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Quando l’ufficio fa male alla salute

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Gli ambienti di lavoro confinati non industriali (indoor), quali ad esempio gli uffici, le scuole, le biblioteche, che accolgono ormai, nei paesi industrializzati, la gran parte degli occupati, sono comunemente considerati “sicuri” e privi di rischi per la salute. L’unico fattore di rischio solitamente riportato nei documenti di valutazione è quello legato all’utilizzo dei videoterminali.

Altri fattori di rischio possono tuttavia essere individuati in una ventilazione non adeguata, nella temperatura ed umidità dell’aria eccessive o troppo basse, nello sviluppo o liberazione di inquinanti chimici, fisici e biologici, talvolta tra loro interagenti in modo sinergico.

Una qualità non ottimale dell’aria negli ambienti indoor può infatti comportare negli occupanti l’insorgenza di disagi, malessere o vere e proprie malattie, definite “Building related illnesses” (BRI) o “malattie correlate con gli edifici”.

I fattori di rischio degli ambienti indoor ed il ruolo dei medici del lavoro nella loro valutazione sono stati presi in esame in una serie di articoli apparsi sul Giornale Italiano di Medicina del Lavoro e Ergonomia.

Relativamente alla qualità dell’aria indoor segnaliamo gli articoli:
Ambiente indoor, lavoro e salute
Qualità dell'aria indoor e medicina del lavoro, ieri e oggi
Inquinanti chimici dell'aria interna ed effetti sulla salute
Inquinamento biologico e allergopatie
Sistemi di controllo della qualità dell'aria: gli impianti di condizionamento
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