito dai costi diretti e indiretti determinati da incidenti sul lavoro e dalle malattie professionali. Una perdita causata da assenze dal lavoro, indennità, interruzione della produzione e cure mediche.


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