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FAD: operazione trasparenza

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Riceviamo questa lettera dal segretario generale di FIRAS-SPP che pubblichiamo volentieri con un commento del Direttore di PuntoSicuro e Consigliere Delegato di Mega Italia Media srl (editore di PuntoSicuro), che troverete alla fine della lettera.




Lettera al Direttore di Punto Sicuro

Caro Direttore,

vorrei innanzi tutto ringraziarla per aver pubblicato nel numero di Punto Sicuro del 16 giugno u.s. il commento di FederFormatori, il neonato Sindacato Italiano dei Formatori per la Sicurezza sul Lavoro, apparso sul blog della nostra community www.articolo37.it a proposito della necessità di aprire un ampio confronto sul tema dell’efficacia e validità della formazione a distanza in materia di formazione per la sicurezza sul lavoro.

Non era scontato che il suo popolare quotidiano on line, così seguito nel mondo degli operatori della sicurezza, si occupasse di un post apparso sul nostro giovane blog www.articolo37.it e della nostra neonata FederFormatori, è sintomo di sensibilità ed attenzione a quanto avviene nel mondo degli operatori della sicurezza.

Non era scontato, per di più, data la scarsa conoscenza di www.articolo37.it e della proposta di avviare un serio confronto sul tema, l’efficacia della formazione a distanza, che sembra essere “politicamente scorretto” affrontare.

Come lei ben sa, FederFormatori, sindacato dei formatori aderente a FIRAS-SPP, che vuole segnare una svolta qualitativa decisiva nel mondo dei formatori per la sicurezza sul lavoro, ha una posizione laica in materia di formazione a distanza, non demonizza né mitizza alcuna delle metodologie didattiche, crede fortemente nella formazione come principale leva strategica della prevenzione, e a tal proposito intende “provocare”, è il caso di dirlo, una operazione trasparenza sulla materia che sicuramente rappresenta una questione scottante.

Mentre si attende da tempo ormai biblico, una presa di posizione chiara, in materia di Formazione a Distanza, della Conferenza Stato Regioni, si manifestano, in un mondo senza regole, posizioni che spaziano da quelle di aperta ostilità da parte, soprattutto, dell’ala ispettiva del Ministero del Lavoro, a quelle di tacito e disinvolto utilizzo, naturalmente senza regole, da parte di molte “associazioni del mondo della sicurezza”, fino a quelle della più “sfrenata commercializzazione” di percorsi formativi su cui gravano pesanti sospetti di illegittimità: insomma senza regole chiare tutto è possibile e tutto sembra lecito.

FederFormatori, convinta che da una situazione a dir poco “torbida” ci rimettano innanzi tutto i lavoratori, le aziende che vogliono applicare le leggi in materia, e soprattutto, la sicurezza sul lavoro, ha lanciato nei giorni scorsi una vera e propria sfida: mettere attorno ad un tavolo gli attori della formazione, gli organi di vigilanza, e il mondo associativo, per discutere francamente e liberamente della formazione a distanza in modo di contribuire a determinare un processo virtuoso di regolamentazione della materia e del mercato.

L’idea è stata quella di mettere attorno ad un tavolo i protagonisti della questione e avviare in tutta trasparenza un serio ed imparziale dibattito.

Punto Sicuro ha raccolto, e dato voce e spinta, a questa iniziativa che sembra non essere molto gradita, anzi diciamoci la verità, sembra essere molto scomoda!

FIRAS-SPP e FederFormatori, hanno iniziato un lavoro di sondaggio al fine di preparare un evento nazionale a Roma che abbia un impatto, anche mediatico, sul tema così scottante come l’efficacia e la legittimità della Formazione a Distanza in materia di sicurezza sul Lavoro.

Il Ministero del Lavoro, in particolare la Direzione Provinciale di Roma, si è immediatamente reso disponibile a “promuovere” unitamente a FIRAS-SPP/FederFormatori una pubblica “Tavola Rotonda” sul tema, anzi ha proposto di coinvolgere alcuni Sostituti Procuratori della Repubblica impegnati in indagini in questo campo: e fin qui tutto Ok.

Abbiamo invitato numerosi Enti Bilaterali e organismi paritetici, raccogliendo l’adesione immediata di alcuni (lì dove FIRAS-SPP esercita una certa influenza) e il silenzio di molti altri… e fin qui ci sembra tutto normale!

Informalmente abbiamo incassato “insofferenza” da parte delle associazioni storiche del mondo degli operatori della sicurezza… in alcuni casi un malcelato senso di “fastidio”, spesso mascherato con l’alibi di “abbiamo altri improrogabili impegni”, o peggio ancora “prenderemo altre più qualificanti” iniziative in merito, posizioni che abbiamo difficoltà a comprendere: qualche maligno potrebbe pensare che in assenza di regole, nel frattempo quasi tutte queste associazioni facciano formazione a distanza, e magari non percepiscano l’urgenza di rispettare delle regole, o peggio, sentendosi portatori di sani di atteggiamenti virtuosi, per unzione divina, ritengano che per loro non ci sia bisogno dell’osservanza di regole???

Ma la cosa stupefacente l’abbiamo riscontrata nel mondo degli “imprenditori della formazione a distanza”, in alcuni casi, permetteteci di dire di “presunti imprenditori”. Avevamo pensato che una tavola rotonda che fosse di per sé garanzia di imparzialità e di terzietà, costituisse per gli imprenditori del settore un’occasione addirittura ghiotta per presentare i propri prodotti, l’efficacia degli stessi, la qualità dei percorsi formativi proposti (…e venduti da anni!!!), un’occasione per sostenere tesi legittime e, anzi, di dare ampia dimostrazione, alla presenza di un vero contraddittorio, della bontà del loro operato.
Bè, qui la cosa si fa comica, se non fosse di per sé tragica!

Siamo solo all’inizio del nostro sondare la disponibilità, abbiamo solo iniziato a convincere imprenditori del settore sull’importanza di partecipare a questa tavola rotonda, a questa operazione trasparenza, ma già riscontriamo un generale fuggi fuggi… nonostante ci si sia, fin ora limitati a sondare la disponibilità di partecipazione e coinvolgimento degli operatori e imprenditori ritenuti “più seri” e/o più “conosciuti”.

C’è chi non si fa trovare, e magari è fin troppo facile capirne le ragioni. Chi prima dice sì e poi dopo essersi “consultato” con questo o quel “presidente” di associazione ritiene di “prender tempo” in attesa di più qualificanti momenti di dibattito, chi pur avendo preso impegni, poi, chissà per quale motivo si defila…

Naturalmente siamo in grado di documentare quanto sosteniamo, e se necessario sarà divertente pubblicare lo scambio di mail di questi ultimi giorni.

Però per onestà e correttezza, in un generale ambiente cosiddetto imprenditoriale di settore che non esitiamo a definire paludoso, ci corre l’obbligo di segnalare che un’azienda, forse una delle più importanti del settore dell’e-learning nel campo della formazione a distanza per la sicurezza sul lavoro, si distingue, al momento, per correttezza e chiarezza.

Parliamo di Mega Italia Media srl, nella persona del suo Amministratore Delegato, Matteo Meroni, che da subito si è dichiarata disponibile al confronto e pronta alla partecipazione alla Tavola Rotonda che stiamo organizzando: vogliamo con piacere sottolineare che Mega Italia Media srl ha accettato subito e senza condizioni di predisporre una presentazione del suo prodotto specificatamente dedicato alla formazione della figura così delicata del RLS come da noi richiesto, e senza alcun tentennamento ha aderito alla nostra proposta anche quando ventilando una possibile data per il nostro evento, questo coincideva con altri impegni precedentemente assunti come espositori… lo confessiamo siamo stati sorpresi nel non sentirci rispondere che impegni precedentemente assunti impedivano la partecipazione: ONORE al Merito, grazie Mega Italia Mega srl!

Naturalmente FIRAS/FederFormatori, organizzerà unitamente al Ministero del Lavoro-Direzione Provinciale di Roma, la manifestazione prima o dopo l’estate, alla manifestazione parteciperanno, statene certi, Procuratori della Repubblica, Enti Bilaterali, Associazioni datoriali e sindacali, e soprattutto imprenditori del settore che vorranno approfittare di questa opportunità per presentare i propri prodotti e progetti, parteciperanno alla Tavola Rotonda costruttivamente tutti coloro che hanno a cuore l’efficacia della formazione per la sicurezza sul lavoro, e il diritto a lavorare sicuri.

Certo mancheranno all’appuntamento chi specula sulla mancanza di regole, chi vive di mancanza di regole o comunque ne trae beneficio, chi pensa che per lui le regole non valgano, e chi, normalmente, delle regole se ne frega, perché come è evidente anche il problema della formazione a distanza ha attinenza alla più generale questione della cultura della legalità che tanto incide sul grado di civiltà del Paese e sul diritto a lavorare in sicurezza.

Quelli che mancheranno all’appuntamento, a questa operazione trasparenza, avranno le loro ragioni, noi ne faremo nome e cognomi, l’importante è che tutti sappiano che le loro ragioni sono più prossime ai loro conti in banca e ai loro affari che alla Sicurezza sul Lavoro.

Giancarlo D’Andrea
FIRAS-SPP/FederFormatori 



Mega Italia Media opera da oltre vent'anni nel settore della formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed ha sempre messo la qualità del servizio come massima priorità nel suo operare pensando che il settore della sicurezza necessiti di grande serietà, professionalità e rigore.
Abbiamo accolto quindi con grande favore l'idea di partecipare ad un incontro in cui si approfondisse seriamente (e per la prima volta) il tema della formazione a distanza sulla sicurezza, tema su cui il nostro quotidiano ha combattuto in questi anni battaglie per affermare la contrarietà a posizioni arbitrarie e non basate sul principio a noi caro ed affermato più volte anche da uno dei più autorevoli attori della sicurezza, il procuratore di Torino Guariniello che indica nella "effettività della formazione" il caposaldo perchè la formazione sia considerata effettiva.
L'esclusione ad esempio della formazione on-line per gli RSPP è stata certamente un errore, non motivato se non adducendo ragioni alquanto labili, come la difficoltà a progettare percorsi didattici tecnicamente validi e richiamando "temporanee esclusioni" (aspettando chissà che stravolgimenti perchè questa temporaneità dell'esclusione fosse superata).
Nel frattempo autorevoli soggetti hanno fornito indicazioni precise sulle corrette interpretazioni in merito all'applicazione della FAD (vedi ultima posizione della Regione Veneto) e le bozze relative al nuovo accordo stato-regioni richiamano finalmente uno specifico allegato che dovrà dare delle regole tecniche in tal senso.
Noi siamo certi della qualità del nostro lavoro e siamo ben felici della opportunità che questo incontro ci offre, ovvero di dimostrare la qualità ed il rigore scientifico del nostro sistema didattico, la documentazione rigorosa di tutte le attività obbligatorie svolte dall'utente e, soprattutto, la soddisfazione degli utenti dei corsi, che sistematicamente misuriamo.
Confermiamo quindi la nostra disponibilità a partecipare a tale confronto con la massima serenità, apertura e trasparenza.
Siamo infatti ben consapevoli che le truffe che si stanno perpetrando oggi in Italia nel settore della formazione on-line sulla sicurezza, nelle quali in diversi casi non si vendono servizi ma pezzi di carta privi di alcun valore, fanno del male a tutti: ai formatori della sicurezza, alle aziende di formazione, alle istituzioni gravate dall'onere di difficili controlli, alle aziende che vogliono fare una seria FAD sulla sicurezza e, cosa più importante, agli utenti della formazione che non vengono formati come dovrebbe essere fatto e che, di conseguenza, si espongono (ed espongono i loro colleghi) al rischio di nuovi infortuni sul lavoro.
 

Luigi Matteo Meroni






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Rispondi Autore: Maurizio Traversari - likes: 0
09/11/2010 (04:22:34)
Il Tema della Formazione a distanza(FAD) è sicuramente un tema rilevante. Mi domando però come sia possibile che ci siano un numero così rilevante di proposte commercilai di FAD sula sicurezza quando ancora non esiste una chiara indicazione in merito. Se la Conferenza Stato Regioni non si è ancora pronunciata sulla FAD i vari certificati rilasciati con la FAD , a mio parere,, non hanno valore. L'ultimo documento attendibile sulla materia è del 2006 e sono le Linee guida interpretative dellaccordo S.R. del 26 gennaio art. 2.2. La giurispprudenza dice che NON essendo intervenuti altri atti legislativi e/o comunicazione di merito restano valide le disposizioni dell'ultimo riferimento legislativo. Che al FAD non sia riconoscito lo testimonia al lettera pubblicata ed il prissimo conveno di Roma. Se così non fosse sia la lettera che il convengo non avrebbero modo di essere. Crodiali saluti

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