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Scuola: quale sicurezza?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Istruzione

27/09/2004

Presentati i risultati della 2° edizione del “Rapporto Impararesicuri”. Nel 19% delle scuole considerate non vengono effettuate le prove di evacuazione.

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Il 19% delle scuole non effettua prove di evacuazione e nel 15% degli edifici scolastici non vengono segnalate le vie di fuga. Lo rileva il 2° “Rapporto Impararesicuri”, realizzato da Cittadinanzattiva su un campione di 200 scuole, di ogni ordine e grado, che hanno volontariamente accettato di essere sottoposte alle rilevazioni.
L’indagine assume particolare importanza, per tenere alto il livello di attenzione sul tema della sicurezza scolastica, soprattutto ora che si sta avvicinando l’importante scadenza, più volte prorogata, del 31 dicembre 2004, data entro la quale tutti gli edifici scolastici dovranno adeguarsi a quanto previsto dal D.Lgs. 626/94.

Il livello di sicurezza degli istituti scolastici monitorati nel corso della campagna, è stato sintetizzato in un punteggio (da 0 a 100) attribuito a 4 fattori: edifici (aule, laboratori, strutture,…), qualità, prevenzione/vigilanza, organizzazione.
Riguardo alla sicurezza degli edifici, il punteggio medio ottenuto è di 74/100; tuttavia il 33% degli edifici monitorati non dispone di scale di sicurezza e in una scuola su 5 inoltre vi sono barriere nell’accesso al cortile. “Questo dato – affermano i curatori dell’indagine - deve far riflettere in quanto il cortile costituisce generalmente il punto di raccolta in caso di evacuazione”. Solo 2 edifici hanno ottenuto il pieno punteggio, mentre vi sono situazioni nelle quali sono state rilevate gravi carenze (punteggio 22/100).

Riguardo alle certificazioni la situazione è invece grave: il certificato di agibilità statica è assente nel 51% delle scuole e, laddove si trovi, risulta inaccessibile nel 33% dei casi.
Il certificato di agibilità igienico-sanitaria è assente nel 51% egli edifici e, laddove esista, non è accessibile nel 25% dei casi. Il certificato di prevenzione incendi è assente nel 68% degli edifici e, laddove esista, non è consultabile nel 25% .

Il punteggio del fattore di adeguamento alla 626/94 è stato ritenuto nel complesso buono, tuttavia in alcuni casi si limita ad adempimenti burocratici.
Il punteggio medio dell’indicatore relativo all’esistenza del documento sulla valutazione dei rischi è pari a 82, mentre il punteggio relativo al suo livello di diffusione è 65.
L’individuazione del Medico Competente è stata effettuata solo nel 37% delle scuole monitorate.

Il livello di attenzione al tema della sicurezza non è ritenuto ancora adeguato e ciò non dipende solo dalla disponibilità o meno di fondi per la sicurezza.
Secondo i curatori della ricerca ciò si evince dalle carenze in tema di segnaletica, rilevate in alcune scuole. “Poiché la segnaletica è considerata il termometro dell’attenzione rispetto alla sicurezza, i punteggi rilevati ci indicano una situazione in cui non sono solo le risorse economiche a mancare, bensì il giusto approccio culturale. La seconda riflessione è relativa alla questione economica stessa: esporre mappe e segnalare luoghi pericolosi e vie di fuga costa davvero poco e, poiché “gli addetti” alla sicurezza delle scuole si giustificano spesso dietro la reale carenza di fondi, ci si chiede perché non si cominci proprio da qui.
A proposito di segnaletica mancante, la segnalazione delle vie di fuga è ancora assente nel 15% delle scuole; la segnalazione delle uscite di sicurezza manca nel 13% dei casi; la mappa dei rischi non è affissa nell’83% degli edifici scolastici.
Riguardo, infine, ai cartelli informativi relativi alle precauzioni da osservare, risultano assenti nel 54% nei laboratori scientifici e nel 59% nelle aule computer.”

Riguardo alle iniziative di prevenzione, si segnala la mancanza di iniziative di formazione per gli studenti nel 35% dei casi e la mancata distribuzione di sussidi sulla sicurezza nel 12% delle scuole analizzate e la mancata effettuazione delle prove di evacuazione nel 19%. Questo ultimo dato sta a indicare “la sottopercezione che si ha di questo adempimento. Infatti, due prove di evacuazione l’anno non possono assolutamente essere ritenute sufficienti affinché si interiorizzino i comportamenti corretti e si crei una cultura della prevenzione tanto più se nella gran parte dei casi vengono effettuate secondo modalità e criteri molto discutibili.”

La Campagna “Imparare sicuri 2004” si concluderà con la realizzazione della II Giornata nazionale di informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza nelle scuole che si terrà il 25 novembre 2004 in centinaia di scuole italiane.

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