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Sicurezza degli impianti di depurazione
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Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
La valutazione dei rischi nell'attività di esercizio e manutenzione degli impianti di depurazione dei reflui civili e i sistemi di prevenzione e protezione per ridurre tali rischi sono presi in esame in una nuova pubblicazione Inail.
L'opuscolo è destinato principalmente agli operatori del settore e ai soggetti coinvolti nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro; in particolare a quanti operano in impianti di:
- Depurazione di Acque Reflue Civili, o acque di scarico, nei quali sono condotte operazioni di separazione di materiali in sospensione e di biodegradazione degli inquinanti organici in soluzione;
- Trattamento dei fanghi derivanti dai processi precedenti per lo smaltimento definitivo in discarica.
La valutazione del rischio è stata effettuata suddividendo l’intero processo in varie “fasi” ed individuando, per ciascuna di esse, "le fonti di pericolo in funzione delle possibili interazioni tra uomo e macchina/impianto/attrezzatura, delle operazioni eseguite, tramite e su di esse, e degli ambienti di lavoro in cui queste ultime si eseguono, al fine di evidenziare eventuali anomalie nella gestione della sicurezza dal punto di vista tecnico, organizzativo e procedurale."
Successivamente, si è stimato il livello di rischio professionale, in base ai limiti d’esposizione stabiliti dalla normativa vigente, se esistenti, definendo priorità di intervento per l’adozione di misure preventive e protettive, sia collettive sia individuali.
Il capitolo 4 dell’opuscolo illustra sistemi di prevenzione e protezione, sia collettivi sia individuali, di tipo gestionale, organizzativo e tecnologico-progettuale per ridurre i rischi indicando gli interventi per migliorare i luoghi e le condizioni di lavoro.
Per quanto concerne i sistemi di prevenzione sono presi in esame i seguenti aspetti: qualità dell’aria, ambienti di lavoro, sicurezza degli impianti, macchine, manutenzione, organizzazione del lavoro.
Sono destinate in particolare ai lavoratori le schede informative di sintesi raccolte all’interno del 5° capitolo “Per ricordare meglio”. Le schede rimandano ai contenuti del testo con differenti richiami cromatici, per ogni rischio sono indicati: vie di esposizione, effetti dannosi, aree/situazioni critiche, sistemi di prevenzione.
In appendice alla pubblicazione approfondimenti su: adempimenti normativi, sorveglianza sanitaria, metodologia e modalità di analisi.
L’opuscolo “La sicurezza per gli operatori degli impianti di depurazione delle acque reflue civili” è frutto di uno studio, condotto dalla CONTARP dell’Inail in collaborazione con il Servizio Pre.S.A.L. della ASL RomaC. Tale studio si è sviluppato anche attraverso numerosi sopralluoghi in molteplici realtà produttive ed in campagne di monitoraggio dei diversi agenti di rischio presenti.
L'opuscolo è destinato principalmente agli operatori del settore e ai soggetti coinvolti nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro; in particolare a quanti operano in impianti di:
- Depurazione di Acque Reflue Civili, o acque di scarico, nei quali sono condotte operazioni di separazione di materiali in sospensione e di biodegradazione degli inquinanti organici in soluzione;
- Trattamento dei fanghi derivanti dai processi precedenti per lo smaltimento definitivo in discarica.
La valutazione del rischio è stata effettuata suddividendo l’intero processo in varie “fasi” ed individuando, per ciascuna di esse, "le fonti di pericolo in funzione delle possibili interazioni tra uomo e macchina/impianto/attrezzatura, delle operazioni eseguite, tramite e su di esse, e degli ambienti di lavoro in cui queste ultime si eseguono, al fine di evidenziare eventuali anomalie nella gestione della sicurezza dal punto di vista tecnico, organizzativo e procedurale."
Successivamente, si è stimato il livello di rischio professionale, in base ai limiti d’esposizione stabiliti dalla normativa vigente, se esistenti, definendo priorità di intervento per l’adozione di misure preventive e protettive, sia collettive sia individuali.
Il capitolo 4 dell’opuscolo illustra sistemi di prevenzione e protezione, sia collettivi sia individuali, di tipo gestionale, organizzativo e tecnologico-progettuale per ridurre i rischi indicando gli interventi per migliorare i luoghi e le condizioni di lavoro.
Per quanto concerne i sistemi di prevenzione sono presi in esame i seguenti aspetti: qualità dell’aria, ambienti di lavoro, sicurezza degli impianti, macchine, manutenzione, organizzazione del lavoro.
Sono destinate in particolare ai lavoratori le schede informative di sintesi raccolte all’interno del 5° capitolo “Per ricordare meglio”. Le schede rimandano ai contenuti del testo con differenti richiami cromatici, per ogni rischio sono indicati: vie di esposizione, effetti dannosi, aree/situazioni critiche, sistemi di prevenzione.
In appendice alla pubblicazione approfondimenti su: adempimenti normativi, sorveglianza sanitaria, metodologia e modalità di analisi.
L’opuscolo “La sicurezza per gli operatori degli impianti di depurazione delle acque reflue civili” è frutto di uno studio, condotto dalla CONTARP dell’Inail in collaborazione con il Servizio Pre.S.A.L. della ASL RomaC. Tale studio si è sviluppato anche attraverso numerosi sopralluoghi in molteplici realtà produttive ed in campagne di monitoraggio dei diversi agenti di rischio presenti.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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