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La scuola chiede sicurezza

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Istruzione

29/10/2003

Non è solo un problema di edilizia scolastica. Le richieste delle organizzazioni sindacali: niente proroghe e più fondi.

Si sta avvicinando la scadenza del 31 dicembre 2004, entro la quale dovrebbero essere completati (ai sensi dell’articolo 15, comma 1, della legge 265/1999) gli interventi volti a mettere a norma gli edifici scolastici, ma la realtà delle scuole italiane pare ancora troppo lontana da quella indicata dalla legge.

Il tema è stato affrontato la scorsa settimana nel corso del convegno nazionale "A scuola, sicuri", organizzato a Larino (CB) dalle organizzazioni sindacali di CGIL-CISL-UIL confederali e di categoria.

In questa occasione le organizzazioni sindacali hanno voluto sottoporre all’attenzione del dibattito politico e sindacale sia l’emergenza dell’edilizia scolastica che i problemi legati all’applicazione del decreto legislativo 626/1994 nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
I sindacati hanno voluto “proporre una piattaforma rivendicativa volta a sensibilizzare il Governo e le istituzioni responsabili, e a coinvolgere tutti i soggetti comunque interessati – compresi gli utenti e le loro organizzazioni – per individuare percorsi, strumenti e risorse con l’obiettivo di rendere la scuola adeguata alle esigenze di sicurezza affermate dalle numerose direttive delle istituzioni europee.”

La piattaforma è articolata in tre punti: gli interventi sull’edilizia scolastica, la tutela della sicurezza e della salute nelle istituzioni scolastiche, il coordinamento dei soggetti coinvolti nella tutela e realizzazione della sicurezza.

Gli interventi sull’edilizia scolastica.
Il 31 dicembre 2004 scadrà il termine imposto dalla legge ai soggetti responsabili, per il completamento degli interventi di adeguamento e messa a norma degli edifici adibiti ad uso scolastico. Il termine, già prorogato in due diverse occasioni, non può, ad avviso delle organizzazioni sindacali, subire ulteriori dilazioni.
E’ stato inoltre richiesto di attuare l’anagrafe dell’edilizia scolastica (prevista e finanziata dalla legge n. 23 del 1996) ed un aggiornamento delle norme tecniche quadro per la costruzione degli edifici scolastici (anch’esse previste dalla legge n.23).
Per le organizzazioni sindacali è necessario che siano destinate più risorse finanziarie all’edilizia scolastica. “E’ quindi assolutamente indispensabile che, oltre a fronteggiare le emergenze, il Governo si faccia carico di predisporre un piano pluriennale di interventi – adeguatamente finanziati – a sostegno dell’edilizia scolastica, individuando le priorità sulla base delle emergenze verificatesi e di una accurata mappatura dello stato degli edifici, legata tra l’altro alle particolari condizione idro-geologiche e sismiche del nostro territorio, nonchè alla natura inquinante di molte strutture – costruite, ad esempio, con coperture in amianto – e alla collocazione degli edifici in prossimità di fonti di inquinamento (elettrodotti, antenne).”

La tutela della sicurezza e della salute nelle istituzioni scolastiche.
Riguardo allo stato di applicazione del D.Lgs. 626/94 nell’ambito delle istituzioni scolastiche, i dati forniti dal MIUR evidenziano soprattutto una forte carenza nell’attività di formazione delle “figure sensibili”, che coinvolge almeno un terzo delle scuole.
Secondo i sindacati “risultano indispensabili adeguati investimenti sul terreno della formazione e dell’informazione, sia per i lavoratori che nei confronti degli utenti” […] “Le risorse da reperire devono essere rivolte anche a coprire tutte le esigenze di attuazione degli adempimenti ordinari e di emergenza che sono di stretta competenza del datore di lavoro.”
Le organizzazioni sindacali ritengono prioritario "dare piena attuazione all’articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 626/94".
[…]"La scuola, tra l’altro, essendo chiamata istituzionalmente alla formazione del cittadino, può essere soggetto e strumento per diffondere e radicare nelle coscienze dei giovani quella cultura della prevenzione e della sicurezza indispensabile nel futuro impegno lavorativo dei nostri ragazzi".

I soggetti coinvolti.
Le organizzazioni sindacali rivendicano l’implementazione del funzionamento dell’Osservatorio nazionale e degli organismi paritetici territoriali, ridefiniti su base regionale.
Ritengono indispensabile un maggiore coordinamento delle attività tra i soggetti istituzionali coinvolti nella tutela della salute e della sicurezza negli edifici scolastici.
Per la realizzazione degli obiettivi indicati nella piattaforma, le organizzazioni sindacali "ritengo necessario il coinvolgimento delle organizzazioni confederali e di categoria, le strutture territoriali e i lavoratori, gli studenti e le loro organizzazioni, le famiglie e tutti gli altri soggetti della società civile che hanno a cuore i problemi legati alla sicurezza in termini generali e in particolare con riferimento alla realizzazione di una scuola sicura."

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